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Il pensiero di Lawrence

NELLA MENTE DI LAWRENCE
Lawrence sedeva in cucina, da solo. Fissava il tavolo senza guardarlo; questo perché stava pensando, e i suoi pensieri non erano per niente lieti. Pensava a Rod, il suo amico d’infanzia. Qualche ora prima lo aveva visto davanti al supermercato. Probabilmente Rod non lo aveva visto. Ma nella mente di Lawrence non era così. Nella sua mente Rod lo aveva visto. Eccome. Guardava nella sua direzione. E non lo aveva salutato di proposito. Per qualche nefasto motivo il suo migliore amico non lo aveva salutato. Forse aveva intenzione di ucciderlo. All’inizio Lawrence pensava che fosse a dir poco esagerato; ma riflettendoci su no. Immaginando di dover uccidere qualcuno sicuramente non si saluterebbe la vittima come se niente fosse, neanche se la persona in questione è il proprio migliore amico. A meno che l’assassino non sia abituato, ma nel caso di Rod era molto improbabile. Lawrence lo conosceva bene e sapeva che non aveva mai fatto del male a nessuno. E mai lo avrebbe fatto; questo Lawrence lo sapeva bene. Tuttavia non era convinto. Poteva essere stato minacciato. Però Lawrence non avrebbe mai ucciso il suo migliore amico, piuttosto sarebbe morto. E quindi? Evidentemente Rod non era l’amico che diceva di essere. Forse non era stato neanche minacciato, magari gli avevano offerto dei soldi. Maledetto. Traditore. Lawrence non ne voleva sapere di essere ucciso dal suo migliore amico, piuttosto si sarebbe ucciso. Proprio così. Mentre pensava questo la mano era scesa quasi da solo verso il cassetto, a prendere la pistola, per poi puntarla alla tempia, e fare fuoco.
Lawrence era morto solo perché Rod non lo aveva salutato, probabilmente perché fissava senza guardare, pensando a pensieri nefasti, per esempio che il suo migliore amico Lawrence non lo aveva salutato il giorno prima. E magari non lo aveva salutato perché voleva ucciderlo, e mentre Lawrence si sparava lui si metteva una corda al collo e faceva cadere lo sgabello.

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 28/01/2012 10:21
    A parte qualche ripetizione e qualche piccola disattenzione grammaticale è proprio un bel racconto; un giusto mix di drammaticità e surrealismo. Ispirato.

6 commenti:

  • Dark Side il 22/10/2010 20:26
    l'idea è veramente forte, davvero interessante, complimenti
  • eleonora davoli il 16/01/2009 21:37
    l'idea mi piace di più rispetto a quella del feto (e anche quella era interessante)... restano le ripetizioni e qualche errore di sintassi e grammatica... per il resto, l'immagine è abbastanza surreale e drammatica da poter far nascere una storia intrigante!
  • Anonimo il 12/01/2009 17:36
    Si, molto ispirato. Buoni presupposti.
    Le parole sono di tutti, sono un bene comune. Non tutti le utilizzano al meglio. Altri ci camminano sopra senza neanche accorgersene. Tu le hai scovate. Buon proseguimento!
  • Jack Foglia il 03/01/2009 14:36
    complimenti, così giovane e già ispirato... secondo me ci sei portato continua così

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