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Un fine maggio meraviglioso, quell’anno a Roma, almeno come clima. Me ne stavo seduto in una trattoria in Piazza Trilussa, rimuginando un po’ di pensieri. Gli scontri politici si stavano facendo sempre più violenti, non passava giorno che non si sentiva di qualche sezione assaltata di destra o di sinistra estreme. Le balere stavano scomparendo con l’accrescersi delle discoteche e il lavoro come tastierista, in quegli anni, successivamente detti di piombo, diminuiva sempre più. Avrei dovuto trovare un’alternativa, o comunque un’attività complementare.
    Alzando lo sguardo incrociai due occhi neri, su una testolina di riccioli, anch’essi neri, seduta di fronte ad un giovane di spalle. In quel momento passò il cameriere e posò due piatti con delle vivande sul loro tavolo. Dopo una breve disquisizione tra i due la ragazza mi fece cenno di avvicinarmi e con aria divertita mi chiese:
- Quale di questi due piatti di pasta è più grande secondo te?-
- Non saprei " risposi, - a me sembrano uguali "
- Che fai lì tutto solo, prendi il tuo bicchiere ed unisciti a noi "
Mi schernii dicendo che non volevo guastare la loro intimità, ma lei mi spiegò che erano soltanto amici quindi mi convinse.
Dopo esserci presentati e aver fatto un brindisi lei esordì dicendo:
- Claudio, tu sei un acquario, sei amante della musica e dell’arte in generale, hai un cuore nobile e sei l’amico che tutti vorrebbero…- ed altre cose della mia vita.
Rimasi scosso, perché ci aveva preso almeno al novanta per cento. Intanto arrivò anche la mia porzione di pasta. Riflettei un attimo e non sono mai riuscito a sapere perché, con aria scanzonata proruppi:
- Tu sei un Capricorno, sei un’artista, non so in quale campo, e spesso la tua mente vaga e ti porta dove nemmeno tu sai. "
Non avrei mai pensato di aver fatto centro, perché l’avevo soltanto buttata li per scherzare. Lei impallidì, poi si riprese dicendomi di esser più profondo di quanto lei aveva pensato. Parlammo poi del più e del meno, m’informò che era un’attrice di teatro e che stava provando una pièce che sarebbe stata rappresentata al Teatro in Trastevere di li a pochi giorni. Le prove le faceva in un teatrino di Via dei Serpenti. Dopo i convenevoli, bacini e abbracci ci salutammo e le promisi che sarei andato ad applaudirla a Teatro, tanto avrei visto le locandine visto che, da poco mi ero trasferito da quelle parti.
    Tornai a casa quella notte con la testa ed il cuore in subbuglio: Fiorella, così si chiamava, era veramente bella con quell’aria un po’ da intellettuale, al tempo stesso scanzonata, piena di una strana vitalità. Soprattutto mi aveva graffiato l’animo. Volevo smettere di pensare a lei, ma non ci riuscii.
    Il giorno seguente dopo aver fatto un po’ di prove in sala (tutto il tour estivo quell’anno si riduceva ad una decina di esibizioni tra Festival dell’Unità e feste di paese) mi ritrovai fuori del teatrino in Via dei Serpenti. Chiesi se ci fosse qualcuno e mi fu risposto che c’era una compagnia di Teatro d’Avanguardia che stava provando. Entrai dentro e riconobbi sul palco Fiorella. Finite le prove mi feci trovare all’uscita:

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0 recensioni:

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16 commenti:

  • PANEPOROSSO GRANDI il 02/12/2007 22:47
    buon racconto, scritto bene, e si legge molto bene, non cade mai nel retorico.
  • Marta Niero il 02/12/2007 19:20
    molto intensa, piacevole, intrigante la lettura..
    sembrava di essere una piccola mosca e assistere alla tua storia. ciao M
  • Claudio Amicucci il 23/11/2007 23:43
    Grazie per i commenti, Ugo, Alessia, Claudio, Cinzia e Sophie.
  • Ugo Mastrogiovanni il 23/11/2007 10:26
    Lettura interessante e piacevole.
  • alessia manca il 27/10/2007 18:59
    ciao claudio, finalmente leggo il tuo racconto... bello, intenso, emozionante, VERO!!! grazie x i tuoi commenti alle mie modeste poesie, spero un giorno di scrivere come te!!! CIAO... ale...
  • CLAUDIO CISCO il 23/10/2007 13:57
    profondo racconto, molto significatico, perfetta la forma, scrittura svcorrevole e accessibile
  • Cinzia Gargiulo il 15/10/2007 22:32
    Racconto dolce e intenso allo stesso tempo, gradevole alla lettura.
    Ciao.
  • Sophie DMF il 01/10/2007 18:50
    Ciao Claudio... ogni volta ti leggo con sempre maggior piacere. Apprezzo tanto il tuo modo semplice e fine di raccontare le cose... dalle più commoventi alle situzioni più strane e come in questo caso, sensuali. Ciò che ammiro, e che traspare ogni volta, è quel"Claudio"così intimo! cioè quello legato indissolubilmente all'Amore e alle cicatrici che spesso porta con se... insomma quel coraggio di mostrarti in tutta la tua fragilità, passata e chissà... forse anche presente. Un frammento della tua vita molto bello da leggere e gradevolmente nostalgico.
    A prestissimo! Un abbraccio. Sophie
  • Claudio Amicucci il 01/10/2007 13:52
    X Lisa, se leggi la mia produzione vedrai che più o meno mele son sempre dovute sudare... più o meno. Ho un racconto già pronto. Tra qualche giorno lo posterò appena riuscirò ad inserire una mia immagine sul profilo. Ciao Claudio
  • Ivan il 20/09/2007 15:08
    Mi piace la tua capacità di descrivere anche i particolari, senza essere lezioso. Scorrevolew e elegante anche quando sfiori le luci... rosse.
  • Claudio Amicucci il 16/09/2007 19:05
    Grazie Carmen, le tue parole mi commuovono e mi spingono a postare un altro racconto di un'altra storia di qualche anno dopo. Anch'io ti ho letto con piacere. Ciao Claudio
  • Claudio Amicucci il 13/09/2007 15:12
    Gli anni a cavallo tra il 1977e il 1985, sono anni in cui effettivamente tutto era possibile a Roma: piccole storie d'amore erano frequenti, ma ciò non significa non erano intense. In quegli anni, ho avuto molte storie, non per vantarmi, ma non ho mai tradito nessuna, nel momento in cui le vivevo, e soprattutto le ho sempre vissute tutte con grande rispetto reciproco. Roma in quegli anni era così, spesso anche con grandi divari di età. Ciao Claudio
  • francesco gallina il 07/09/2007 09:02
    Concordo con Sara. Inoltre forse solo in un certo periodo storico era possibile vivere certe storie, e perderne una sarebbe stato delittuoso.
    Ps -un consiglio musicale per Claudio: EPICA "The Divine Conspiracy". Esce oggi, ma io lo sto ascoltando da circa due mesi, per saperne di più www. metallized. it
  • sara rota il 06/09/2007 09:03
    Racconto in alcuni tratti triste... ma secondo me hai fatto bene a fare ciò che hai fatto... l'amore va sempre vissuto!

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