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La scelta di un uomo

Sono contento di non poterti vedere oggi così non mi tormenterai il cuore.
Esco da questa casa buia e disordinata, odio l’odore delle pareti dipinte dalla tua nostalgia, è solo persino il divano ora che non ci sei il mio poltrire non è più riposo, non un dispetto e non pigrizia è solo noia e inettitudine. Ho chiamato Cristiana stamattina le ho detto che avevo voglia di uscire. La gatta la lascio a casa per un giorno non sentirà la mia mancanza, scusa so che ti da fastidio quando la chiamo gatta, la Kelly ma poi Kelly che nome è? Non è il nome adatto a un gatto ma l’hai scelto tu e tutto quello che scegli tu mi piace. Ho voglia di sentire una voce sensuale, una donna che parla anche se non sa parlare di niente, una che non sa tenere una conversazione intellettuale perché sarebbe troppo noiosa, una donna lontana anni luce da te e dal mio cuore, una che non ti assomiglia.
Ci siamo dati appuntamento in piazza Duomo, dove quando aspettavo te la prima volta c’era un negozio che non c’è più, l’hanno chiuso qualche anno fa. È arrivata. Devo ammettere che la sua eleganza è imbarazzante, non ho fatto neanche la barba, ho messo il primo pantalone che ho trovato e la mia maglietta non è nemmeno stirata bene, anzi non è stirata e basta. Forti queste donne tanto amiche e poi… è proprio odiosa questa Cristiana ma non m’interessa la uso come lei usa me, infondo è per lei che te ne sei andata e ora che mi chiedi una pausa di riflessione io rifletto in sua compagnia perché da solo non ce la faccio e ora che tu sei chissà dove e chissà con chi magari stai anche piangendo magari anche tu sei a farti consolare da qualche avvoltoio io rifletto accarezzando un seno senza calore, un corpo senza emozione. Che sapore ha il tradimento quando lei non ti può vedere? Lo sto assaporando in questo momento, non fa male è sotterrato dalla rabbia lei con il mio pancione se ne va su due piedi senza darmi altre possibilità mi lascia al buio in quella casa sapendo che non so far niente senza di lei, egoismo! si sono egoista, narciso passo le ore davanti allo specchio e mi piaccio almeno fuori perché dentro faccio schifo. È andata in Sicilia con sua sorella, è partita e mi ha lasciato riflettere ma ha detto che non tornerà, mi ha detto che non so piangere e ha ragione, io non ho mai versato una lacrima se piango non escono, credo che sia una malattia ma è meglio così io sono orgoglioso non ho bisogno di compassione, ho bisogno solo di lei. Torno a casa e mi faccio una bella doccia, voglio lavare via l’odore nauseante del tradimento. Era anche sua amica per cui il danno è doppio, la schiuma non serve, il profumo non arriva più ai miei sensi c’è solo il suo maledetto sguardo sofferente, i suoi occhi colmi di disprezzo le sue parole crudeli e la sua minaccia scontata. Sarà un bambino, bello e forte come me, dolce e ingenuo come lei insicuro e corteggiato da tutti. Lo vedo già grande ma non è ancora nato, ha detto che non me lo farà vedere ma so che cambierà idea, lascio calmare la rabbia tornerà da me, non può stare senza me come io non posso senza di lei. La domenica è diventata buia come il mio viso nonostante il mio finto sorriso di plastica plasmato da mille creme sono buio, come queste pareti, come la mia stanza, come quella gatta triste con quel nome stupido, l’ho sempre odiata! Mi viene vicino, si struscia sulla mia gamba poi salta su come farebbe un cagnolino domestico e si ferma là dove da più fastidio, l’accarezzo, non l’avevo mai fatto Claudia mi guarderebbe stupida con quel mezzo sorriso incantevole e io non resisterei le darei un bacio appassionato e pieno d’amore e lei cercherebbe di resistermi come se ci fossimo appena conosciuti. Questo l’ho sempre amato di lei, i suoi giochino per non annoiarmi, le sue tattiche e i suoi tranelli quelle cose che solo una donna conosce e che magari ha letto su qualche stupida rivista di psicologia femminile. Il segreto delle donne è esserlo senza diventare uomini senza voler capire un uomo entrando nella sua testa ma quando ci riescono o ci provano ci spaventiamo non lo accettiamo perché loro possono essere anche uomini ma noi non saremo mai donne perché mai arriveremo alla loro sensibilità o alla loro perversione. Che discorso impegnativo Claudia direbbe che sono impazzito ma lei è sdraiata al sole magari piange e parla male di me, magari ride e si diverte con la sorella, quella zitella sarà contenta lei chi se la poteva sposare! Mi addormento sul divano abbracciando Kelly lei non sa di tradimento, lei è una femmina che posso concedermi senza peccato posso anche volerle bene mi sembra di abbracciarti Claudia, buona notte dolce amore, lo so che mi odi spero di sognarti di toccare ancora il tuo viso di accarezzare le tue labbra e di sentire che il nostro amore non è finito per sempre ma sei così lontana da me. Settimana appena iniziata il mio frigorifero è vuoto ma non ho nemmeno fame, il mio cibo è lontano la mia sete non si placa lei non c’è e non mi cerca. Vado al lavoro almeno posso riprendere la carica che perdo quando penso che sono un essere indegno tanto al lavoro nessuno s’interessa della mia vita privata i miei colleghi sono codici a barre identificativi di un prodotto appartenente all’azienda io sono la sola pecora nera quello che si sente diverso, il creativo, il coglione per intendersi. Passo davanti la scrivania della segretaria di turno ma oggi non la vedo la sua scollatura le sue gambe accavallate, la sua pettinatura da cinema oggi non vedo neanche Cristiana. Inevitabile la traditrice mi si avvicina mi chiede anche notizie su Claudia le rido in faccio mi da la nausea le dico di sparire ad alta voce e il capo mi riprende lo guardo con rabbia l’ho sempre odiato quel posto e lo mando a quel paese mando tutto all’aria in un solo minuto, sbatto la porta alle mie spalle e me ne torno a casa vado da Kelly e vado a riprendermi Claudia ho capito che non ha senso la mia vita di inganni, di superficialità non devo responsabilizzarmi lo voglio perché devo è una parole che non mi deve dire nessuno neanche il capo! Primo Aereo per Enna non ho più voglia di questa città, di questa casa, di questa gente senza lei e il nostro pancione non vedo niente che può tenermi ancora qui. Un ora e mezza neanche, sono già arrivato la mamma di Cla mi ha detto dov’è andata la vedo in giardino, non ho mai visto tanto sole, vedo già il nostro bambino e tanti altri che giocano insieme, vedo il suo vestito bianco, la sua bellezza indelebile anche sotto le rughe, i suoi occhi pieni di gioia quando sarà nonna, vedo le sue lacrime quando mi seppelliranno perché io voglio svanire prima di lei, sono un codardo, non sopporto il dolore. In un istante immagino tutta la vita che passerò con lei, l’unica vita che voglio. Mi vede ma non va via rimane immobile e la zitella mi fa una mezza smorfia e se ne va in questo momento riesco anche ad ignorarla le vado vicino e lei sembra più fredda, non una lacrima, non una parola offensiva, non grida, non si dispera e non mi picchia come mi aspettavo, non mi chiama traditore e non mi fa quella domanda tanto temuta a cui non so rispondere… perché ? mi prende la mano e l’appoggia su Giacomo (sul nome non si discute, l’ha scelto lei) ho sentito la vita, ho capito che quando sarebbe nato sarei rinato anche io con un pezzo del suo cuore e un pezzo del mio.

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7 commenti:

  • Alessio R. il 14/08/2009 23:42
    Un bellissimo racconto... e un'ottima analisi della psiche maschile.
  • Anonimo il 20/07/2009 20:56
    È grazioso anche per il modo in cui è scritto
  • Ivan il 04/07/2009 12:00
    Torno a rileggerrlo, forse riuscirò a leggere anche tra le... righe. Brava.
  • Ivan il 04/07/2009 12:00
    Torno a rileggerrlo, forse riuscirò a leggere anche tra le... righe. Brava.
  • Ivan il 04/07/2009 12:00
    Torno a rileggerrlo, forse riuscirò a leggere anche tra le... righe. Brava.
  • Eleonora Carpitella il 07/10/2008 12:48
    grazie Germana!

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