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Il mondo

Attraversò il campo e infilò il sentiero che s’inerpicava dentro al bosco di carpini, strinse a sé il bambino per proteggerlo dal freddo. Saliva piano, con cautela i ripidi tornanti mentre un vento fresco scendeva da Montegrande e muoveva le vette degli alberi.
Sbucò in cima al monte, volse lo sguardo intorno, quello spettacolo lo aveva sempre affascinato, la corona azzurrina degli appennini che degradavano via via verso la grande pianura e là in fondo il mare, qualcuno favoleggiava che in certi giorni si riuscisse a vedere persino la costa dalmata.
Il nonno scostò la coperta, il bambino sbatté gli occhietti abbagliato, lo alzò sopra la testa e muovendolo a semicerchio disse:
- Guarda il mondo, guarda -
Fiocchi di nuvole leggere andavano sfilacciandosi nel vento, abbassò il bambino, lo coprì di nuovo, lo abbracciò stretto e riprese il sentiero.

 

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1 recensioni:

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  • Mauro Moscone il 13/04/2012 07:25
    Molto bello: mi ha ricordato "il vecchio e il bambino " di Guccini in prosa web: bel lavoro

3 commenti:

  • Anonimo il 01/02/2010 23:06
    Gli Appennini digradano, non degradano... semmai i vizi.
  • Anonimo il 21/10/2008 13:53
    Delicatissima.
    (mi permetto rilevare un piccolo refuso: "digradavano"

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