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Kim e borg - settima parte

Mamma Franca, abituata a figli con vite misteriose di cui veniva a conoscere qualche particolare solo talvolta e per caso, dovette ricorrere a tutto il suo self control per reprimere il desiderio di usare il vecchio metodo delle portinaie, il vapore di una pentola d'acqua in ebollizione scioglie le colla e non lascia tracce, e scoprire in anticipo il contenuto della lettera.
Quando rientrò, nel tardo pomeriggio, Borg era bagnato fradicio per il violento e improvviso acquazzone che si era riversato sulla città. Non prestò grande attenzione alla busta che gli veniva sventolata davanti alla faccia e si infilò nella doccia. Ne uscì pulito, profumato e pettinato dopo un tempo che sembrò infinito: era fatto così, appena gliene si presentava l'occasione, gli piaceva creare suspense. Infine si sedette sul divano, aprì il plico e lesse.
"Signori, avete di fronte a voi un genio: mi assumono alla Banca d'Italia!", proclamò con una grande risata.
Era successo che, un paio di anni prima, aveva partecipato a un concorso, essenzialmente per fare compagnia a un amico. Aveva passato lo scritto, l'amico no, e aveva anche sostenuto l'orale, ma poi non ci aveva più pensato.
Ora doveva solo espletare alcune formalità, tra cui la visita medica, e poi, via con un lavoro stabile e sicuro!
Mai e poi mai mio fratello avrebbe voluto un impiego da bancario e quello infatti non lo era, almeno per quello che normalmente alla gente verrebbe da pensare. Quella non era una banca qualunque, era "la Banca", e la mansione, per cui era richiesto solo il diploma delle Medie, era da operaio nello Stabilimento per la produzione delle banconote, l'importante complesso industriale che si trova sulla via Tuscolana, mansione per la quale nel solo primo anno, avrebbe maneggiato tanti di quei miliardi che non basterebbero tre vite per contarli. E non importa se, in realtà, tutti questi soldi, impacchettati in mazzette da cento, dieci delle quali facevano una balletta che, a dieci per volta facevano un ballettone, li avrebbe visti fugacemente: il solo fatto di spostare queste preziose scatole col muletto nella sagrestia e, al momento opportuno, di caricarle sui camion per la distribuzione in tutta Italia gli avrebbe fatto avere una busta paga iniziale che sarebbe stato un sogno per un professore con venti anni di carriera, senza considerare benefit quali la polizza sanitaria al cento per cento a carico della banca, la possibilità di avere prestiti a tassi vantaggiosissimi e anche mutui agevolati per l'acquisto di una casa nel caso in cui decidesse di diventare proprietario invece di rimanere in affitto in uno dei tanti, deliziosi e rifiniti appartamenti di proprietà della banca e riservati ai dipendenti.
Eravamo tutti al settimo cielo ma babbo Mariano era addirittura commosso: il suo figlio squinternato non gli avrebbe più dato motivo di preoccupazione. Avremmo voluto festeggiare con qualche pala di pizza e gelato a volontà, ma Borg fu irremovibile: "Festeggeremo quando firmerò il contratto. Stasera esco, ceno fuori con degli amici. Kim, vuoi venire anche tu?"
Non era vero, non c'era nessun appuntamento con nessun amico. Semplicemente, aveva deciso che era venuto il momento di rischiare il tutto per tutto. Quella era la sera per dichiarare i suoi sentimenti e le sue serissime intenzioni alla ragazza che Dio (chi altri, se no?) aveva mandato, dagli antipodi, a suonare alla porta di casa perché diventasse la sua compagna per l'intera vita.
La serata andò come doveva andare. Unico neo fu la frase di Kim: "Meno male che ti sei deciso, incominciavo a pensare che tu avessi dei problemi..."
(segue)

 

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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • frivolous b. il 15/09/2015 08:53
    ... oddio dimmi che continuaaaaaaaaaaa!!!... comunque la prosa è qui è la sbrigativa ma... scrivi davvero bene ragazzo!
  • Vincenzo Capitanucci il 24/08/2015 13:15
    vedo che vi assomigliate.. era fatto così, appena gliene si presentava l'occasione, gli piaceva creare suspense. ... ma anche a pr piace.. chissà quando uscirà l'ottava parte..

4 commenti:

  • Anonimo il 25/10/2015 23:33
    Usate Google Chrome
    poi in estensioni "chrome://extensions/"
    cercate "Adblock Plus" e aggiungetelo
    ,.,... toglie tutte le pubblicità
  • Anonimo il 24/08/2015 16:27
    Dopo tanto tempo uno ha pure il dubbio se l'ha già letto, oppure no... specialmente alla mia età. Io mi sono scoraggiato... voi non so. Per me PR come autore è morto... leggerò, commenterò i pochi racconti degli amici. Poesia niente, con quelli tranne che Capitanucci, non c'è scambio... e poi scusate, giran le palle vedere tre poesie al giorno pubblicate in tempo reale ed un racconto in 20 giorni. No, basta... a tutto c'è un limite. kalispera.
    P. S. che poi certi amici mi hanno convinto, a lungo andare, parlo di tanti anni: perché pregare in ginocchio PR per pubblicare gratis quando si può pubblicare con un seppur minimo corrispettivo( non per i soldi, ma è gratificante anche 1 euro)su Amazon?... forse domani esce il mio primo e-book... se c'è anche 1 solo lettore che lo apre avrò almeno una soddisfazione.
  • antonina il 24/08/2015 14:15
    finalmente te lo hanno pubblicato! attendiamo gli altri, speriamo con maggior velocità..
  • Stanislao Mounlisky il 24/08/2015 09:15
    Mamma miaaaaaaaaa! I saliiiii! Sto per svenire...

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