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I tre angeli custodi cap 5 La protezione

Alfio, Fiocco e Gail, un grosso falò nella radura più nascosta del bosco, il gran Roppo… all’ordine del giorno, anzi, della notte; la protezione di Leira; l’accigliato Roppo andava su e giù, lo sguardo fisso al terreno, cercando una soluzione al grave rischio della piccola Fata…ad un tratto, il vecchio Gail nella sua veste tradizionale, una lunga tunica grigia dalle ampie maniche e dal cappuccio profondo, esordì dicendo:”- Ascoltatemi, la vita di Leira è in pericolo perché la sua natura ibrida non viene accettata dal Gran Consiglio, non viene accettata in quanto singolare…però, se riuscissimo a dimostrare che esistono altri ibridi? Frutto dell’unione di un Mago ed una Terrestre ad esempio, oppure altri casi di unione di Fate e Terrestri? Chi ci dice che non ce ne siano? Come facciamo ad esserne certi? Se è successo ad Ashtar perché non può essere successo ad altri? Dovremmo cercare, fra i membri del Gran Consiglio, qualcuno disposto ad aiutarci in questa ricerca…e così, se dimostrassimo che gli ibridi esistono già e non sono un pericolo per il nostro mondo, il Consiglio potrebbe recedere dal suo giudizio…”
“Già” rispose Alfio, graffiando il terreno con gli scalpitanti zoccoli e soffiando aria dalle froge, “chi mai, del Gran Consiglio sarebbe disposto a perdere il suo prezioso tempo per noialtri? ”
“La vedo veramente brutta” sentenziò Fiocco, l’elfo; e per la paura si fece ancora più piccolo e quasi trasparente.

“Un membro del Gran Consiglio che possa aiutarci? Un membro del Gran Consiglio che ci sia amico? Un membro del Gran Consiglio disposto a tradire l’Ordine per fare giustizia? ” Si domandava ad alta voce Roppo, continuando a girare intorno al fuoco…quando, all’improvviso esclamò:” Reynah!!! Si, si, Reynah potrebbe aiutarci, Reynah risponde ai requisiti necessari a disubbidire all’Ordine, Reynah, la mia piccola dolce adorata allieva, oh fato, oh destino, è vero, Gail, hai ragione, solo con un aiuto interno al Consiglio possiamo…o meglio potremmo riuscire a travolgerlo! ”
“Domani stesso mi recherò da lei e chiederò udienza, ma, mi raccomando, fidati e prodi amici, nulla di quanto detto fra di noi deve arrivare alle orecchie di Leira o tantomeno di Wanta, capito? ” E spento il fuoco con un soffio, Roppo, sciolse così l’assemblea.
Gail, assunta la sua forma notturna di gufo reale si recò immediatamente sul ramo giusto difronte alla finestra di Leira, e cominciò, come ogni notte, ad accarezzarla con il suo sguardo ed i suoi pensieri.
Alfio riprese i suoi giri di perlustrazione tuttintorno alla casa della piccola fata, mentre Fiocco, attraverso una fessura sottile della porta, entrò nella cucina e, seduto dinanzi alle braci oramai morenti del gran camino…si appisolò!
La notte passò così, tranquilla, ognuno aveva il suo compito, ognuno aveva il suo domani già ben organizzato, solo Leira, si agitava nel suo letto, scossa da un turbinio di sogni strani, stava sognando forse la sua vera mamma? Ashtar le stava forse cantando una dolce nenia come non le era stato permesso prima della sua morte? Ma perché, si domandava la piccola Leira, mi sembra che mia madre sia qui, vicina al mio cuore? E più le sembrava di averla vicina e più si agitava sotto le coltri, le pareva quasi di avvertire le sue carezze, il dolce peso della mano di sua madre che le pettinava i capelli con le dita affusolate, le sembrava perfino di sentire caderle sulle guance le lacrime di gioia e di dolore scaturite dagli occhi della Fata Ashtar…ma, era solo una sua impressione?

Continua…

 

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1 commenti:

  • Maria Lupo il 15/02/2009 01:39
    Veramente invidio la capacità di architettare tutte queste cose...

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