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Le donne amate

Oggi sono stato a casa di Anita, una 40enne che ho amato circa 20 anni fa.
Quando avevo 20 anni, ascoltavo le rare parole di Anita, sussurrate sottovoce; a 20 anni imploravo i suoi occhi altezzosi, mi sforzavo di compiacere il suo volto serio e senza sorriso. Anita era sempre fredda, sdegnosa, indifferente. Soffrivo e lei non se ne accorgeva; trascorrevo notti insonni e giornate in appostamenti snervanti e inutili. Tentavo di abbordarla per strada e lei mi diceva che aveva fretta. Mi offrivo di accompagnarla al passeggio e lei non ha accettato neanche una volta.
Adesso Anita è diventata una donna aspra, brontolona che grida contro i figli che sporcano la casa e litiga col marito, lo chiama buono a nulla. Sempre indaffarata a pulire, spazzare, sciacquare e fare il bucato. No! Proprio non vorrei stare con una donna così. Se la avessi sposata, chissà per quanto tempo sarei riuscito a sopportarla.
Anche Isabella è molto peggiorata.
A 20 anni Isabella era la divina pittrice, la poetessa; il suo vestito l'avvolgeva come una nube di bianco vapore, i suoi capelli erano un'aureola dorata. Ricordo che un pomeriggio d'inverno pensavo di suicidarmi, perché lei aveva scelto un altro ragazzo.
Adesso Isabella è diventata una donna sbadata, svanita, che sciupa le giornate a dipingere quadri astratti e a scrivere poesie mediocri. E io avrei dovuto passare la vita insieme a quella lì? Adesso comprendo quanto sono stato fortunato a perderla.
Claudia invece era una bellezza languida, notturna, malinconica. A 20 anni le scrivevo lettere d'amore, l'ho supplicata, adorata, innalzata. Era sempre sola, ombrosa, sfuggente. Parlava poco. Si sedeva a ricamare davanti alla porta di casa; quando io mi avvicinavo, dopo pochi minuti lei rientrava. Non sono mai riuscito a fare amicizia, né a comprendere il suo carattere che rimaneva oscuro e impenetrabile.
Adesso Claudia è diventata una donna depressa, pigra e piagnucolosa. Prende i tranquillanti e si gratta le braccia fino a farle sanguinare. Suo marito l'ha abbandonata e lei vive sola in una casa piena di gatti, sporcizia e disordine.
Per fortuna non sono io al posto dell'uomo che l'ha sposata. Per fortuna ho evitato di rovinarmi la vita per curare e accudire una povera malata di nervi.
A 40 anni le Dee scendono a terra e si rivelano animali inferiori, mediocri, carichi di imperfezioni e difetti.
Ma sarà così per tutte? Come saranno diventate le ragazze che ho amato in gioventù e che poi non ho più visto perché hanno cambiato paese? Posso immaginare come sono diventate.

Maggio 2002

 

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