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Punti di vista

Quando vedo una coppia a passeggio, o un uomo con una bella casa, o un amico sposato che porta a spasso i figli, io mi chiedo: Perché io no? Che cosa ho sbagliato? Che cosa non ha funzionato nella mia vita, se non ho raggiunto i traguardi di tutte le persone comuni: lavoro redditizio, casa, famiglia
Però, ripensandoci, io non ho commesso errori. Forse ho visto la realtà da un punto di vista differente, e ho agito di conseguenza. La realtà è complessa e inconoscibile. I punti di vista sono percezioni di settori della realtà. Una discesa e una salita sono punti di vista di una pendenza.
Io sono uno scrittore e, come tutti gli scrittori, artisti e uomini di genio, sono al di sopra della normalità; anche se spesso sono giudicato al di sotto della normalità, poiché gli uomini mediocri confondono i due estremi.
Io ho la capacità di percepire settori inconsueti della realtà, più profondi, o spostati in confronto ai settori percepiti dagli uomini comuni. Il mio punto di vista differente ha maggior larghezza di percezione, possiede profonda capacità di penetrazione, si interessa a temi più astratti. I punti di vista differenti sono causati da un cervello differente, da una costituzione genetica differente.
L'uomo comune ha solo due istinti da soddisfare: il bisogno di cibo e di sesso. Lo scrittore, oltre questi, ha altri bisogni da soddisfare e deve faticare di più. Però, se ci riesce, ricava maggiori soddisfazioni.
Il mio punto di vista ha scarsa sensibilità e deboli capacità nei settori della realtà dove vincono gli uomini comuni, cioè le capacità di arricchire, di trovare donne e di crearsi comodità nella vita. Perciò, nella competizione con gli uomini comuni per raggiungere traguardi normali, il genio perde sempre.
Il mio punto di vista ha forte sensibilità e grandi capacità in settori insoliti, inconsueti della realtà: tendenza a risolvere problemi filosofici, psicologici, estetici. La capacità di percepire realtà differenti, nascoste, crea interessi differenti, spinge ad agire in maniera differente e porta a conclusioni differenti.
Io ho ereditato questo patrimonio genetico; non è merito mio, non è colpa mia. Il mio merito è stato quello di favorire queste tendenze e neutralizzare quelle avversarie.
Qual è il punto di vista giusto? Nessuno lo sa. Forse il più corretto, in relazione al fine biologico, è quello della maggioranza, poiché la maggioranza dell'umanità genera figli. Ma chi può conoscere i bisogni imprevisti e futuri dell'umanità? Forse, in futuro saranno gli uomini con il punto di vista differente a salvare l'umanità da qualche catastrofe imprevedibile. Oggi, sono sicuramente questi uomini superiori che fanno raggiungere all'umanità un più alto livello di consapevolezza ed evoluzione.

Marzo 2002

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 22/04/2014 04:10
    Molto apprezzato... complimenti.

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