username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

il risveglio del lavoratore

tutte le mattine ti svegli un'ora prima di quello che dovresti, apri gli occhi e guardi l 0ra e pensi: troppo tardi a dormire, e troppo presto il risveglio cerchi nel letto la tua metà ma ritrovi solo le tue preoccupazioni che ti aspettano, appuntamenti, scadenze, banca, bollette, devi fare non devi fare, devi vedere deviandare;sono all'altezza non sono all'altezza, sarà un giorno buono guardi l'oroscopo hai bisogno che qualcuno ti dica che andrà bene.
ti alzi guardi fuori, sole pallido da fine del mondo, se ti va bene se no pioggia che ingolfa ;freddo nelle ossa, stomaco vuoto da riempire, mangi tanto che devi stare in pedi, fumi e vorresti vomitare tutto, corri perchè sei in ritardo, pensa in fretta e attacca l'automazione della tua vita. Sali in macchina corri nel traffico fermo, c'è sempre qualcuno che ha meno fretta di te, urla, grida manda a fare in culo chi ti sta davanti, e cerchi approvazione da quello dietro, perdi 10, 20, trenta minuti o piu della tua vita a maledire chiunque, imbottigliati, incravattati, incazzati... l'unico che sembra essere felice e lo speaker radiofonico he spara cazzate gia la mattina presto ;
sei nervoso sei acido, sei rincoglionito, i buoni propositi della sera prima vanno a farsi fottere subito dopo la prima sigaretta arrivi alla prima ora di lavoro che gia vorresti essere da un altra parte finche come sempre ti chiedi se è la vita che volevi fare... e con sapiente saggezza ripeti il tuo mantra di felicità acquisita, il tuo schermo piatto da 100 pollici ti da la forza...
sei schiavo dei tuoi oggetti, e senti di essere solo la merdosa benzina che fa muovere il sistema della tua paranoia.
corriamo tutti insieme che il paradiso ci aspetta

 

0
2 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

2 commenti:

  • Emiliano Rizzo il 23/05/2008 08:47
    cura di più la punteggiatura. Hai usato la terza persona singolare per rendere più partecipe il lettore dei pensieri del lavoratore "frustrato", và bene in quanto il lettore si impersonifica nella parte del lavoratore "incazzato". Forse non siamo tutti così, forse è solo uno dei punti di vista. Ok il traffico è fermo, perchè non usa il motorino? Non è che quest'ansia da prestazione è il sintomo che le persone vogliono FARE senza capire esattamente la motivazione inconscia? Quali responsabilità stà fuggende nascondendo la propria vita nel lavoro? Auguri.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0