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Speranze e fantasie

La casa mia sognata distesa sul mare è scomparsa
Tolgo le idee e l'immaginazione per un tavolo di pietra lucida, abbattuto l'albero di pesco, rimesso a nuovo il balcone immenso, e tanti ciottoli per il vialetto d'ingresso bianco e il Signore sa cosa, ciò messo dentro.

Non è più la mia casa. Sono trascorsi anni e lustri. L'ultima volta che ho chiuso quella porta non avevo ancora aperto nessuno spazio per la memoria.

Chissà se tu sai come si è trasformata quella casa, per chi è divenuta il luogo delle vacanze dove costruire nuovi ricordi e invitare gli amici o crescerci i sogni.

Chissà se hanno tinto le stanze della salone o deciso di dare nuova destinazione d'uso all'armadio a muro

Mi è vuoto quello spazio lontano, fatto di momenti e fantasie.
Guardarla dall'alto, vederla cambiata attraverso l'occhio della memoria, mi annuvola la mente.

In altro tempo, poi troverò anche la voglia per tornare là e spiarla da lontano,
per ridarle colori nella mente e fuori dal giardino di rose.
Solo un istante, senza farmi scorgere da nessuno.

E ancora poi troverò anche un buon slancio per scegliere una nuova casa e nutrire l'acuta certezza di rinnovare il piacere di trascorrere un po' di tempo al mare, fuori stagione e fare nuovi sogni

Perché, all'ultimo, è il senso dell'attesa che mi tiene e cinge, la non logica fede che possa arrivare qualcosa, qualcuno, un non ben precisato anelito per una precisa capacità di resistenza, seppur passiva.
Ecco il mio desiderio, in questo giorno di speranze e fantasie.

 

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1 recensioni:

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  • Glauco Ballantini il 19/10/2013 20:25
    Antropomorfizzazione della casa, quasi una persona che si perde...

1 commenti:


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