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Da dove sei uscita?

Da dove sei uscita? Sembri la protagonista di una di quelle storie d’amore complesse e grandiose, pensate e scritte dai poeti del cuore, concentrati e trasportati dall’ispirazione di un suono, di un fulmine o di uno sguardo appena accennato.

Sei il frutto della carica emotiva che soltanto le forze della natura, nel loro scontrarsi e nel loro sopraffarsi, sono capaci di scatenare.
Mi ricordi profumi confusi, ma comunque indelebili e marcati.

Il tuo sorriso è la cura delle mie malattie, è ogni nuovo giorno di vita, è l’energia che sospinge le comete, è la sorgente di luce che fa strada al mio cammino. Non sfuggirai al mio corpo e ai miei pensieri, alle lusinghe del mio petto e alla bramosia delle mie labbra.

Forse in una notte del mio invisibile futuro, mi ritroverò sospeso nel tuo ricordo, schiacciato dalla tua assenza e ispirato da un sentimento non ancora del tutto muto. Sarà una notte di pioggia torrenziale, di fulminei squarci nelle nubi tenebrose, di una luce soffusa per la casa delle mie sentite parole. Ma prima di quella notte, prima dell’ombra di quel tramonto, vivremo inestimabili secondi dorati, scintillanti e magnificamente devastanti.

 

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