Sposteremo le stelle, ci guarderemo negli occhi. Senza che alcun fiato fugga dalle nostre bocche, ci intenderemo. Così, disegneremo la nostra costellazione, fissandola con cura nel mare del cielo, e vivremo osservandola. La sentiremo respirare sulle nostre teste e conserveremo come un fragile amore il segreto che morirà con noi. Quel segreto ci manterrà vicini e legherà le mani alla sorte crudele, perché non abbia le nostre lacrime e i nostri spenti cuori. Non temere, mio primo ed ultimo amore, non esiste potere sufficiente ad indebolire il sentimento che vive e ride in noi. Ne sono certo, perché i miei occhi ti amano da quando hanno conosciuto il tuo volto e perché il mio cuore piange una lacrima per ogni metro che ci divide. Mia dolce scoperta, ora sai che cosa provo.