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Ciao baby, come va? 2

Mentre il treno stava costeggiando il ramo lecchese, quello che preferisco, del lago di Como, lui ne approfittò per tirare fuori il seguente dotto discorso:
"Sai mi sono sempre chiesto se lo succhiano meglio le donne o i froci?!"
Io, che in questi casi faccio sempre il "sostenuto- torturatore", con mezzo sorriso gli risposi:
"Beh! Se vai davvero a passare le vacanze a Milano lì puoi provare. Milano è piena di froci!"
Lui forse arrapato e divertito, così, di punto in bianco, se lo tirò fuori già bello barzotto. E mi chiese: " Quanto vuoi per succhiarmelo?"

E alla fine ci mettemmo d'accordo per un po' di sesso orale, gratis, da consumarsi sul prossimo treno. Coincidenza a Lecco. Direzione Brianza.

Una volta saliti sul treno lui si perse via a fare il cretino con una bella ragazza e così mi lasciò perdere. Questo finché lei non scese dal treno non solo senza dargliela ma non lasciandogli nemmeno il numero di telefono. Allora lui tornò da me.

Che dire? Cazzo a salsicciotto, basso e cicciotto. Di un bel marroncino.
Non ci posso fare niente. Da buon omosessuale molto effeminato purtroppo subisco il fascino dell'"etero", soprattutto se stronzo. Il tipico che gioca con gli altri maschietti, per poi dire loro: " Ma a me i froci fanno schifo!".

Subisco il loro fascino, sì, ma come un fuoco fatuo. Mi passa subito.
Lui, dopo che gli feci il servizietto, ebbe pure il coraggio di chiedermi:

" Mi dai dieci euro per la ricarica?"

Io basito, e orgoglioso gli risposi di "no".

"Non ce li hai?"

"No!"

"Sai che in realtà ho sedici anni? Sai che potrei denunciarti?"

"Ma se non sai nemmeno come mi chiamo!"

"Sì ma prima ti ho fatto una foto col cellulare. Vedi quando rientriamo dalle vacanze!"

...

Sempre lui: " Ma dai che scherzo! Hai paura?!"

Poi finalmente arrivammo a Monza la mia fermata, grazie a dio.


Poi ai primi di Gennaio, un pomeriggio post lavoro, per me, mentre aspettavo alla stazione di Delebio il treno per poter rincasare, scorsi il ragazzino ecuadoregno che mi fissava con faccia da cane bastonato. Il mio treno arrivò sul binario due. Salì anche lui, anche se lui doveva prendere l'altro treno, quello per Lecco perché il week-end tornava sempre dai suoi, ma lui approfittò della coincidenza per venire da me e salutarmi nel seguente modo: " Ciao baby, come va?" Poi scese, lasciandomi perplesso.

Quella sua stupida frase da bambino mi turbò talmente tanto che decisi di cambiare il turno a lavoro apposta per essere sicuro di evitarlo il più possibile.
Ma la cosa durò solo una settimana. Purtroppo secondo il direttore della casa di riposo dove lavoravo non potevo cambiare i miei turni così secondo i miei capricci.

E una volta ripristinati i miei vecchi orari, una mattina, mi capitò di rincontrarlo alla stazione di Morbegno. Tachicardia appena lo vidi. Quelle sue labbra carnose, quella virilità in fiore, e il gradevole incarnato scuro.
"È un po' che non ti vedo?!" Disse lui a bruciapelo.
"Ehm mm... Diciamo che ho fatto un altro turno settimana scorsa."
Sul treno gli chiesi " se a Milano aveva poi fatto festa".

Nuova fellatio da parte mia. Ma mentre io portavo avanti lo "show" lui osò chiedermi: "Posso incularti?".
Era decisamente troppo. Già mi sentivo uno stupido, no, io mi alzai, e lo piantai lì. Lui non me lo permise affatto! Mi afferrò per la borsetta dicendomi: "Eh dai! Non fare il bambino!"

Spaventandomi, tra l'altro, a morte.


"Potresti dirmelo quando stai per venire cazzo!", io.
"La prossima volta lo farò!", lui.
"Non credo ci sarà una prossima volta..."
E infatti fu così...

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 30/10/2014 12:44
    ... beh non so che dire... pensavo fossi immune ormai da certe tentazioni... ed invece il bell'ecuadoregno ti ha fatto capitolare...

1 commenti:

  • eurofederico il 29/10/2014 14:21
    sempre molto "stuzzicante"!

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