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Sesso ed evoluzione

Da quando ho conosciuto Liliana ho quello che prima non avevo: una compagna da portare con me, un'amica e soprattutto ho il sesso. Liliana non è esigente, è una ragazza semplice e povera con poche pretese. Ma anche lei è una donna, e vuole sposarsi.
Da quando sto insieme a Liliana provo un senso di insoddisfazione interiore; ho perduto tutta la mia creatività, non mi piacciono più i libri; le cose che prima amavo ora mi sono indifferenti. Perché? I miei interessi, letteratura, erboristeria, astronomia, parapsicologia, sono spenti. Perché?
E col passare del tempo la mia insofferenza aumenta: mangio poco, dormo male. Sento che dovrei rinunciare a Liliana, ma non riesco a rinunciare al suo sesso. Con questo tipo di vita mi ammalo e forzatamente interrompo ogni contatto con la ragazza.
Trascorro molto tempo per risolvere il conflitto se restare scapolo oppure sposarmi. Alla fine decido di vivere da solo. Adesso che sono di nuovo libero, è tornata la mia creatività: scrivo e leggo con piacere, faccio gite in campagna con i cani.
Adesso ho capito che esiste negli uomini una spinta evolutiva, un bisogno di conoscere, creare, scoprire, esplorare, poetare, dipingere, scolpire, scrivere Questo bisogno è presente in tutti, in misura differente: gli impiegati di banca ne posseggono poco; i poeti ne posseggono molto. Questo bisogno è più forte nei giovani, più debole negli adulti, anche perché molti lo hanno soffocato.
Chi possiede forte questo bisogno non può vivere una vita normale, fatta di casa, lavoro, moglie e figli. Chi possiede molto di questo bisogno non riesce a soffocarlo e non avrà mai una vita normale.
Il bisogno di evoluzione, se non controllato, può condurre alla rovina, alla miseria, alla solitudine, alla follia, perché il corpo umano è troppo debole per gestirlo totalmente. Se tutti avessero soffocato il bisogno di evoluzione, non esisterebbe la civiltà, non esisterebbe la scienza, né l'arte, né la letteratura, né la poesia
Per inseguire denaro e sesso bisogna andare in una direzione. Per inseguire i bisogni evolutivi bisogna andare nella direzione opposta. Ma il sesso è ambiguo; il sesso è diviso in due metà: innamoramento e matrimonio. La prima metà, cioè l'innamoramento, soddisfa il bisogno personale di evoluzione: l'innamorato si sente creativo, anticonformista, libero, scopritore e fruitore di nuove realtà e universi meravigliosi. I giovani innamorati scrivono poesie, fanno musiche e canzoni.
La seconda parte del sesso, cioè il matrimonio o impegno sociale, arresta il bisogno di evoluzione e richiede una vita monotona, squallida, dedicata al lavoro, alla routine, alla moglie e ai figli. Con il matrimonio, la scalata evolutiva, la crescita personale dell'uomo è finita. Dopo il matrimonio, l'uomo abdica ad altri, cioè ai figli, il bisogno di evolvere.
Esistono varie strade per trovare una soluzione o un compromesso a questo problema. Conosco un amico che ha soffocato il suo debole impulso evolutivo e si è impiegato in municipio. Un altro amico era abbastanza creativo da scapolo; dopo il matrimonio ha interrotto il suo cammino evolutivo e ha deciso di riprenderlo quando andrà in pensione.
Non sempre è possibile soffocare il bisogno di evoluzione. Se un artista, cioè un uomo che ne possiede molto, decide di soffocarlo per fare una vita normale, incorre in gravi sciagure: proverà delusioni, divorzio, dispiaceri e rischia di ammalarsi e morire. Io, che sono molto creativo, quando ho provato a sposarmi mi sono ammalato.
Solamente lo scrittore Colin Wilson ha esposto chiaramente questo problema. Io ho incontrato molte persone che soffrono perché non riescono a capire che non è possibile evolvere e sposarsi.
La vita da singolo evolve l'individuo. La vita di coppia, la vita sessuale, evolve la specie, cioè i fgli, la discendenza.

Marzo 2002

 

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6 commenti:

  • Stefano Bruno il 20/10/2007 21:44
    Sinceramente non sono affatto in accordo con quanto affermi
  • Franca Maria Bagnoli il 26/02/2006 18:52
    Ciao, Miriam, sono d' acordo con te. Spero che l' autore legga questo commento. Non vorrei dirglieloalle spalle ma mi sembra un po' maschilista. Le donne, per gli uomini non sono un inciampo. Si, è vero alcune donne sono un po' rompi ( ma quanti uomini hanno lo stesso difetto? Mi viene in mente un divertentissimo film di Verdone dove una moglie bella e fedele alla fine si stanca e lo pianta per andarsene con un altro.) Ma le donne, siano amiche o mogli o amanti hanno molto da insegnare agli uomini: la tenerezza, la solidarietà con i deboli,<br />
    la tolleranza, il senso umoristico. Ciao. Franca.
  • miryam maniero il 26/02/2006 16:00
    molto personale e soggettivo questo tuo racconto... io penso l'opposto.. chi decide di vivere singolo ha paura di elaborare e sperimentare con "l'altro" tutti gli aspetti profondi del bisogno di dare e avere amore, un bisogno di scambio che è solo creatività. Siamo circondati da messaggi negativi sull'amore, cè una chiusura totale e mistificante sul significato di amore nella nostra cultura dovuta molto anche al bigottismo cattolico, per questo che noi molte volte lo temiamo e respingiamo. Amore per me è creatività libera bisogno di relazionare con l'altro e liberarsi assumendosi la responsabilità grande del darsi e apertura grande nel ricevere.<br />
    La convivenza o il matrimonio sono la tomba quando non si riesce a veicolare la condivisione vera dell'amore, quando abbiamo paura ad aprirci con l'altro e far emergere bisogni e paure così come con il sesso se vissuto solo per piacere e lasciamo fuori la liberazione enorme che ci può dare nel ricercare la nostra crescita sperimentandosi con l'altro, senza paura.<br />
    ciao miryam
  • Franca Maria Bagnoli il 23/02/2006 10:42
    Io mi sono sposata, ho avuto dei figli, ho insegnato e non credo di avere spento il bisogno di evoluzione. Ho sempre coltivato i miei interessi, ho fatto battagle politiche e civili.<br />
    E continuo a farle ora che ho 78 anni. A proposito, perché accanto al nome dell'autore mettono l' età? 79 anni li compio a luglio. Il 14. Gran bella data! <br />

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