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Un incontro

"Pronto? Ciao, sono io, sono qui nella tua, nella nostra città. Che ne dici se prendessimo quel caffè che ci siamo promessi tanto tempo fa? Così ci si conosce di persona, finalmente." Parole dette tutte d'un fiato, che attraversano i miei canali uditivi e scendono dentro me, nei luoghi canonici di residenza delle emozioni, delle mie emozioni che, a dire il vero, non hanno bisogno di sollecitazioni. Inutile dire che non mi sarei mai aspettato che una donna mi proponesse un appuntamento in un modo così diretto e schietto, ma da lei me lo sarei dovuto aspettare, perché tutto in lei è semplicità e naturalezza. Questo, però, non basta a sedare l'orgoglio maschile e senile, ahimè, che non riesco a soffocare. Potrò dire che una donna mi ha chiesto un appuntamento e quindi è rimasto in me qualcosa, ma solo qualcosa, della mia gioventù, per niente banale o inconcludente che, vivendo, mi ha fatto apprezzare nella dovuta misura dall'altro sesso. Vecchi fasti e ricordi mai sopiti di un passato rampante. Ma allora perché restai in silenzio di fronte alle tue parole? E la mia risposta? Breve, concisa, perentoria ma solo per abbreviare i tempi della discussione che mi aveva trovato sorpreso, spiazzato e incredulo. " Dove e quando" ti risposi, nemmeno un ciao, un benvenuto, niente. Ero andato completamente in bambola. Chissà se lo hai capito o pensavi stessi già festeggiando per l'ennesimo appuntamento ricevuto. Non avrei mai potuto, né dovuto. Ho avuto il piacere di conoscerti in primis per la tua attività di poetessa sul nostro sito e per questo di ammirarti per le tue capacità anche se è facile poetare avendo la sensibilità e i grandi sentimenti che fanno parte del tuo corredo umano. E per questo sono emozionato. Ma per gli stessi motivi e per la stima presso me che ti sei creata, sei diventata un'amica troppo speciale.
All'ora convenuta, mi spruzzo addosso il profumo delle grandi occasioni, indosso qualcosa di più ricercato, afferro il bastone, regalo del mio amico Diabete ed eccomi per strada. Non nascondo che, nel camminare, un po' di subbuglio si era creato nel mio cuore. Ti conoscevo tramite foto di quelle che viaggiano sui network e scrutavo tra la folla alla ricerca di quel viso che molte volte mi aveva incuriosito per la serenità che esprimeva, per la calma rilassante che sapeva offrire ma l'impatto fra noi fu comunque rilevante. Mi abbracciasti mentre ancora io non avevo ancora preso coscienza di quanto stava accadendo. Dio come ero emozionato. Io, un tombeur des femmes... in pensione! Forte l'imbarazzo tra noi però, nel frattempo, mi ero ripreso e riuscii a dominarlo. Ci ritrovammo sotto la veranda di un bar a proteggerci dal sole. Mi sedetti di fronte a te perché volevo osservarti bene. A volte somiglio ad una vecchia comare di ruga che annota tutto in mente per poter poi sciorinare il frutto del suo osservare. Sei come in foto, sei bella e serena. Scusate se userò spesso il vocabolo "serena" ma non c'è aggettivo migliore per descriverti. In effetti eri emozionata pure tu, me ne accorsi per quanto stringevi nervosamente le mani. Parlammo e ti mostrasti per quello che avevo immaginato di te. Ne fui felice perchè io ti avevo immaginato poesia e quello avevo trovato. Se sono fortunato? Diciamo che so ben valutare chi mi interessa. Tu hai accentrato totalmente la mia attenzione e, finalmente, sei qui, vicino a me e posso sentir pulsare la tua anima. Al salutarci, dopo due ore di dialogo incessante, un velo di tristezza fece capolino nei tuoi occhi, ma anche nei miei. È antipatico lasciare andar via una persona con cui hai stabilito un così bel feeling e non sapere quando la si rivedrà, se la si rivedrà. Questo voleva dire quel bacio sulla guancia che ti diedi. Tornato a casa, mi precipitai al pc, e ti scrissi qualche parola di convenienza sul nostro incontro. Quello che non ti ho potuto dire, all'indomani di questo è che " è passato solo un giorno eppure sento che ho vissuto un anno intero senza te."

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 05/08/2016 19:54
    UN ESPRESSIVO QUANTO OCULATO RACCONTO.
    LIETA SERATA.
    *****

1 commenti:


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