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Leira la regina dei Lupi di Lunalandia cap 2

Roarr, arf, hunf, grrr, i versi del branco lo interruppero e a quel punto Stregatto cominciò a preoccuparsi, ma prima di decidersi a “scomparire” lasciando visibile solo il suo “sorriso magico”, tentò un nuovo approccio:
-“Non sapete parlare? Oppure non conoscete la mia lingua? Come possiamo riuscire a comunicare? Chi siete? A che razza appartenete?”-
-“Basta!”- esclamò nervoso, ringhiando, un anziano lupo del branco, -“ci hai seccato con le tue chiacchiere, è ora di finirla”-
E, detto questo, con un cenno della testa diede ordine ad un giovane del gruppo di saltare sull’albero e acciuffare lo Stregatto.
-“Fermi! Cosa fate?”- Esclamò ad altissima voce la lupa bianca, -“Qui gli ordini li do solo io, e non mi sembra d’avervi permesso di sbranarlo!”-
-“Sì, Regina, scusaci se per la foga della cattura non ti abbiamo lasciato l’onore d’esser tu a uccidere questo essere, accomodati pure, nostra Signora, e perdona il nostro ardire”-
Leira, è questo il suo nome, a quel punto, si avvicinò al tronco dell’albero dove, un oramai spaventato Stregatto, stava decidendo il momento adatto alla “sparizione”, e cominciò ad annusare tutt’intorno.
Leira, prima femmina nella storia del popolo dei Lupi di Lunalandia ad essere “regina” del branco, aveva avuto una vita difficile; primogenita di Nokio, il vecchio re del branco, e capo supremo di tutte le tribù della valle, si era da subito, ritrovata a dover combattere contro i pregiudizi, la tradizione del suo popolo infatti, voleva che il primogenito del re, diventasse il suo successore, e, nel caso che il primogenito fosse femmina, questa, veniva “tranquillamente” divorata dal padre per dare spazio al secondo, purchè maschio! Ma Leira, appena nata, quasi ancora con gli occhi chiusi, aveva sentito in sé una forza, una potenza, una voce perfino, che l’aveva guidata ad affrontare il consiglio del branco e con una voce dolce, tenera, infantile, ma al contempo decisa e impavida aveva detto al branco riunito per ucciderla:
-“ Io, Leira, ho fatto un sogno, io, Leira, ho visto il futuro della nostra gente, io Leira
ho ricevuto un comando, chi me l’abbia dato non lo so, so solo che si chiamava *****”- e, sbalordendo il branco intero, pronunciò il nome innominabile, pronunciò, scandendolo ben bene il nome segreto del dio supremo di tutti i lupi.
Il branco intero cominciò ad ululare, sacrilegio o malefizio? Come poteva una cucciola di poche settimane conoscere il nome innominabile? E dopo un conciliabolo agitatissimo tutti, dico tutti i membri della tribù, si piegarono sulle zampe, accucciati in pratica, ai piedi di questo batuffolo bianco e cicciotto, che scodinzolando e sorridendo col suo buffo musetto, accettò, di fatto l’incoronazione a regina del popolo dei Lupi di Lunalandia.

 

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2 commenti:

  • Maria Lupo il 18/06/2008 23:49
    Tra lupi ci si intende... Mi piace, vediamo l'ultimo
  • Anonimo il 13/06/2008 18:44
    lo sai già il mio parere ma cmq te lo metto lo stesso il commento. Bravoooo

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