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Velia, la zia d'America

Vita agra quella di "Sciuse" nel dopoguerra; alla morte della sorella ne aveva sposato il marito ed era andata "all'America."
L'ho conosciuta quando tornava ogni estate in Italia, negli anni settanta, spocchiosa e acidula, col suo intercalare di parole italianizzate in stile "broccolino", e con quell'odiosa abitudine di dire "Noi all'America..." dando le sue lezioni di vita in stile yankee.
So che prima di partire per sposare il nuovo mondo, nel '44 aveva salvato mio zio da un rastrellamento in paese, grazie ai suoi "buoni uffici" con la Wehrmacht. Certo, si era fatta una cattiva reputazione durante l'occupazione tedesca, ma quanti possono dire di aver salvato la vita a qualcuno?

Centodieci d'America

 

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2 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 17/02/2016 08:42
    Devo dire che in quel tuo centodieci riesci a far entrare un breve racconto che ha coda e testa e fa de rimbalzo. In parole povere non manca niente.
  • Rocco Michele LETTINI il 16/02/2016 18:25
    L'INTERROGATIVO DI CHIUSA LASCIA RIFLETTERE... ENCOMIABILE, COME SEMPRE, GLAUCO... LIETA SERATA GLAUCO.

2 commenti:

  • Chira il 22/02/2016 09:35
    Poche righe ma piazzate così bene da avere un pezzo della nostra storia nitida e... da non dimenticare!
    Chiara
  • Glauco Ballantini il 20/02/2016 07:05
    le tre parti possono essere montate a piacere, nell'ordine cronologico la terza parte precederebbe le altre due...

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