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Insonnia

Apro gli occhi. Le due passate. Sono a letto da circa due ore, sono stanco, voglio dormire. I miei pensieri non smettono di tormentarmi. Mi perseguono, non mi mollano. Gli prego di andarsene, provo a spiegare loro che al mio risveglio una giornata impegnativa mi aspetta, che avrò tempo da dedicar loro la notte seguente, ma niente. Continuano. Inarrestabili. Fluiscono nella mia mente come un fiume in piena. Non c'è modo di arrestarli. Sono quasi sicuro che il mio corpo, la mia mente siano cose completamente staccate dai miei pensieri. La mia testa implora pietà. La giornata è stata lunga e sono stanco. Niente. Continuano. Penso mi odino, non farmi dormire, come volessero punirmi. Vagano dal futuro incerto che mi aspetta, a i miei tristi ricordi del passato che sinceramente pensavo di aver dimenticato, di averli riposti in zone sperdute della mia mente, nel dimenticatoio. Ma tornano, mi tormentano. L'insonnia. La mia orribile punizione, la vendetta dei miei pensieri sul loro padrone, per qualcosa che ho fatto in vita. Ne sono sicuro. Direi che nell'inconscio mi sto punendo da solo, come se volessi pentirmi di qualcosa che ho fatto. Ma non sono io. Sono loro. Non mi mollano, non la smettono. Mi giro nel letto. Sono sicuro che questa nuova posizione mi darà maggiori possibilità di cadere nel sonno. Niente. Mi arrendo, mi accendo una sigaretta. Penso che appena finita, ucciderò ogni pensiero, farò in modo che mi passino attraverso, non darò loro importanza, così, magari, sentendosi ignorati se ne andranno. Riprovo a dormire. Niente. Eccoli la, ansiosi di entrarmi nella testa, di accomodarsi, per poi non più andarsene. Accendo il ventilatore nonostante il freddo in camera mia. Il rumore delle pale, del motore che si gira, mi infastidisce ma allo stesso tempo copre in parte i miei pensieri, come il vento sposta gli oggetti reali, questo, facesse smuovere i miei pensieri, allontonandoli. Ma non tutti, quelli che credo siano più importanti rimangono, non sarà un po' d'aria a scacciarli. Combattere l'insonnia è peggio che soffrire di essa. Non riesco a rendermi superiore a lei. Il fatto di non riuscire a battere questo mio avversario mi rende ancora più depresso, mi fa sentire debole, a terra, stanco. Quando una persona si sente stanca, si concede il riposo, il meritato sonno. Io posso essere stanco, finito, ma i miei pensieri sono pieni di vita, carichi di energia, pronti a rovinare ogni mio tentativo di dormire. Se fosse la mia mente a tormentarmi, sarebbe tutto più facile, le spiegherei che anche se non vuole farmi dormire deve farlo, perchè se no il giorno dopo non sarebbe più in grado di lavorare efficaciemente. Ma non è lei, lei vorrebbe spegnersi come lo vorrebbe il mio corpo, stendere i muscoli, ignorare tutto e concedersi il lusso del sonno. Dico lusso perchè anche se le persone ritengono il dormire un momento della giornata normale, un concludersi del giorno, per me non è così. Nel momento in cui scocca l'ora di dormire per tutti, per me non è altro che l'inizio della tortura, quando inizio veramente a elaborare tutti gli episodi della mia vita passata e quel che penso sarà il futuro. Dicevo.. non è la mia mente a non voler farmi dormire, ma i 'miei' pensieri, non sono veramente miei, li sento arrivare da lontano, dall'aria, prima non erano nella mia testa, altrimenti li avrei già repressi, banditi dalla mia scatola cranica. Ma arrivano. Li vedo. Tutti in fila, non vedono l'ora di essere letti, studiati. Arrivano come un virus in un computer, infettano, distruggono, e solo, quando fieri delle loro malefatte hanno scombussolato tutto, se ne vanno soddisfatti, pronti a tornare il giorno dopo per rovinarmi la bellezza del dormire spensierato.

V. G.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 21/06/2015 13:51
    Mi sento costretto a immedesimarmi per odiare i pensieri che mi rubano il sonno. Bravo, Victor.
  • stella luce il 21/06/2015 11:55
    Ammetto che leggere questa tua riflessione pare di vivere le mie notti... I pensieri alle volte sono veri tormenti e non lasciano mai liberi di essere...

3 commenti:

  • Stanislao Mounlisky il 22/06/2015 11:37
    Il sonno riposante, ristoratore, È un lusso. Lo so bene perchè ci sono passato. Arrovellarsi e macerarsi non serve, e neppure dare la responsabilità ai pensieri inarrestabili. Bisogna ammettere che è un problema di salute serio, per cui non basta il medico di famiglia: è fondamentale rivolgersi a uno specialista (neurologo o psichiatra, scegli tu) che inquadrerà il problema e ti darà la cura più adatta al caso tuo.
    Se ne esce, credimi, e si ricomincia a dormire con piacere e a... vivere. Auguri. Stan
  • Domiziana Gigliotti il 21/06/2015 16:51
    È vero che spesso si soffre d'insonnia perchè i pensieri torturano, martellano la mente, ma tu quante ne hai combinato per essere così agitato...
    Mi sono immedesimata nella lettura e penso che stanotte non dormirò...
  • Ellebi il 21/06/2015 12:30
    Le notti insonni sono effettivamente terribili, le descritte benissimo. Complimenti e saluti.

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