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La Passerella

Ero vicino alla passerella e potevo spostarmi dove volevo... Ho fatto un sacco di scatti, piu di 130.
C'era un aria di tensione nell'aria e un po' d'arte. Vedere tutti questi ragazzi e ragazze che sfilavano,
mi ha come ipnotizzato...
Ero vicino al fondo del palco e vedevo tutti quei colori,
musica che scorreva solcando il tempo, donnine in movimento,
a tempo, a ritmo tagliavano l'aria con le loro dita eleganti,
lasciavano aloni e scie di armonia nel vuoto, nei riflessi sugli occhi del pubblico,
bloccati in una sola posizione, in un solo sguardo. Era tutto un po' soffice,
le luci multicolore dei fari motorizzati, i sorrisi finti, le posizioni standard,
mi hanno lasciato non poca inquietudine. Mi sono domandato chi sono.
Io ero in un angolino, a volte saltavo fuori, un gesto, un movimento, una posizione,
un click sulla pellicola ed ecco bloccato quel momento, fissato nel tempo, al tempo giusto...
e fortunatamente in tempo... Poche frazioni di istanti dopo tutto
era di nuovo "in movimento". Sensazioni strane, lontane e vicine. Molti ricordi,
ho pensato molto ai miei ricordi mentre ero li. Ho pensato a tutto, ho pensato tanto,
ho pensato ad un'interezza.

 

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1 commenti:

  • Marcello Piquè il 25/04/2018 07:39
    Direi ladro di immagini. Racconto efficace.

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