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Un terribile mostro

Un mostro, per molti aspetti, ancora troppo sconosciuto, ti attacca dal di dentro, quando meno te lo aspetti.
Comincia ad agire in silenzio e tu non te ne accorgi, non sai nemmeno che è in te. Risucchia le tue energie, il tuo sangue, le tue cellule, la tua linfa vitale.
Tu vivi la tua vita, ignaro di tutto.
Un giorno, inaspettato, avverti un malessere banale. Non gli dai importanza e vai avanti nella tua quotidianità, ma il mostro subdolamente è lì che agisce.
Quel malessere, non ben definito, diventa dolore, ti dà fastidio, inizia a rendere difficile il tuo vivere. Cominci a voler capire di cosa si tratta e, senza rendertene conto, la tua vita cambia, diventa una corsa contro il tempo.
Scopri che hai una battaglia da combattere. Tu che non sopportavi le lotte di nessun tipo, affili le armi e inizi a combattere, senza tregua.
Nessuno è in grado di stabilire fino a che punto il mostro è aggressivo, ma tu comprendi che o ti arrendi subito o provi a combattere. Non ci sono altre possibilità e nessuno può combattere al tuo posto.
Allora scopri in te una forza che non conoscevi e con grande coraggio e determinazione cominci a sferrare i tuoi attacchi a quell’orribile mostro. Hai paura ma nascondi, agli occhi di tutti, il tuo terrore nei tuoi silenzi.
Lui, sentendosi aggredito, inizia a ritirarsi fino a smettere di combattere e ti concede una tregua. Si addormenta e tu, stremato per l’ardua battaglia, provi a fidarti e ti metti a riposo. Ma il mostro è sempre lì, è subdolo e proprio quando cominci a credere di averlo
sconfitto lui ti sferra un altro attacco, a sorpresa.
Tu opponi ancora resistenza, non ti vuoi arrendere, ma l’attacco questa volta è mortale e anche se non lo vorresti, finisci col cedere.
Stremato esali l’ultimo respiro mentre il mostro, soddisfatto, canta vittoria.
Ancora una volta ha vinto lui, con le sue sporche strategie.


N. B. Il “mostro” di cui parlo è il cancro. L’ho visto in azione, da vicino, tre volte e per tre volte mi sono sentita impotente. Ho dovuto prendere atto del limite umano.
Con questo racconto non voglio scoraggiare chi si trovasse in situazioni analoghe, perché conosco tante persone che sono riuscite a sconfiggere il “mostro”.
Purtroppo non è stato così per tre membri della mia famiglia ma io voglio ancora credere in questa possibilità. Ho capito che c’è ancora tanto da fare e per questo intendo sostenere, per quello che posso, la ricerca contro il cancro.

 

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0 recensioni:

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21 commenti:

  • Cinzia Gargiulo il 16/06/2009 14:21
    Giuseppe grazie per la tua testimonianza.
    Diciamo che in tanti anni qualcosa si è fatto ma tanto resta ancora da fare perciò ri tengo che vada il più possibile aiutata la ricerca.
    Ma per carità per fortuna ci sono tanti casi che si risolvono bene e speriamo che aumentino... purtroppo però nella mia famiglia non è andata così.
    Un abbraccio
  • Giuseppe Bellanca il 16/06/2009 12:03
    Sono trascoris 42 anni quando mio padre fu colpito dal mostro, una volta restava tutto segreto, l'ammalato non doveva si trovava mille scuse per giustificare tante cose, intanto il cancro si faceva strada, trovava terra fertile l'unica cosa che si dava era morfina per alleviare un po' il dolore, ma non dimenticherò mai gli urli di mio padre, una mattina che era un po' più lucido lo volevo fare felice(da piccolo avevo capito che sarebbe morto, anche se la speranza era l'ultima a morire) allora gli dissi la vuoi una sigaretta... dopo qualche giorno è morto... e passato quasi mezzo secolo si sono fatti passi da gigante ma si muore sempre di cancro, lottiamo tutti per sconfiggerlo quando si può diamo il nostro contributo per questa causa che ci dovrebbe trovare tutti uniti, facciamolo per la scienza ma facciamolo soprattutto per noi... Grazie Cinzia.
  • Cinzia Gargiulo il 23/12/2008 22:00
    Grazie Sonia per esserti fermata e mi dispiace che il mostro abbia seminato vittime anche dalle tue parti.
    Un abbraccio.
  • Sonia Di Mattei il 23/12/2008 21:28
    il mostro, l'alieno, che non si conosce, anche se ci si convive e che non ha pietà per nessuno... è passato anche dalle mie parti, e ha vinto.
    una riflessione profonda
  • Cinzia Gargiulo il 21/12/2008 08:52
    Grazie Riccardo per esserti fermato a commentare questa mia riflessione dovuta alle mie dolorose esperienze.
    Ti abbraccio mio carissimo amico...
  • Riccardo Brumana il 21/12/2008 01:24
    una testimonianza la tua che mi fa riflettere su quanto siamo fortunati anche solo per il "semplice" fatto di essere sani.
    basta poco e tutto cambia...
    un saluto dolce amica mia, tvb.
  • Cinzia Gargiulo il 08/12/2008 23:54
    Rik grazie!!... Sei molto dolce e il tuo abbraccio di sorrisi mi ha avvolta tutta...
    Un bacio.
  • Rik Forsenna il 08/12/2008 22:24
    ... 1 abbraccio di sorrisi Cinzia ( )
  • Cinzia Gargiulo il 04/12/2008 23:20
    Donato nella mia nell'ordine sangue, stomaco, fegato. Grazie di essere passato.
    Un abbraccio.
    Ugo grazie anche a te... ho scritto dei miei pensieri che in questi giorni mi stanno accompagnando... in questo periodo sono così, verranno momenti migliori.
    Ti abbraccio.
  • Donato Delfin8 il 04/12/2008 23:05
    Anch'io lo conosco bene! Stomaco, polmoni, sangue! Un "attacco" che ha decimato in questi anni la famiglia da parte di mio padre.
    Ma verra il giorno in cui non esistera' nessun mostro... se non quello della fantasia.
    Un abbraccio forte forte.
  • Ugo Mastrogiovanni il 04/12/2008 18:57
    Più che un racconto, mi sembra una relazione sintetica ma sufficiente a dare al caso il valore che merita. Cosa dire? Mi chiedo se è il caso di esprimere un giudizio che risulterebbe scontato e inadeguato o un voto augurale, decisamente meglio il secondo: auguri di tutto cuore.
  • Cinzia Gargiulo il 03/12/2008 22:57
    Michelangelo ancora una volta hai colto nel segno. Quel mostro mi ha mutilata ancora una volta, è come se io vivessi senza le due gambe e senza un braccio... comunque sia continuerò ad andare avanti con coraggio e con amore per la vita.
    Un bacio anche a te.
  • Michelangelo Cervellera il 03/12/2008 22:22
    e' così difficile andare avanti dopo che il mostro si è prtato via ancora una volta una parte di noi, con la sua onda anomala, il mostro rischia di travolgerci, ma sempre per fortuna riusciamo ad uscirne attendendo che le ferire si cicatrizzino lasciandoci comunque sempre più sensibili al dolore.
    Un forte abbraccio cara amica, un bacio.
    Michelangelo
  • Cinzia Gargiulo il 03/12/2008 17:38
    Grazie a tutti per aver commentato.
  • Dolce Sorriso il 02/12/2008 23:52
    cara CiINZIA
    non ho parole in questo momento...
    tvb
    Anna
  • Anonimo il 02/12/2008 19:44
    Hai descritto mirabilmente questo mostro, la sua strategia e la sofferenza che riguarda sia la vittima designata, sia quanti partecipano alla sua vita.
    Per non togliere speranza a chi si trova in questa stessa situazione, aggiungo che il mostro, sia pure lentamente, si sta ritirando e un giorno sarà sconfitto, magari solo per lasciare spazio a un altro mostro, ahimè. Ma sono tantissime le persone (come la mia compagna) che gli sono sopravvissute, sa pure con gravi menomazioni che tuttavia non impediscono loro di godere ancora molte gioie della vita.
    Grazie cara Cinzia di questa testimonianza così acutamente resa. Un bacio
  • Maria Lupo il 02/12/2008 18:12
    Grazie per aver condiviso iltuo dolore con questo racconto bello e triste. Dimostri grande forza d'animo. Ti ho mandato un messaggio. Ti abbraccio
  • Aedo il 02/12/2008 17:57
    È proprio così, Cinzia: un mostro terribile, che semina tante vittime. Qualche volta la battaglia, però, è stata vinta e noi... dobbiamo sperare e lottare per il trionfo della vita.
    Un abbraccio
    Ignazio
  • claudia checchi il 02/12/2008 15:34
    sono d'accordo con tutto quello che scrivi.. ho visto pure io 2 persone molto care, le sofferenze, e i cambiamenti che questo mostro devasta tutto il tuo corpo, ti consuma fino in fondo, ti cambia la fisionomia, ti trasforma, diventi inriconoscibile... e anch'io, sono 11 anni che sostengo. la ricerca... un bacio grande.. Claudia...
  • Fabio Mancini il 02/12/2008 13:50
    Condivido pienamente il tuo punto di vista, Cinzia. Le malattie terminali sono "mostri" contro i quali, la conoscienza scientifica è impotente. Da alcuni mali ci si salva, solo se viene fatta una tempestiva diagnosi, ma esclusivamente nella fase iniziale della malattia, altrimenti si è spacciati. Tutto questo sembra troppo fatalistico da accettare, sia perché parliamo di argomenti scientifici e non filosofici e poi perché viviamo in un'era nella quale sembra che nessun confine sia invalicabile. Tuttavia, non vorrei che i drammatici eventi luttuosi, occorsi alla tua famiglia, tu li interpretassi come una maledizione, o un segno del destino. Sono semplicemente una stupida casualità. Il "mostro" che ora fa tanta paura, un giorno sarà sconfitto, con il sacrificio dell'uomo, con i mezzi della tecnologia e con l'aiuto di Dio. E quando arriverà quel giorno, Cinzia, brinderemo insieme! Un bacio, Fabio.
  • Paola Bonc il 02/12/2008 13:41
    non riesco a trovare le parole per commentare. posso solo dire che hai terribilmente ragione

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