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Lady Ti

Quando lessi il messaggio: " Ahó, t'aspetto alle 9. 30 al bare sotto casa mia. Cerca d'esse puntuale, ché senno te perdi un altro giro gratis al Luna Park. T".
La Signora T era una simpatica popolana, arrogante da chi la considerava antipatica, autoritaria per chi ne riceveva i favori e ne condivideva le scelte e i comportamenti.
Al suo attivo aveva un invidiabile curriculum vitae: venditrice di collane, braccialetti, portafortuna, biancheria intima, costumi da bagno e tutto quello che poteva servirti.
Qualcuno sosteneva che tali manufatti li facesse durante le profonde ore notturne, al fine di ottimizzare i ricavi e massimizzare l'influenza verso amici e conoscenti.
Tuttavia il vero punto forte era il livello culturale. Un grado acquisito non tanto sui libri, perché a suo dire stare troppo tempo seduta le avrebbe appiattito i glutei con la conseguenza di perdere in un solo colpo fascino e fortuna.
A ciò bisognava aggiungere che ogniqualvolta prendeva un libro, immediatamente sopraggiungeva un forte mal di testa, come se si trattasse di una vera e propria allergia.
La lettura era sinonimo di mal di testa, perciò il suo ricco vocabolario era il frutto di anni di manifestazioni in piazza e riunioni a porte chiuse a cui ella partecipava con l'intenzione di migliorare le proprie conoscenze linguistiche.
La parola appena acquisita, faceva bella figura a proposito o a sproposito, perché secondo lei il senso della parola era quello di suggestionare gli astanti, di ammaliare l'uditorio, esattamente come lei restava sedotta ogni volta che udiva una nuova parola.
Per la Signora Ti la cultura era questo gioco di fascino subito e subito reso. Voglioso di essere conquistato dai nuovi vocaboli di Lady Ti e incuriosito di conoscere che cosa fosse il giro gratis sul Luna Park, mi misi in auto e raggiunsi il bare della mia amica.
Nonostante non la vedessi da un bel po' la riconobbi immediatamente. Sembrava che il tempo le fosse scivolato addosso e stringendole la mano, subito mi complimentai per il suo aspetto fisico.
Lei mi salutò ed aggiunse: "Ahó, quanto te sei invecchiato! Hai perso i capelli e hai preso pure qualche chiletto. Ma che fai. . . te piace magna?"
Non me la presi perché sapevo che non c'era cattiveria in quelle parole.
Poi, nel pieno di un rigurgito di orgoglio, mi disse: "Ahó, hai visto qui che fisico? Sapessi che vita che faccio! Al mattino appena alzata magno un po' de nduja, poi vado alla sede della Onlus dove mi occupo un po' di tutto, eccetto delle pulizie. E da poco tempo sono la responsabile delle risorse umane del Luna Park dell'Eur! Nun ciò un minuto nemmeno pe' respirà!
-Mamma mia. . . quanto sei brava! Ma come fai a fare tutto? -chiesi tra l'ammirazione ed il disorientamento- "non senti ogni tanto il bisogno di fare qualcosa in meno, delegando le cose più importanti ad una persona di fiducia? Andando avanti così, rischierai di scoppiare!

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 20/02/2016 10:08
    UNA COSIDEREVOLE SEQUELA... SERENO WEEKEND FABIO

1 commenti:


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