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GIULIA 3 I libri

GIULIA 3 I libri
Con Doc non si può averla vinta, quindi l’indomani, mi trovai per la prima volta, faccia a faccia con Giulia; devo ammettere che è imbarazzante trovarsi a tu per tu con un cieco, ti sforzi di fare l’indifferente, ma poi finisce sempre che lo fissi là, nei suoi occhi spenti, che sembrano stiano guardando da qualche parte e tu ti domandi dove!

Comunque, l’imbarazzo durò non più di due minuti, il tempo che Giulia, sorridente come solo una bambina di 10 anni può essere, mi prese le mani e parlandomi, o meglio interrogandomi, le toccò, le misurò, poi mi chiese il permesso di “vedere” il mio volto, Doc ammiccò ed io tolti gli occhiali acconsentii. Eravamo seduti di fronte, su due seggiole con i braccioli, e Giulia cominciò a conoscermi, o meglio a seguire con le dita ogni millimetro del mio volto dalle tempie al collo e?"“ Sei più giovane di quanto ti avesse descritto Doc, lui, sai, essendo il nostro consulente psicologo, mi viene a trovare spesso, e mi ha parlato di te, però, forse per malignità ti ha descritto peggio di come ti vedo!”-Grazie, Giulia, in realtà Doc, è una vera carogna, ma ci conosciamo dalle elementari, quindi da circa mille anni, ed io gli voglio bene comunque, e adesso ancora di più perché mi ha portato in questo posto!

È iniziata così, la nostra amicizia; Giulia mi chiese quasi subito se fossi disponibile a partecipare ai pomeriggi di lettura per gli ospiti dell’Istituto, unendomi ad altri volontari, figurarsi, accettai immediatamente promettendo di organizzare un percorso di lettura ad hoc per lei e i suoi amici.
Cosicché ogni pomeriggio, passavo due, e talvolta tre ore, a leggere libri per Giulia e i suoi compagni; ricordo che ho loro proposto Il Gabbiano Jonathan di Bach, poi Seta di Baricco, poi mi chiesero a più voci qualcosa di più lungo ed impegnativo, così passammo alcuni mesi bellissimi a leggere I pilastri della terra di Follett; per abitudine, ogni giorno, prima che incominciassi a leggere, i miei oramai amici, facevano un riassunto orale di quanto ricordavano del precedente, correggendosi a vicenda e prendendosi anche un po’ in giro in caso di clamorose dimenticanze.

I giorni passano, e si portano appresso i mesi, che diventano anni!

A tutto si fa l’abitudine, anche a incontrare nei corridoi persone con la mano appoggiata a strusciare lungo la parete, l’altra che impugna quel sottile bastone bianco pieghevole con il quale picchietta il terreno e sentirti salutare?"“Buonasera signor Vittorio, come sta?-“ loro, sai, ti riconoscono dal tuo passo, perfino dal tuo odore, e come dicevo, col tempo, tutto ti sembra addirittura normale.
Avevo regalato a Giulia, per il suo compleanno (vederla soffiare dritta e precisa sulle candeline, guidata dal loro calore), un lettore MP3 con anche le mini casse, in modo potesse ascoltare musica insieme ai suoi compagni, di tanto in tanto me lo dava, perchè io potessi cancellare col computer quelle che non erano piaciute e metterne di nuove; premesso che Giulia fra le tante qualità aveva anche un buon orecchio, mi sono divertito molto a farle conoscere tanta, ma tanta musica, dai mitici anni 60 ad oggi.

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0 recensioni:

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10 commenti:

  • Anonimo il 14/04/2008 16:38
    testo di sentimento
  • Anonimo il 29/09/2007 21:45
    Anche la mia amica odia tutte le feste, perchè dice che per lei non c'è niente da festeggiare, mai accettato la sua condizione. Mi piace questa storia triste e reale. Vado avanti
  • sara rota il 05/06/2007 09:25
    Sempre meglio... sempre più triste...
  • Maurizio Triolo il 29/05/2007 19:39
    Contunua così, bravo gigi, a presto.
  • Anonimo il 24/05/2007 15:49
    Dolcissimo... so cosa si prova a stare davanti a bambini "Diversamente Abili"... paura, imbarazzo, curiosità, ma stranamente non pietà... e poi con il tempo ti rendi conto che la loro diversità anche se dolorosa e a volte anche sgradevole da guardarsi o da sopportarsi li rende meravigliosamente unici e speciali... ma comunque la domanda che alla fine viene sempre spontaneamente di farsi è : PERCHE'... perchè Dio o chi per lui permette questo... condanna creature innocenti a sofferenze così grandi!!! Non avrò mai una risposta... o meglio non riceverò mai una risposta che mi soddisfi... forse perchè non esiste una risposta!!!
  • laura ruzickova il 23/05/2007 17:26
    sono arrivata fin qui. qualcuno ha commentato con critiche allo stile, alla costruzione del periodo.
    Questi sono aspetti che si possono tranquillamente rivedere dopo.
    Questa storia chiede di essere scritta, anzi, lo urla, vuole trovare voce nell'anima, e nell cuore.
    Solamente quando sarà soddisfatta questa urgenza, si troverà un momento, uno spazio, per soddisfare la forma.
  • Nunzia D'Andrea il 23/05/2007 16:50
    mi è piaciuto molto scorrevole e ben scritto, bravo!
  • Alessandro Sampietro il 23/05/2007 10:55
    Bell'incipit

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