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Devo svelarvi un segreto inconfessabile

Devo svelarvi un segreto inconfessabile che non riesco più a tenere dentro: ho un'amante.
È una super gnocca mora che tutte le notti immancabilmente viene a trovarmi. Si infila in casa leggiadra e silenziosa a notte fonda, quando mia moglie e mia figlia sono immerse in un sonno profondo. Viene in camera da letto dove io attendo pazientemente che arrivi Morfeo.
Con un soffio suadente mi sussurra all'orecchio: "Ti prometto una notte d'amore e amplessi? Alzati che facciamo all'amore! Non possiamo farlo nel talamo nuziale; abbiamo bisogno di spazio per la nostra passione e fantasia".
Faccio fatica ad alzarmi ma appena vedo il suo corpo stupendo è tutto un risveglio dei sensi. I pochi ormoni rimasti si rimettono in moto vorticosamente come impazziti. Scopro che la zona del mio corpo che sta sotto la cintola è ancora viva, pulsante.
È bellissima, da perdere la testa; avrà sui trent'anni. Al diavolo le convenzioni sociali. In fondo è lei che mi ha sedotto. Se fossi stato io a prendere l'iniziativa sarei passato per un vecchio maiale. Sa anche a mettersi in ghingheri. Noi uomini ci facciamo facilmente istupidire dai ghingheri: ci piacciono ancora il reggicalze e calze a rete, le culottes di pizzo, il reggiseno a balconcino, i tacchi a spillo... Non siamo solo fallici siamo anche un po' cerebrali.
Al mattino pur essendo stremato scopro che ho una resistenza estrema. Lei non si fa prendere dalla passione selvaggia. Tanto meno il sottoscritto che deve saper sparare le poche cartucce rimaste al momento giusto. Abbiamo gli stessi gusti. Abbiamo dei preliminari lunghissimi ma lei ha una pazienza infinita. Freud avrebbe detto che è rimasta allo stadio orale ma non capiva un cazzo.
Facciamo l'amore tutta la notte, in tutte le posizioni, sulla poltrona, sul tappeto, sulla lavatrice.
Certe notti ci gode a sottrarsi al momento giusto dopo avermi eccitato allo spasmo. È una sofferenza atroce. Ma a tutto c'è un rimedio. Ho trovato i miei surrogati: la nutella o in mancanza di essa quanto c'è in frigo. Mangiare non procura un orgasmo ma provoca un grande piacere, mi fa calare la tensione parossistica dell'eccitazione sessuale non soddisfatta. Lei ci gode a procurarmi sofferenza ma io sono più furbo.
Il problema che mi sta dando in testa è che ormai sto andazzo dura da un casino di tempo. Non ho più vent'anni. Non riesco a dirle di no. Ho provato a trovare mille giustificazioni: "Ti prego, stanotte vorrei dormire; ho un calo del desiderio, l'ansia da prestazione, il glande infiammato...
Il suo modo di sussurrarmi all'orecchio è irresistibile: "Dai, alzati! Non farmi aspettare."
Ormai sento il tutto come una catena impossibile da spezzare, un'ossessione che mi picchia in testa tutta la notte. Mentre all'inizio non vedevo l'ora che la moglie e la figlia si addormentassero ora le invidio terribilmente.
Di giorno mi sento uno straccio: sbadigli, divano, caffè e ancora sbadigli. Mia moglie mi chiede insistente "Cosa combini di notte? Non ti trovo mai a letto." Non so cosa rispondere per paura di tradirmi. Esco di casa. Quando vedo una mora, tiro su il bavero, calco il cappello e appena possibile svolto l'angolo con la paura che sia lei.

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