Analizziamo cosa dice Ferdinando in una delle sue affermazioni:
Bearsi delle proprie infermità è cosa possibile solo quando le suddette raggiungono vette di atrocità incontenibili. Quando si è scivolati nel punto più basso del precipizio, in un attimo, senza alcuna logica apparente, ci si ritrova più in alto del cielo, oltre l'umano; è la catarsi dell'insostenibile.
La prima frase dice che si può essere felici dei propri difetti solo quando questi ultimi sono esageratamente atroci. Di un'atrocità che, al di là della logica, ti fanno scivolare in un baleno fino al punto più basso del precipizio ed è proprio lì, su quel fondo, che si supera l'umano essere, e questo essersi superati toccando il fondo di sé sarà la catarsi dell'insostenibile. Ora occorre ricordare che la catarsi è il riequilibrarsi emotivo generato da una tragedia, quindi una catarsi dell'insostenibile significa che la tragedia di aver toccato il fondo di sé ha generato un equilibrio che prima era insostenibile. In soldoni Ferdinando afferma che peggio si stia e meglio ci si ritroverà a essere, perché il peggio al suo estremo si trasforma nell'equilibrio migliore possibile. Significa, di conseguenza, che hitler è stato l'uomo più felice che sia mai esistito sulla faccia della terra.
Se chi leggesse avesse l'intelligenza di capire cosa sta dicendo uno scrittore che giudica equilibrati gli squilibri estremi, eviterebbe di applaudire certe scemenze pazzesche, che ha apprezzato solo perché non ne ha colto il folle senso.