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LA VITA E LA MORTE

Il Maresciallo Musumeci, faciva servizio presso la stazione dei CC di Carratini, in Sicilia, era oramà arrivato quasi alla fine della carriera. La pensione, se l’attuale governo non avissi fatto minchiate come erano al solito i governi fare, se la sarebbe scialata di li a poco, e po’ l’aspittava quel terreno con una piccola casuzza, che aviva comprato cù tanti sacrifici, sul lungomare del paisi e bona notte e sono. Era arrivato di mattina presto in ufficio, ad aspettarlo c’era il brigadiere Trovato che aveva già bell’e pronto il fascicolo di un omicidio. È sembrava già un caso complicato.

Il fatto era che, un uomo era stato attrovato morto, con un coltello piantato nel petto, nella stanza da letto della sua casa, che si attrovava in contrada Masseria, stanza che risultava chiusa dall’interno. Di fatto l’omicidio si prisintava già un rompicapo, un vero busillis per il Maresciallo Musumeci, che quel giorno d’estate già assaporava una bella nuotata rinfrescante visto che, già dal mattino era tutto sudatizzo per la forte afa.

Il Maresciallo, già imprecava gastime e santioni. Ma come, proprio a lui doveva capitare un omicidio accussì strano, proprio quel giorno di piena estate con un caldo assuficoso che avrebbe fatto cuocere le uova sull’asfalto, tanto era bollente. Invece di nà bella rinfrescata al mare, doveva andare dal morto che tra l’altro, si attrovava in una contrada fuori dal paisi.

Si addrumò una sicaretta, tanto il nirbuso lo spiccicò. Ma che minhia gli rappresentava si chiese, un omicidio in una stanza chiusa dall’interno. È po’, la zona dove era avvenuto era una contrada tranquilla: case, ville, villini e tutte con giardini, abitate di gente per bene, e senza che in passato si fossero verificate cose strane. Sì, qualche volta un furto in una villa, qualche litigata, ma tutto lì niente di importante.

Omicidi, a parte quelli mafiosi, cà erano firmati e timbrati, in quella zona non accadevano oramà da tempo storico. In primis, perché la gente che abitava in quel posto era gente bona, in secundis, la contrada era talmente fuori mano che ci volevano i le macchine SUVVI, come diceva il Brigadiere Trovato, per arrivarci; e i Carrabbinera è questa era cosa cognita, di SUVVI non ne avivano. A male pena, tinivano la benzina per vecchie e scassate macchine.

Mentre sfogliava i rapporti, si arricordò che, al massimo ci era stato qualche denuncia di una buttana per aggressione, qualche abuso edilizio, ed erano appunto delle littire anonime, che proprio in quella zona denunciavano presunti abusi edilizi, come se in Sicilia, non fosse tutto un abuso. Si arricordò che, poi le indagine sulle lettere anonime, non portarono come al solito a nulla, anzi, non indicando la zona esatta del presunto abuso, si erano fatto cognizione, che probabilmente gli anonimi erano la solita vendetta tra vicini e invidie. E alla fine il caso venne archiviato.

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1 commenti:

  • Anonimo il 04/06/2011 11:54
    Dato che è un po' lunghino... ripasserò... Z

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