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Una telefonata

– Con che donnaccia eri?
Juan esita un momento, poi seccato dice: – vai al diavolo. Sono stanco.
– Stanco? Sono tre ore che aspetto.
– Non essere ridicola. Vivi con un altro uomo e mi fai una scena di gelosia!
– Tu devi ritornare con me Juan, tu mi appartieni.
– Carmen, per piacere ritorna a casa tua.
– Non mi vuoi più, è questo?
– Sì Carmen, non ti voglio più.
– Tu sei vuoto Juan. Sei freddo. Non mi sei mai stato vicino. Sai bene che sono infelice, sei tu che mi hai reso infelice!
– E va bene, hai ragione.
– No, non hai ragione.
– Ho detto che hai ragione, ora lasciami in pace.
– Io ti amo, ti amo Juan. Io voglio ritornare da te. Io tornerò da te…
– FRULLO, FRULLA, FRULLI I frullati della Maho sono i vostri preferiti, che aspettate, in offerta speciale, a…
Susanna si alzò dalla poltrona. A piccoli passi veloci si diresse in cucina, aprì il frigorifero e prese un frullato. Lo scoperchiò, e buttò il dischetto nel giusto cestello predisposto per l’alluminio.
Ogni giorno a quell’ora Susanna guardava le telenovele. La vita non era un gran che, ma in televisione qualche cosa succedeva. Ritornò in salotto:
– FRULLA, FRULLI i frullati del piacere!
Susanna alzò il volume della TV.
– Può darsi che tu lo voglia – dice Juan – ma vuoi solo tirare avanti un po’.
– No, io ti amo e ritornerò con te.
– Carmen, tu non sei fatta per fermarti.
– Lasciami rimanere, solo questa notte Juan, ti prego.
– Perché vuoi rendere tutto così complicato... ma... Carmen che fai?
Il telefono squillò. Susanna mandò giù un sorso di frullato. Seccata allungò il braccio e prese la cornetta.
– Pronto? – disse.
– Senta, ma non potrebbe farsi i fatti suoi?
– Ma come. Chi è che parla?
– Lei deve smettere di seguirci. Non lo sopporto più.
– Non capisco.
– Guardi di qua, perdiana, ma le sembra una cosa da fare?
Susanna strinse gli occhi e guadò il televisore.
Dallo schermo Carmen la fissava seria: era al telefono, Juan nel frattempo si versava un bicchiere di vino.
– Non, non capisco, ansimò Susanna.
– Non c’è niente da capire. Qui ci vuole solo un po’ d’educazione. Cambi canale o spenga il televisore. Faccia quello che vuole, ma ci lasci tranquilli per favore.
– Oh, mi dispiace.
– Sono infelice, mi deve capire, cerco di riconquistarmi Juan.
– Sì, sì… capisco.
– Riprovi la settimana prossima semmai.
– Se posso, volentieri.
– Certo che potrà! ma ora ci lasci soli, si sbrighi, spenga il televisore.
Susanna si guardò in giro per la stanza, ma non c’era niente da guardare in giro per la stanza; le sue mani le tremarono. Carmen aspettava impaziente, Juan si portò il bicchiere alle labbra e sorseggiò il vino.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 08/02/2013 09:14
    Inquietante... dialoghi perfetti, ritmo incalzante... bello perbacco!

2 commenti:

  • Anonimo il 02/05/2009 12:47
    splendido... finiti gli aggettivi!!!
  • rainalda torresini il 01/05/2009 20:37
    sempre surreale e ricco di fantasia!!!!!!

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