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Sola.. oggi no!!!

…ci risiamo! A sei mesi dalla visita di controllo sono di nuovo qui e sto aspettando che mi chiamino per la mammografia e poi per la visita. Sono qui in sala d’attesa…in quante donne rivedo il volto di mia madre, si possono scorgere le loro preoccupazioni, le paure sono sul loro viso, come com’erano su quello di mamma, ed ora sono anche sul mio. Già, perché quando ti dicono “c’è il rischio di familiarità” ti decidi a fare i controlli, ma non è facile, non è facile stare qui ad aspettare che ti dicano “sei ammalata”.. oppure no.. Il mio futuro è nelle mani e nelle parole del medico e dell’infermiera che eseguirà la mammografia. Come capisco, ora ancora di più, lo stato d’animo della mamma ad ogni controllo, ad ogni attesa d’esito degli esami…di routine li chiamano loro, della prova di una condanna li definirei io..
La cosa che mi pesa di più è essere qui da sola, una cosa è stipulare il contratto di acquisto della macchina, una cosa è prendere l’aereo da sola…per andare in ferie da sola…e fare i primi giorni di ferie senza parlare con qualcuno…un’altra cosa è essere qui in questa sala d’attesa dove tutte sono accompagnate, chi dalla figlia, chi dal marito, chi se un po’ più giovane dalla mamma…io non ce l’ho più…e non ho un figlio…e non ho un marito…e le amiche sono in ferie…e poi che voglia di passare mezza giornata in ospedale…. Non mi capita spesso di sentirmi sola, ma in questo periodo un po’ sì, sono stata troppo tempo con me stessa e ho avuto troppo tempo per pensare…e poi ci ho messo in mezzo anche questa visita, che mi toglie serenità da quando la prenoto…
“finalmente” mi chiamano.. si fa per dire, questa mammografia fa un male assurdo, dura pochissimo per fortuna, ma è dolorosa. Quante volte l’ha fatta mia madre e forse per lei questo è stato il male minore.. Molto carina l’infermiera, quello che ci vuole un eccesso di cortesia per una cosa che mi mette tanta, tanta paura, ma l’esito lei non me lo può dare, devo aspettare che la dottoressa la referti e mi fanno uscire, di nuovo in sala d’attesa….. il medico è stato chiamato in reparto per un’urgenza per cui i tempi si allungano…tanto già è facile stare qui.. da sola. E quindi aspetto, aspetto, aspetto…le altre come me iniziano a spazientirsi, devono andare via, stanno perdendo tempo, sembra quasi che la loro massima preoccupazione adesso sia il tempo che stanno togliendo alle altre cose che hanno da fare.. forse per non pensare.. Io no, per me l’attesa è resa solo più pesante dall’angoscia per la risposta che mi daranno, da quello che mi dirà il medico che, dopo aver ignorato il io essere pudica mi visiterà senza vedermi, senza saper chi sono, invaderà la mia intimità senza nemmeno rendersene conte, quante ne ha viste oggi di donne a torace nudo, quante ne ha viste da quando fa questo lavoro?? A quante donne ha dovuto dire “dobbiamo fare alti accertamenti, c’è qualcosa che non va"…lo dirà anche a me oggi? Potrei svenire, anzi lo so, se mi dice anche solo che devo fare un’ecografia svengo sicuramente..

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6 commenti:

  • luigi demuro il 01/09/2008 21:03
    Complimenti per la forma. Complimenti per i tempi del racconto: sembra quasi reale... o magari lo è. Complimenti per lo stile: credo che tu scriva tanto sempre magari per lavoro? Mi piacerebbe tu leggessi il mio racconto. Vuoi? Alla prossima. Luigi
  • Anonimo il 26/08/2008 14:05
    Giusto,
    quando i problemi, si presenteranno gli affronteremo, ora godiamoci ciò che la vita è in grado di offrirci,
    un bel tramonto carico di rosso,
    il profumo del mare,
    il colore sempre diverso del cielo,
    qualsiasi esperienza che faccia vibrare l'anima e il cuore...
    alla fine, proprio sole, non siamo..
    un abbraccio a tutte e due
    ciao
    Angelica
  • Paola Bonc il 26/08/2008 13:43
    grazie a entrambe... ora mi sento un po' meno sola
  • Anonimo il 26/08/2008 11:01
    Ho letto il tuo racconto, con apprensione, sperando fino al finale per un esito favorevole... e per fortuna così è stato...
    Oggi non sarei stata in grado, di reggere alla commozione e al dispiacere, di situazioni che accadono tutti i giorni a persone vicine... e neanche alla tua, anche se non ti conosco..
    Anche io ho passato queste visite, e anche io come te, sono in prova fino ai prossimi altri 6 mesi... del resto è comunque così,
    non sei mai sicura, di quanto tempo una abbia ancora da vivere, perchè non è solo una malattia che può portarci via all'improvviso, ecco perchè ,(per fortuna) ho smesso di preoccuparmene...
    Tanto non sarebbe cambiato molto, anzi l'ansia, mi avrebbe devastato e destabilizzato...
    quello che mi ha colpito, è la tristezza, per non aver avuto nessuno accanto, sai anche io ero sola in tutte quelle visite, poi ho pensato, che non è stata colpa delle persone che mi sono accanto, ma forse mia, perchè incosciamente, io con la mia naturale forza, ho fatto credere a tutti, di non aver bisogno di niente...
    sempre la stessa storia per me, Angelica è forte...
    intanto anche io, ho pianto, quando mi sono resa conto, che la mia forza mi aveva lasciato sola...
    ma io non riesco a chiedere niente, anche perchè in questi momenti, non ci sarebbe bisogno di chiedere, ma gli altri dovrebbero capirlo da soli...
    Ma forse pretendo troppo dagli altri...
    Comunque complimenti, per il tuo racconto, sei riuscita ad esprimere il senso di solitudine, che si prova in quei terribili istanti..
    scusa se mi sono dilagata troppo...
    un abbraccio
    Angelica

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