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Una su un Milione

Fuori la pioggia cadeva pesante…
Dentro il rumore del tergicristallo dell’auto copriva la leggera melodia di una vecchia canzone Country che faceva da sottofondo al respiro leggero della ragazza che dormiva appoggiata al finestrino…
Lui guidava lentamente immerso in quella delicata tranquillità…
Ogni tanto si tastava l’occhio con la mano osservandolo nello specchietto… “Speriamo non m’abbia rotto niente”…
Meno di dieci minuti prima aveva ricevuto un gancio sinistro in pieno volto da un energumeno che puzzava di sudore raffermo…Si erano fermati in locale lungo la strada per fare una breve sosta: l’ “On the Road”. Un lurido ritrovo di camionisti ubriachi. Un bordello di legno marcio che puzzava di cane, ascelle e piscio…Si era preso quel pugno cercando di difendere la sua Ragazza dalla cortese attenzione di quel maiale…Quel gancio l’aveva steso…
Perso in quell’inattesa pace si ritrovo a fissarla…Che bella che era…Sorrise…Se non fosse stato per Lei starebbero ancora girando a vuoto nel parcheggio…
Ripresosi, in qualche modo, dalla botta erano usciti subito dall’ “On the Road”…Fuori c’era lo stronzo che lo aveva steso che pisciava su per un lampione salutandolo amichevolmente con il dito medio…Il dito medio della mano sinistra…Quel coglione aveva lo stesso odore di suo padre quando tornava ubriaco dalla caccia…Odore di sudore, alcool e sangue…Odore di violenza…
Poi la sua Ragazza lo strattonò tirandolo verso destra…Subito non capì, ma poi vide l’auto… “Eppure mi pareva di aver parcheggiato a sinistra”…Incazzato nero salì in auto e parti veloce senza voltarsi…Senza curarsi dei particolari…

Un rumore sordo lo riportò alla realtà…Non capì da dove venisse…Tese l’orecchio…Un altro colpo…Più forte, più deciso…Fermò l’auto, spense il motore, abbassò la radio e stette in ascolto…La Ragazza intanto si svegliò, non fece in tempo a chiedergli cos’era successo che…Altri due colpi in rapida successione…Sembravano provenire dal bagagliaio…Rumori cupi e decisi…Lui osservò la Ragazza e nei sui occhi vide smarrimento e paura…Una paura profonda…Allora scese dall’auto, Lei cercò di fermarlo inutilmente…
Fuori la furia della pioggia sembrava essersi placata, ma un buio totale lo avvolgeva…Infilò la chiave nella serratura del bagagliaio…Un altro colpo…Guardò la ragazza spaventata dentro l’abitacolo, le sorrise… “Andrà tutto bene Amore”…Aprì il bagagliaio…

Non riuscì ad urlare…Lo spavento lo rese muto e gli fece perdere l’equilibrio…Il cuore pompava a mille… “Non, non può essere vero”…Riorganizzo la idee e si tirò in piedi…In lontananza la Ragazza continuava a chiamarlo…Si avvicino lentamente al bagagliaio e… “No, è impossibile”…Disteso dentro c’era un uomo…Era legato ai polsi e ai piedi, aveva la bocca bendata e il corpo coperto di lividi…Nei suoi occhi c’era terrore che poi si tramutò in sorpresa…Come se ci fosse qualcosa che non quadrava…

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3 commenti:

  • lu cia il 31/01/2009 11:13
    Bello, mi piace il finale
  • Ivano Boceda il 23/12/2008 23:45
    bel racconto, bel ritmo... forse sono inutili le parole dopo "buio..." non sempre "spiegare" è utile...
  • Mirka Naldi il 23/12/2008 20:19
    Un po' inquietante, ma bello

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