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Yo no tengo miedo

Pierre saliva gli scalini del treno, uno per volta, molto lentamente. Aveva uno zaino blu che portava sulle spalle e due borsoni uno per mano, logico che andasse piano, arrancava dopo qualche metro per lo sforzo nonostante i suoi muscoli fossero ben allenati. Pierre aveva una missione: scalare il monte Toukal situato nel Marocco : 4200m. Da Milano a Roma, prima classe, schiacciati come nelle Ferro Tranvie Vicentine, VIA! A Roma l’aereo, tapis roulant, la sensazione di essere in una prigione di vetro al decollo, arrivo: Tunisi, grande città turistica. Autobus o Taxi? Taxi, e via per il Marocco! Montagne di spazzatura lungo le strade di ghiaia, donne e figli piccoli sopra un carretto pieno di taniche d’acqua, trainato da un mulo. Algeria: due poliziotti colpiscono a bastonate un ladro. Marocco: FINALMENTE! Pierre arriva in un villaggio poco distante dalla montagna, un uomo alto e robusto lo fissa con occhi inquietanti, nessuna paura, avanti! Dorme in una villa che di villa aveva ben poco, il giorno dopo parte con tutta l’attrezzatura. Dolore alle ginocchia, avanti; il peso lo schiaccia, avanti senza sosta, sempre più testardo! Cala la notte, Pierre dorme nella tenda che si era portato con se, il mattino dopo la smonta e riparte, 2500m, un burrone, dall’altra parte la continuazione della montagna. Non si può proseguire a meno che non si scenda e si risalga dall’altra parte. Si scende. Senza corda di sicurezza, la roccia si sgretola facilmente, cade l’attrezzatura, Pierre è costretto a proseguire con i mezzi che ognuno di noi ha a disposizione ogni giorno: mani e piedi. È difficile. La roccia si sgretola sempre di più, le mani sanguinano, una frana. Pierre è sepolto dagli ammassi di roccia, il suo fisico non è più attivo ma la sua mente lo è. Il secondo giorno, Pierre vede uno spiraglio di luce provenire da qualche parte, ma allora c’è qualcuno! SI! Delle mani scure gli stanno togliendo di dosso l’ultima pietra… era quell’uomo che l’aveva fissato con occhi inquietanti, e in quel momento gli stava ponendo la sua mano per aiutarlo.

 

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