username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Tra scienza e coscienza (lezione di un napoletano agli americani)

Dopo i morti in cielo (Ucraina), in mare (Mediterraneo) e in terra (Palestina), con la terra ormai palla infuocata e sempre più pianeta infernale, il disarmo è la prima pietra sulla via della pace mentre l'educazione morale è la pietra miliare per illuminare il buio dell'ignoranza (e per combattere le guerre) alla luce delle coscienze e scongiurare, così, il ritorno all'età della pietra.
Dopo tanti ammonimenti dall'alto (comandamenti), per la gravità di questi eventi (più forte della stessa forza di gravità) rischiamo seriamente l'espulsione dall'universo dopo il diluvio universale e per quanto mi riguarda, a tal uopo, sotto segni lampanti (clamorose perdite al gioco) e segnali lampeggianti (movimento solare e coreografia stellare) ho approntato "La novella arca di Noè"!

Intanto mi permetto di chiamare in causa gli americani, la cui simpatia ha sempre stimolato la fantasia di noi napoletani al punto che è sfida continua tra la loro potenza (in virtù della scienza) e la nostra intraprendenza (in tema di sopravvivenza) con il risultato che neanche nelle barzellette vincono mai.
Per noi napoletani, comunque, rappresentano l'emblema della pace e della libertà, ma di questi tempi lasciano molto a desiderare, nonostante Obama, per il consueto, esasperato materialismo a salvaguardia soprattutto degli interessi delle grandi lobby (industria bellica in prima linea) e, di recente, per la legalizzazione del matrimonio gay, errore madornale anche dei nostri cugini francesi per troppa égalité, quando va legalizzata, invece, l'unione sentimentale da intesa affettiva.
A preservare, pertanto, l'unione matrimoniale con legame sacramentale, presupposto di una famiglia naturale, circoscritta a genitori veri e, si spera, non allargata a compagni, siamo rimasti solo noi italiani e il Vaticano.

Passando ai rapporti clandestini, invece, a differenza del nostro divino Silvio che, alla luce solare, si permette ancora giovani fidanzate (chissà cosa avrà di bello!), Hollande si è fatto beccare in flagranza di reato e, in Francia, la leadership trema mentre "Forza Italia", europee a parte, è andata male pure ai mondiali con Prandelli che maldestramente (che nostalgia il sinistro di Riva!) l'aveva affidata ai piedi di un pollo (la cresta gallo di Balotelli), ma poi rinsavito, con il morto fresco in casa, si è risposato con una bella ereditiera (Galatasaray).
Eppure alle europee Forza Italia era difesa a spada tratta dall'inespugnabile corazza di Berlusconi, zoccolo duro, ahimè, di una povera e brutta Italia quando entra in campo Brunetta (l'altezza è mezza bellezza), Santanché (bellezza stirata) e Gasparri (esasperante bruttezza).
In verità questa fine era prevedibile da quando Silvio, portato sulla cattiva strada (bunga bunga) da Fede e Mora, era stato abbandonato dal suo angelico delfino (Alfano) e, ad onor del vero, anche io stravedevo per lui, tanto da enfatizzarlo in "Silviade" a mo' di Achille...

1234

2
2 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Don Pompeo Mongiello il 27/07/2014 11:01
    Non si può non apprezzare un'opera come questa così sentita.
  • Rocco Michele LETTINI il 24/07/2014 08:24
    Una lezione chiaramente tenuta lasciando acuto giudizio su quanto sequelato con maestria... IL MIO ELOGIO E LA MIA SERENA GIORNATA

2 commenti:

  • Francesco Andrea Maiello il 24/07/2014 16:31
    @Michele, da napoletani, compaesani... di Parmenide una lezione di filosofia agli americani ce la possiamo permettere! @ Ellebi, concordo pienamente e per questo da tempo scrivo di cellula primordiale (pensiero, amore e coscienza), di sistema spirituale e di anima! Ricambio affettuosamente il saluto
  • Ellebi il 24/07/2014 13:28
    Condivido quasi tutto di questo tuo breve saggio, ma proprio quasi tutto... Salvo un dettaglio che forse proprio dettaglio non è: "il disarmo è la prima pietra sulla via della pace". Forse sarebbe più giusto dire: il disarmo globale e controllato sarebbe un primo passo verso la via della pace; un disarmo che non fosse tale sarebbe una catastrofe per quanti si trovassero disarmati (pensiamo solo a Israele! che esiste in virtù della sua forza militare). Ma ovviamente un disarmo globale e controllato è utopico e quindi e meglio stare con i piedi per terra e allora la prima opzione per la pace diventa la tua seconda: l'educazione morale. Un saluto

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0