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Marione, il bestemmiatore

Non lasciava che le parole del suo discorso arrivassero a un numero in doppia cifra e... tac, gli scattava dentro la molla che lo faceva bestemmiare. Era come un tic, un intercalare, un movimento involontario del cervello.
Dava il suo meglio nelle discussioni politiche col prete. Infarciva il suo argomentare spiccio con le infinite bestemmie che facevano innervosire il prelato; un continuo contrappunto che scandiva le discussioni. Non era necessario che Marione fosse l'interlocutore principale, bastava che fosse nelle immediate vicinanze della discussione e a un certo punto si sentiva:
"Ma... 'io cane!"
Spesso dava l'idea di essere avvinazzato, e il prete, pur innervosito, lo assolveva dal suo peccato.


Centodieci garfagnino

 

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3 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 22/10/2015 09:29
    c'è solo la morale televisiva del grande fratello che non perdona la bestemmia.. certo orribile e fastidiosa da sentire.. ma per molti.. anche atei.. paradosso...è diventata come dici Tu un bruttissimo intercalare.. come per un Genovese dire belin.. o per un Sienese.. Maremma maiala.. Tu e la Tu...
  • Don Pompeo Mongiello il 21/10/2015 15:22
    Un prete non è immune da li peccati e assolvere può solo Dio. Il tuo comunque mi è molto piaciuto e ti dico bravo!
  • Rocco Michele LETTINI il 21/10/2015 08:10
    UN BREVE RACCONTO SEQUELATO CON ACUME... IL MIO ELOGIO E IL MIO BUONGIORNO.

2 commenti:

  • Marcello Piquè il 17/03/2018 14:06
    Mi raccontava un conoscente che un contadino di sua conoscenza, quando le campane suonavano l'Angelus, fermava le bestie, si toglieva il cappello e recitava la preghiera. Poi rimetteva in moto le bestie con una serie di moccoli straordinari.
  • Glauco Ballantini il 21/10/2015 12:01
    Il prete capiva, ed assolveva...

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