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La Duchessa del Break the ice e il suo prescelto (il prescelto)

_ "Che c'è? Che vuoi?"

_"Signorina l'ho trovato!"

_"Fermo lì! Dove sei?... manda qualcuno a prendermi e sarò lì in men che non si dica!"




Sono mesi, per non dire anni che lei, i suoi cicisbei, e le sue ancelle, lo stanno cercando. E stasera eccoci qua, alle 3:00 del mattino, orario di chiusura del "Dietro le quinte", in via Sammartini. Prima, mentre l'auto del suo fido si avvicinava alla suddetta via, un colpo al cuore la colpì. Non sapeva ben spiegare a parole cosa fosse a colpirla così nel profondo (?). Era difficile spiegarlo come poteva esserlo per una che da anni, ormai, si stava esercitando, con enorme successo, a fare estranei da sé concetti come i sentimenti in generale, e nostalgie e rimpianti in particolare. E quindi quella nuova sensazione che sentiva le va a pesare sul cuore come un piccolo macigno.

C'è stato un periodo in cui dicevano che avrebbero bonificato l'intero quartiere, di fatto, a due passi dalla stazione Centrale di Milano. Ma stasera Rosalba può constatare con i suoi occhi che ciò non è affatto avvenuto.
Tutto le sembra come prima. Anzi le sembra tutto ancora più degradato e degradante.
E ora quella targhetta a inizio via, che sta ad indicare una gay-street che di fatto a Milano non è mai realmente esistita, suona più beffarda e ridicola che mai!
Solo a posare il suo taccone chilometrico a terra Rosalba sente la nausea risalirle in gola. Si copre istintivamente con la sua bianca pelliccia di pelo sintetico, come detta quest'anno la moda ecologista, da un freddo più psichico che reale e si fa scortare da Tony all'interno del locale.
All'interno del quale, le cose, per Rosalba vanno anche peggio. Sente la testa girarle, o più che altro tutte le cose girarle attorno alla sua testa. Già ma quali cose?... ricordi, mostruosi ricordi!




Sono mesi per non dire anni che lui per conto di lei sta appostato in questi luridi bassifondi milanesi che puzzano di "finocchio" lontano un miglio, in cerca di lui, del prescelto.
L'ha capito subito lui, Tony Caruso, appena l'ha visto scendere dall'auto, forse di amici; la checchina è saltata giù con un balzino, e poi tutta dritta e impettita, vestita con un certo gusto anche se non firmata e si è diretta con passetti ancheggianti verso l'artificiale luce bluastra fuoriuscente dalla porticina del locale.

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5 commenti:

  • frivolous b. il 02/09/2014 13:26
    grazie a tutti, troppo buoni... e un grazie particolare a Eurofe per i consigli!
  • Anonimo il 31/08/2014 09:28
    Personalmente io ci vedo lo stile fumettone americano applicato alle nostre periferie. Tema delicato e mai avvilito. Un tentativo ben riuscito. Complimenti.
  • eurofederico il 30/08/2014 21:24
    qualche revisione alla punteggiatura, ma carino e come sempre super divertente! ma che fantasia!!!
  • frivolous b. il 30/08/2014 17:34
    perchè stordito?... kmq grazie salvino!
  • Anonimo il 30/08/2014 17:17
    Franz, piccolo Franz di manniana memoria,
    mi ritrovo stordito in questa fumosa atmosfera del "Dietro le quinte", molto realistica l'atmosfera, in un mondo dove la normalità è essere gay.

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