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Momenti Di Vita

Un giorno d'autunno, quasi inverno ormai, nel viale della vita incontrai quegli occhi grandi e scuri che mi scrutavano piano fin sotto i vestiti, ero immobile dinanzi a quello sguardo impietrito. Poi quel bacio, il primo e il più importante della mia vita, mi scosse del tutto turbandomi corpo ed anima, eppure avevo inspiegabilmente paura, quella paura che ti attanaglia dentro, quel senso di colpa che non sai spiegare. Era la paura di amare, perché ciò implica la totale perdita di controllo dei sentimenti, era la paura di perdere ciò che la vita ti ha appena regalato, la paura che potesse fuggire via da un giorno all'altro e questo pensiero non mi lasciava libera. Solo una notte, immersi in quel bacio carnale, ti ho sentito respirare e gemere. Mi dissi che forse non era il nostro tempo, il nostro mondo, ma che sicuramente, in un tempo che sarebbe stato il nostro, ci saremmo amati di nuovo. La breve distanza che seguì mi ha aiutato a capire cosa potessi perdere se neanche avessi provato a lasciarmi andare, perché se non ci provi sei già sconfitto in partenza. Il mio corpo è la mia anima e ti appartiene, fai di me ciò che vuoi, ma non lasciarmi qui sola, sai a volte il buio fa paura. Sento il mio corpo fremere mentre incrocio le tue dita e ti stringo forte al mio petto. E non ti lascerò andare dopo averti donato quella parte di me che non ho mai donato a nessuno. Ora voglio insegnarti ad amare veramente, a credere nel futuro, a capire che l'amore sia essere liberi pur restando per sempre insieme.

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 13/12/2013 11:43
    Questo racconto è come un piatto decorato dallo chef con qualche fogliolina e filanti ghirigori di salsa; una bomboniera infiocchettata per benino che nasconde un sorprendente confetto: qui infatti si riconosce l'erotismo al femminile; per chi lo sa cogliere è un turbamento!
    Quegli occhi che scrutano fin sotto i vestiti! E il bacio carnale, allegoria leggera: immaginate quale sia quella bocca che bacia e fa gemere e modifica il respiro!
    Il ritmo poi della narrazione con frasi più lunghe all'inizio e sempre più brevi verso la fine ricorda molto l'orgasmo femminile, la cui bellezza la comprendi quando il grido "il mio corpo è la tua anima" non lascia più dubbi sulla potenza dei sentimenti in atto e la dichiarazione finale che getta per sempre il maschio nella barbarie di semplici rapporti consumati è "ora voglio insegnarti ad amare veramente".
    Bisognerebbe avvertire lo staff di poesieracconti di aprire una nuova sezione di racconti erotici e metterci per primo questo di Martina!
  • Rocco Michele LETTINI il 02/12/2013 15:13
    Una sequela di amore e di passione sapientemente forgiata...

4 commenti:

  • Martina Pace il 12/12/2013 16:35
    Giorgio ho modificato
  • Anonimo il 12/12/2013 12:54
    Mi permetto di discostarmi dai commenti precedenti.
    Uno scrittore deve aver rispetto di chi legge e un testo con solo tre punti, non valorizza ciò che è scritto e fa perdere la pazienza a chi lo legge. I puntini di sospensione sono un espediente di cui non si deve abusare la grammatica ci mette a disposizione pure il punto e virgola i due punti e anche se meno usato il periodo tra due trattini.
    L'uso di metafore abusate e luoghi comuni rischiano di pregiudicare la freschezza del componimento.
  • Martina Pace il 03/12/2013 21:30
    Grazie
  • Maria Teresa il 03/12/2013 17:04
    Una lettura che scorre come acqua fresca.
    Concordo con Rocco "Una sequela di amore e di passione sapientemente forgiata"
    Complimenti

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