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E la vita continua

E la vita continua
Doris era stata invitata dalla sua amica Mirella, ad una mostra di un noto pittore di Pop-Art. A malincuore aveva accettato, per non farla dispiacere.
Per la serata, indossò un abitino nero, guarnito da una sciarpa color cremisi.
Arrivò puntuale all'appuntamento in P. za Garibaldi, ed insieme si avviarono nel-
l'atrio dell'albergo.
C'era già un po' di gente, il critico d'arte elogiava il pittore della serata. Intanto, Doris guardava svogliatamente i quadri esposti, non era il suo genere, lei amava i pittori impressionisti come Vincent Van Gogh, Goja, Gauguin. Quei pittori che vengono eternati per i loro capolavori.
Si avviò pigramente al buffet, chiedendo al barman un gin tonic ghiacciato,
sbirciò intorno alla ricerca di Mirella, neppure l'ombra.

Si avviò verso l'uscita, quando alle sue spalle, un giovane dall'aspetto elegante, le rivolse la parola: "leggo sul suo viso poco interesse" del resto non le do torto, "condivido appieno il suo disinteresse! "Mi scusi! -Permetta che mi presenti: " mi chiamo Daniele Marchi, sono di passaggio a Milano per l'inaugurazione della Fiera Campionaria, alloggio in questo albergo,
dal momento che ho incontrato una divina creatura, sarei onorato, se li accettasse un insolito invito a cena" -veda, di solito, non sono così sfacciato con il gentil sesso.. ma appena l'ho notata, ho sentito un impulso di volerla conoscere.
Intanto che parlava, Doris notava, il suo sguardo occhi grigio-verde intensi, viso espressivo, con un sorriso smagliante, insomma un uomo affascinante.

Confusa e turbata nel contempo, Doris replicò "veda, non vorrei che si fosse fatta un'opinione errata di me, di solito, non accetto inviti da persone che non conosco, ma stasera, bando alle convenzioni, accetterò volentieri il suo invito.
Ormai il ghiaccio era rotto! All'uscita dall'albergo, un taxi, li portò in zona Brera il locale era in Fiori Chiari, l'atmosfera era particolarmente soft, si cenava a lume di candela, nella saletta risaltavano piccoli tavoli apparecchiati con tessuto damascato rosa, lumi in stile liberty, ed in un angolo un pianista che intratteneva il pubblico.
Daniele ordinò ostriche e champagne per brindare al fortunoso incontro.
Tra una portata e l'altra, stabilirono un'intesa perfetta. Daniele le confidò che era a Milano con la delegazione della Farnesina di Roma, e lui era il cerimoniere dello Stato. E si sarebbe trattenuto fino al termine della chiusura della fiera.
La serata volgeva al termine, Daniele si offrì di accompagnarla a casa, con la promessa di rivederla il giorno seguente. Arrivati a destinazione, Daniele , le prese la mano con un grande garbo, salutandola per il giorno seguente.

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 01/06/2015 18:25
    Piacevole racconto... Attendo con ansia il seguito. Lieta settimana.

4 commenti:

  • Nicola Lo Conte il 09/01/2016 21:45
    Avvincente... le tue parole dipingono immagini
  • Dora Forino il 02/06/2015 12:01
    Cara Ellebi, per l'ansia di pubblicare, non ho notato questi piccoli suggerimenti che mi hai dato.
    Grazie!
  • Ellebi il 01/06/2015 23:56
    Suscita subito interesse, ed è un buon segno, due cose però mi sento di dire: la prima è che danno fastidio quei a capo dopo una virgola subito a inizio riga, e poi se il racconto è davvero lungo, non sarebbero troppe almeno tre paginette per puntata. Un saluto
  • Dora Forino il 01/06/2015 19:35
    Grazie della condivisione caro Rocco. Prossimamente invierò il seguito...
    Buona serata!

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