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La marea sta passando

Sabato mattina si svegliò tardi, con la bocca impastata e la testa un po’ impaccata.
La sera prima era stato alla festa dell'ultimo di carnevale, si era divertito ed aveva alzato un po’ il gomito tanto che all'ultimo brindisi aveva rotto il bicchiere e si era tagliato un dito.
Poco male, il ricordo degli occhi languidi e lucenti di quella ragazza ripagavano il dolore.
Il suo costume da Arlecchino aveva fatto colpo, erano tutti vestiti strani e la sua scelta classica era stata apprezzata. Ma quello sguardo ammicante non era per il vestito, forse era per quel che c'era dentro, almeno era bello illudersi che fosse così.
Andò subito in doccia, sperando di lavar via anche quel senso di straniamento. Dopo colazione cominciò a vestirsi. Decise di indossare i jeans e una felpa con scarpe da ginnastica. "Almeno oggi mi sentirò più libero". Guardò con disdegno giacca e cravatta buttate sulla sedia ( divisa da ufficio ) e vide li vicino il costume da Arlecchino. Lo piegò , lo ripose in una scatola e poi lo mise nell'armadio.
Mentre andava in cucina per guardare cosa mancasse e compilare la lista per la spesa si guardò le braccia e poi tutto il corpo : ma…che stava succedendo? Indosso aveva il vestito da Arlecchino.
"Com'è possibile, ho messo i jeans e ora sono come ieri sera. Si, ho bevuto ma non mi sento ubriaco." Non ci capiva più niente. Tornò in camera e si spogliò. Appena appoggiò il vestito sul letto in un attimo si trasformò nei jeans e la felpa. Li indossò nuovamente e…era di nuovo Arlecchino.
"Sono pazzo!? O c'è qualche maleficio in questa casa o sui miei vestiti?"
Provò a indossare tutti i vestiti che aveva nell'armadio, dal gessato alla canotta estiva. Niente. Tornava sempre Arlecchino. "Ma allora sono io?! E ora che faccio. Posso mai uscire così, andare a fare la spesa, e lunedì devo tornare in ufficio, è improponibile, non mi faranno nemmeno entrare. Potrei trovare lavoro solo in un Luna Park…orrore!"
In un minuto immaginò tutte le conseguenze che quel vestito avrebbe potuto fargli vivere. Un disastro. Si prese la testa fra le mani, gli sembrava di impazzire. Poi decise : " Esco così, chissenefrega " e infilò la porta di casa sperando qualcosa cambiasse.
Lungo la via incrociò gli sguardi dei passanti. Vi lesse curiosità, stupore, ilarità, scherno, disgusto, disprezzo, compassione, arroganza. Una dissonanza in una sinfonia, un refuso nel diario giornaliero, una macchia toppo allegra sulla tavolozza dei colori, un arcobaleno fuori stagione. Così si sentiva. Decise di andare in fondo alla strada e prendere quel viottolo che porta in collina. Nel giardino dell'ultima casa c'era una bambina che si dondolava sull'altalena. " Ehi Arlecchino, sei molto carino, passa ancora di qui!"
Arrivò sul pianoro e si stese sull'erba a pancia in sù. Guardò il cielo e finalmente respirò liberamente. Il suo viso era illuminato dal sole, un senso di pace lo avvolse. "La marea sta passando… ci troviamo bene in mezzo alla natura perché non esprime alcun giudizio su di noi " ,

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0 recensioni:

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37 commenti:

  • nicoletta spina il 22/01/2012 16:27
    Caro Giacomo, sei stato molto caro a cercare qualcosa che non avevi letto di me, in questo mio momento privo di ispirazione dove nulla di nuovo si affaccia all'orizzonte. Questo racconto nacque da un gioco proposto da un'autore del sito : ispirandosi ad un canzone di Roger Waters si doveva comporre un racconto inserendo queste parole : tagliato, Luna Park, altalena, scatola. Pensavo di non riuscirci ma poi usci questo scritto, forse la prova che uno stimolo e la sfida con me stessa hanno dato un discreto risultato. Grazie amico mio per le tue belle parole. Un bacio grande
  • Anonimo il 21/01/2012 09:12
    Ma cosa mi ero perso... dov'ero io a quei tempi? perché non ho visto questo bel racconto? Ho fatto bene a passare attraverso il tuo profilo e le tue opere... ho trovato questo stupendo racconto, scrittoi di getto ma con l'abilkità di una penna consumata. grande scorrevolezza ed immediatezza tanto che il lettore sente la vicenda prenderlo piano piano fino ad immedesimarsi in quella che per tutti è una dualità dll'esistenza. molto originale, ben scritto... insomma, piaciutissimo. ciaociao, un bacione
  • Anonimo il 20/04/2011 21:40
    identificarsi con la la maschera che era stanca... doveva riposare... mi viene in mente Wilde: "Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero". comunque bravissima Nico
  • Anonimo il 21/03/2010 19:51
    Bellissimo racconto. Che bella scoperta il suo profilo!
    Un saluto,
    Giuseppe M.
  • nicoletta spina il 26/08/2009 22:15
    Grazie di cuore Dario per il tuo commento che mi lusinga assai. Dare l'impressione di vedere un film mentre si legge un racconto è prerogativa di pochi, e son felice che tu abbia avuto questa sensazione.
  • Inchiappa Vito I Song il 26/08/2009 06:58
    Ho letto con curiosità e piacere questo "dirompente" racconto dal sapore psicologico. Chi sono oggi per il mondo? Chi ero ieri e chi sarò domani? Chi sono per me stesso? La maschera la scelgo da me o mi viene addossata da altri?
    Scritto benissimo, scorrevolissimo e affascinante. Così dettagliato nei particolari che ho avuto l'impressione di "vedere"
    un film mentre leggevo.
    Vito
  • nicoletta spina il 10/07/2009 22:31
    Grazie Rocco, contenta tu abbia trovato qualcosa di mio che ti è piaciuto.
  • Rocco Burtone il 10/07/2009 15:08
    Questo mi piace. Scivola via elegante. Ciao
  • nicoletta spina il 22/05/2009 22:29
    Grazie Fernando, felice ti sia piaciuto.

    Ada carissima, grazie per la tua interpretazione che mi ha fatto capire che questo racconto, scritto di getto e senza troppo pensare, forse è stato dettato dall'inconscio che voleva esprimere il dubbio sulla dualità dell'apparire. Un abbraccio a te
  • Ada FIRINO il 21/05/2009 09:24
    Racconto simpatico e dalla lettura scorrevole. Hai una penna che scivola sulla carta senza inceppamenti. Storia che sembra assurda, ma che fa parte della vita di tutti i giorni e ci pone un bel dilemma. Mostrarci come siamo o come ci vogliono gli altri? Andare "nudi" o vestirci? Solo la bimba, nella sua semplicità e sincerità sa apprezzare l'uomo così com'é. L'ho letto solo oggi. Un abbraccio.
  • Fernando Biondi il 20/05/2009 20:00
    bellissimo, tenero simpatico ed originale bravissima, fernando
  • nicoletta spina il 24/04/2009 23:00
    Grazie Marcello! e Benvenuto fra noi.
  • Anonimo il 24/04/2009 16:17
    Luminosa.
  • nicoletta spina il 16/04/2009 22:10
    Grazie Antonio, il tuo commento è molto gradito. Un abbraccio
  • antonio castaldo il 16/04/2009 21:06
    penna fertile la tua... senza la minima ombra di dubbio. tutto molto bello.
    ti abbraccio.
  • nicoletta spina il 09/04/2009 22:15
    Grazie Fulvio per il tuo commento che giunge tempestivo e molto mi lusinga ed onora.
    Farò tesoro del tuo appunto, espresso col garbo e l'eleganza che ti distingue.
    Un abbraccio e a presto.
  • Anonimo il 09/04/2009 09:48
    Si Nicoletta, l'avevo letto e m'era piaciuto. Non ti avevo commentato perchè so che fa parte di una gara fra di voi e mi sembrava scorretto commmentare un solo concorrente. Fra l'altro ne ho letti solo due o tre.
    Non dico anch'io "che sorpresa" perchè da un'intelligenza come la tua non m'aspetto di meno. Il racconto vale molto, sia per quello che vuole significare e anche per la chiarezza col quale è espresso. Uno stile proprio lo si acquisisce scrivendo. L'unico limite (davvero l'unico) è l'espediente onirico troppo sfruttato, ma mi ci sono arreso anch'io un paio di volte per cui non dovrei nemmeno dirtelo come appunto. Ma con gli elementi del tuo livello bisogna essere severissimi. Per "leggermi in altre platee" ti scriverò presto in privato. Un bacio.
  • nicoletta spina il 08/04/2009 21:43
    Grazie Giovanni, sono contenta ti sia piaciuto .
  • Giovanni De Lombardis il 08/04/2009 12:16
    davvero bello...
  • nicoletta spina il 20/03/2009 22:13
    Grazie Marcello, bellissima sorpresa è il tuo gradito commento.
  • Marcello Caloro il 20/03/2009 19:06
    Che sorpresa, piacevolissma. Al primo cimento, poi... Brava. Ciao.
  • nicoletta spina il 18/03/2009 23:28
    Grazie Riccardo, il tuo commento è molto gradito e mi fa riflettere sulla razionalità, le regole e la fantasia. Un abbraccio, mio caro amico
  • Riccardo Brumana il 18/03/2009 23:18
    vedo che anche tu hai partecipato al gioco del racconto con regole, bhe, calcolando che avevi titolo parole chiave e lunghezza da rispettare sei andata alla grande, chissà quindi se dovessi scrivere senza regole!!!
    anche se ti preferisco come poetessa, leggerei volentieri altri tuoi racconti.
    di questo mi piace come hai saputo animare il protagonista, poichè pur essendo catapultato in una situazione assurda si è sempre comportato con razionalità.
    bravissima.
  • nicoletta spina il 18/03/2009 22:35
    Grazie di cuore, caro Ignazio. Mi piace la tua interpretazione, io non ci avevo pensato dato che l'ho scritto di getto e in poco tempo, ma probabilmente il mio inconscio ha guidato la penna e il pensiero. Scrivere è un modo per conoscere se stessi, e il racconto forse si presta ancor più della poesia. Grazie anche per l'invito a continuare su questa strada. Un abbraccio
  • Aedo il 18/03/2009 14:59
    Hai un talento naturale per i racconti: sfruttalo più spesso, cara Nicol. Mi piacciono molto le narrazioni fondate sul senso del paradosso, creato per invitarci a pensare. E tu mi hai fatto riflettere: spesso ci ritroviamo a indossare una stessa maschera, anche contro la nostra stessa volontà. Ma se questa dovesse servire a recuperare una parte nascosta del nostro io e a vivere esperienze vitali, come succede al protagonista, allora che ben venga! Bravissima! Splendida!
    Un abbraccio
    Ignazio
  • nicoletta spina il 17/03/2009 22:27
    Terry : amica mia cara, sono contenta io che tu l'abbia letto e apprezzato.
    Cinzia : è la prima volta che scrivo un racconto e sono felice ti sia piaciuto. Un bacio a te
    Ugo : sono molto onorata dal tuo commento che mi emoziona e gratifica infinitamente.
  • Ugo Mastrogiovanni il 17/03/2009 14:01
    Una favola dall’atmosfera fatata che sfiora fantasia, verità e tocca l'inconscio, servendosi di una descrizione accurata e seducente.
  • Cinzia Gargiulo il 16/03/2009 23:41
    Bravissima Nicoletta anche come scrittrice di racconti,
    Un bacio...

    P. S... meriti un bel 5...
  • terry Deleo il 16/03/2009 23:02
    Un racconto stupendo: mi ha lasciato davvero senza parole la tua bravura.
    Sono contenta tu abbia partecipato.
    Un bel 5 e anche la lode.
    terry
  • nicoletta spina il 16/03/2009 22:54
    Grazie infinite, amici cari.
    Vittorio : il tuo commento è un onore per me, mi lusinga tanto... tu che sei il numero uno.

    Cate : sai leggere oltre le righe. Sei un tesoro.

    Anna : sempre dolcissima e affettuosa con me. Un bacio

    Donato : felice ti sia piaciuto.

    Max : a te grazie tre volte.
    - per la tua bella idea di invitarci a scrivere dando una traccia iniziale e il vincolo di poche parole. Molto stimolante per la mia creatività che spesso si assopisce.
    - per la bellissima descrizione di arlecchino
    - per il tuo commento infinitamente gradito
    Mai ripararsi, caro Max, durante un temporale, possono succedere cose strabilianti

    Umberto : bella la tua simpatia.

    Augustooo : sisì... i tuoi complimenti arricchiscono il mio cuore
  • augusto villa il 16/03/2009 22:28
    Ebbrava la Nicoletta!!!... Sisì---veramente bello e scritto bene... eppoi è bello!
    Complimenti Nicolettaaaa!
  • Umberto Briacco il 16/03/2009 20:36
    Simpatico e surreale.
    4
    Ciao
  • Anonimo il 16/03/2009 13:26
    Ho realmente conosciuto un Arlecchino. Era multiforme e colorato. Mi raccontò l'origine del suo stato, e mi mise bene in guardia. -Mai ripararti, caro Max, durante un temporale, sotto un gocciolante arcobaleno.
    Ottimo Nicoletta, grazie del tuo contributo, e complimenti per la storia. Mi piaciono i finali che lascino spiragli e libere interpretazioni.
    Continuo in gioco, e continuo a giocare a votare. 4 e mezzo.
    Ciao
    Max
  • Donato Delfin8 il 16/03/2009 12:50
    Bravissima!
    Molto bello e scorrevole.
  • Dolce Sorriso il 16/03/2009 12:41
    sei davvero brava Nicoletta
    un forte abbraccio
    smack
  • Anonimo il 16/03/2009 12:26
    Nicoletta è stupendo!! Hai usato la figura magica e anche demoniaca di Arlecchino in maniera perfetta! Hai inserito l'amore dolcemente, naturalmente... Ed hai concluso con una bellissima morale!
    Brava brava brava!!! 5 con lode!!!
  • Anonimo il 16/03/2009 12:25
    Bella, favola surreale, il burattino tra sogno e realtà. Scritto benissimo, si percepisce un aria di mistero, di qualcosa che sfugge, tante possono essere le interpretazioni e tutte opinabili.

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