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Roma segreta

Via del Corso è un fiume di persone, rintronate da luci e vetrine, le cui onde ogni tanto ti spingono nelle chiese, molteplici lungo le sponde.
Sono come oasi, che aldilà del proprio credo ti accolgono sempre, nel loro silenzio che sa di pace e riposo.
Mi ritrovo così nella chiesa di S. Marcello. "Bene, finalmente lo rivedrò".
Mi aspettava nel buio della sacrestia, che un sacerdote pacioccone, dietro mia richiesta, apre solo per me. Ecco, è lì, come anni prima eppure mi sembra di vederlo per la prima volta: su di una grande tela, dipinto ad olio da Antoon Van Dyck c'è Cristo alla croce.
Il fiammingo, famoso per i ritratti di nobili e re dell'epoca, lavorò a quest'opera nel suo soggiorno romano, creando il ritratto dell'estremo dolore.
Ha colto Gesù in croce ma vivo: le braccia hanno un'inconsueta posizione, anziché essere distese come nella maggior parte dell'iconografie, puntano verso l'alto; i chiodi sono conficcati nei polsi e le dita delle mani chiuse a pugno.
Il corpo perfetto in quella posizione estrema è immacolato, non ancora trafitto è il costato, ha solo piccoli rivoli di sangue dai polsi, sul dorso dei piedi e intorno alla corona di spine dove una luce s'affaccia pacata mischiandosi alle gocce d'amore.
Nulla c'è a collocarlo, sembra sospeso nello spazio e nel tempo; il fondale è buio, soltanto in alto a sinistra si nota un piccolissimo squarcio di cielo velato, senza colore, da dove filtra una luce fiochissima.
Nessuno che piange ai suoi piedi, l'uomo d'Amore è solo con la morte come ogni uomo.
Ha gli occhi aperti che guardano in alto ed è lì che si è concentrata ogni sofferenza. Lo guardo e spero finisca lo strazio: siamo abituati al tutto donato, al capo reclinato, morto, tolto dalla croce ed adagiato in terra... qui invece vive ancora, anche il piccolo telo bianco che copre la sua virilità... sembra che un vento invisibile l'agiti.
Vado via ma tornerò.

 

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7 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 05/01/2014 05:46
    Un bellissimo Corso di pittura e filosofia... brava Chira...
    quelle braccia in su... sembrano già figurare un'ascensione...
    vado cia... ma tornerò...
  • LIAN99 il 05/01/2014 00:41
    Intensissima narrazione, dai tocchi rapidi ed incisivi, dai vividi tratti che ci veicolano con maestria e con estrema sensibilità la lettura e l'interpretazione di un'opera d'arte di rara suggestione. Molto apprezzata la chiusa e l'essenzialità della scrittura.
  • Rocco Michele LETTINI il 04/01/2014 19:45
    Attenta ad ogni particolare... pennellate d'autore è il caso di dire... Mirabile costrutto...
  • Antonio Garganese il 04/01/2014 19:12
    Un dipinto importante con la tua recensione, bellissima idea, davvero complimenti sei molto chiara, e per forza!!! Bravissima!
  • Caterina Russotti il 04/01/2014 17:30
    Un Cristo che serra le mani e guarda in cielo?. Meravigliosa descrizione. Brava Chira sei fortunata a poterlo vedere.

7 commenti:

  • Anonimo il 08/01/2014 06:19
    Trovati i suoi dipinti, ne ha fatti parecchi di Cristo in croce... quello che descrivi tu è bellissimo... l'ho riconosciuto per quello squarcio di luce nel buoio... brava Chira, nella mia ignoranza non conoscevo nemmeno quel pittore... e pensare che mio suocero è stato un pittore ( più di 70 anni di lavori... quadri, restauri di chiese, affreschi... lui lo conosceva certamente)... ciaociao
  • oissela il 08/01/2014 06:15
    Bella pagina d'arte che condivido e che induce ad una visita alla
    chiesa di San Marcello.
    Oissela
  • Chira il 05/01/2014 09:56
    A tutti voi un grazie immenso!
    Chiara
  • Francesco Castaldi il 04/01/2014 23:25
    bellissimo testo, davvero complimenti
  • ciro giordano il 04/01/2014 18:20
    vivo a Roma da tanti anni, e quasi mi vergogno a dirlo, non conosco la chiesa di S. Marcello, nè il dipinto di Van Dick... grazie Chira per l'indicazione ed il tuo bel racconto, profondo
  • loretta margherita citarei il 04/01/2014 17:29
    MOLTO PIACIUTO, COINVOLGENTE RACCONTO
  • Anonimo il 04/01/2014 16:45
    Stupendo racconto, mi hai incollato alla descrizione di quel quadro. Non posso venire a Roma, abito troppo lontano, ed allora vedo a vedermelo su google, anche se me lo hai già fatto vedere tu con la tua abilità narrativa. ciaociao... e scrivi di più.

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