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La medicina della politica (2a parte)

Il concorso pubblico che doveva consacrarlo primario era solo una formalità e, infatti, fu il primo della graduatoria, ma purtroppo non aveva fatto i conti con un dirigente cristiano molto credente che, prendendo alla lettera il divino monito gli ultimi saranno i primi, capovolse l'ordine della classifica e fece primario l'ultimo della lista, il fratello di un giudice al quale era stata regalata l'idoneità solo per pietà, non avendo i requisiti dell'anestesista dal momento che in sala operatoria andava in apprensione!

Mio fratello, persona corretta e oltremodo mite, si vide così fatto fuori proprio in casa sua, mentre io sicuramente avrei attentato alla vita del collega invadente e del dirigente incosciente (un tal Palombino), tanto già avevo l'alibi di esser un folle con l'avallo di valenti specialisti.
Questo indecoroso rimpasto tra politica e medicina, in questi ultimi tempi, è testimoniato dallo scandalo del San Raffaele, avvenuto nella "Milano da bere" di craxiana memoria, dove sempre più, oltre all'aperitivo, si pubblicizza anche la medicina con il sostegno dei politici.
Se a tanto si aggiunge, poi, la commercializzazione della medicina (rientra anche l'Istituto Europeo di Oncologia fondato dal binomio Veronesi/Cuccia), allora si riesce a spiegare anche lo scandalo della clinica Santa Rita (interventi inutili e dannosi alla faccia dei pazienti) e, ciliegina sulla torta, c'è proprio l'istituto europeo dei tumori, dove a caro prezzo si visita pure la cartella clinica dell'ammalato sul punto di morire e neanche per i medici sono previsti sconti.

A questa indecorosa e sgradevole mistura tra politica e medicina, se si aggiunge adesso lo spettacolo televisivo allora si perviene all'apice della vanagloria medica, testimoniata da un falso scienziato (merita il nome e si chiama Ermanno Leo) che opera presso l'Istituto nazionale dei tumori di Milano, sponsorizzato non solo dalla politica ma anche dai mass media, da tempo alla ricerca di un marcatore tumorale (che mai troverà) nel cancro del colon-retto, abusando di poveri pazienti trattati a mo' di cavia!
Questo esimio scienziato (premiato anche dalla Hutzinger con il telegatto!) se il tumore del retto è ad una certa distanza dall'orificio anale, opera in modo da salvarti il culo (scusatemi la volgarità), non disinnescandoti, però, la bomba atomica del tumore che ti farà infradiciare dalla cintola in giù tra atroci supplizi!
Proprio tanto mio fratello Mario passò e la mia follia, da medico impotente, si acuì ancor di più dopo l'abbandono filiale per queste sue sofferenze letali. A mente serena, adesso, sono tornato anche sull'etiologia della depressione e del disturbo bipolare (malattie in cui si eredita la spiritualità) e posso affermare, con cognizione di causa, che sono patologie per lo più presenti in persone di gran sensibilità con coscienza vigile (nucleo dell'anima), intorno a cui si condensa sempre più amore (citoplasma affettivo) che va a comprimere la mente (membrana esterna, involucro protettivo e custodia dell'anima).

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 27/11/2014 11:40
    Bravissimo.. Francesco.. questi impasti.. questi capovolgimenti di lista.. ho l'anima debole.. malata.. ma sicuramente.. non andrò né da un medico o-culista.. né da un prete... né da lo staff di Pr in rete..
  • Rocco Michele LETTINI il 27/11/2014 07:36
    Medicina, psicologia e... politica in un connubio diligente. È la quotidianità a dettartelo Francesco. Tutta la mia considerazione... SERENA GIORNATA.

3 commenti:

  • Francesco Andrea Maiello il 28/11/2014 04:54
    Ciao Ellebi, i baroni la medicina almeno la conoscevano mentre adesso, grazie ai manager (oggetti dei politici!), rivestono il ruolo di primari gente non all'altezza! Intanto la settimana prossima pubblicherò... la politica della medicina con i medici di famiglia a rilasciare il certificato di idoneità culturale e morale per gente che si vuole occupare di politica... dei problemi degli altri!
  • Ellebi il 28/11/2014 00:30
    Io non so quasi nulla di medicina e sanità ma mi permetto di osservare che nel nostro paese quasi tutta la sanità è pubblica, e chi altri dovrebbe gestirla se non i politici? Ma anche questo è vero solo in parte, i cosiddetti "baroni" della medicina esistono ancora, e si spartiscono il potere con i politici, e forse li superano in quanto a influenza sul potere reale. Ricordo un'autore, un sociologo mi pare, e un filosofo comunque, degli anni 70 - 80 che si occupava di medicina, uno dei pochi, allora e anche oggi chi se ne occupa o se ne occupava, a livello di studiosi o almeno a livello giornalistico, nessuno davvero, allora c'era Ivan Illich, sono quasi sicuro che lo conosci, comunque più o meno diceva che negli ospedali americani quando i medici erano in sciopero o erano assenti dal servizio, la domenica per esempio, la mortalità negli ospedali calava. Ho riassunto al massimo naturalmente, ma è sempre possibile leggere lo studio completo in "Nemesi medica" appunto di Ivan Illich. Credo che ci capiresti più te che sei del ramo. Un saluto
  • Caterina Russotti il 27/11/2014 10:50
    La corruzione politica all'interno degli ospedali, ahimè esiste ed è sempre esistita... Inutile porsi domande su certe carriere... E spesso non si può far nulla.

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