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Uno scambio conveniente

Il mese prossimo sarà il secolo nuovo, il millenovecento, pieno di
promesse.
"Domani è domenica, c'è la messa ma cosa ci andiamo a fare? Non è con
le preghiere che arriverà l'acqua. Io non ce la faccio più, con la poca che
abbiamo la terra ha sete, proprio come me, guarda."
E in un colpo solo beve un grosso bicchiere di vino. È un gran bevitore
mio marito, di vino, i liquori non possiamo permetterceli.
"I bambini?" ha già la voce impastata.
"Sono a letto, hanno cenato tutti."
Abbiamo quattro figli, divisi tra maschi e femmine, due e due. Difficile
tirare avanti. Non sono i campi che ci mancano ma l'acqua. Una frana tre
anni fa, una voragine e il canale maestro sparì, e con lui il nostro
avvenire. Ma la nostra sfortuna fu provvidenza per i Giannini, Maria e
Antonio, i nostri confinanti. Quello smottamento provocò un aumento
della portata dell'acqua nel loro fosso, con benefici per i loro raccolti.
"E non bestemmiare. A messa ci andremo, e poi cosa c'entrano le
preghiere. Se solo volesse, Antonio potrebbe farci arrivare un po' della
sua, di acqua. Basterebbe una deviazione a monte, ma tu non vuoi
abbassarti a chiedere."
"Mai, a quel ladro e al ramo secco di sua moglie." Alza la voce fuori
controllo, e nella stanza accanto il piccolino si sveglia e comincia a
piangere.
"Almeno non urlare, non con me."
Vado a coccolare l'ultimo arrivato, mentre lo cullo osservo la tranquillità
nel sonno dei nostri figli. Una benedizione di Dio, la specie che ci
sopravviverà rendendo sicura la nostra memoria, almeno per qualche
generazione. Cosa negata ai nostri vicini. Dopo tanti anni di matrimonio
sono ancora soli. Il ventre di Maria è secco come il pane di un mese
prima, inutile, incapace di dare eredi e, ormai, anche di dare piacere.
Antonio non la ripudia solo per evitare scandali.
Ecco, dormono tutti. Non ne ho voglia ma torno da mio marito, ha
bevuto ancora, la bottiglia è vuota, riversa sul tavolo.
"Fai presto tu, sei una donna" va avanti con quella discussione stantia

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7 commenti:

  • ivano51 il 25/07/2015 07:24
    Grazie Stan, mi ha fatto molto piacere il tuo commento, anche per la difficolltà che hai avuto nel firmarti. In ogni caso non so come funziona qui, ma domenica scorsa ne ho inviato un altro per la pubblicazione ma non l'ho ancora visto, un po' diverso da questo, ma credo piacevole. Ci sono sempre i soliti ad intasare il sito.
    Grazie ancora e a presto
  • Stanislao Mounlisky il 24/07/2015 20:26
    Chi la dura la vince, come nel tuo racconto!
  • Stanislao Mounlisky il 24/07/2015 20:25
    accidenti! voglio comparire!
  • Anonimo il 24/07/2015 20:24
    Il commento è mio: STAN
  • Anonimo il 24/07/2015 20:24
    Il commento è mio: STAN
  • Anonimo il 24/07/2015 20:24
    Il commento è mio: STAN
  • Anonimo il 24/07/2015 20:24
    Mi era sfuggito, questo tuo, ma per fortuna, casualmente, l'ho recuperato.
    A parte l'impaginazione, che è penosa e rende antipatica la lettura, il contenuto mi è piaciuto molto. Un giallo originale per l'ambientazione verista-bucolica. Complimenti.

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