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La ricerca della felicità

Ieri sera ho visto questo film, La ricerca della Felicità;
Dopo tanti spot di presentazione e memore dei tanti elogi ricevuti quando uscì nelle sale cinematografiche, non me lo sarei assolutamente perso. Prima che iniziasse la proiezione, mi è venuto in mente un detto... uno dei tanti... di quelli antichi, che recita così :
””SE I SOLDI NON FANNO LA FELICITA' FIGURIAMOCI LA POVERTA'””
Bene, anche se non necessitava conferma, conferma ho avuto dalla vicenda narrata nel film. Onore e gloria a questo giovane, magistralmente interpretato da Will Smith, nel riuscire a rimanere una persona onesta, integerrima, sempre sulla soglia della disperazione e mai oltre; ad essere un padre da portare ad esempio diventando l'eroe di suo figlio (un baby attore bellissimo e straordinario nel suo piccolo grande ruolo... forse favorito dal fatto che è veramente figlio di Will Smith... Jaden Smith) perdendo però l'amore e la stima della moglie che non è riuscita a sopportare le mille difficoltà in cui navigavano quotidianamente... o forse perché solamente non convinta della possibilità che il sogno del marito potesse essere raggiungibile.
Non sto a raccontarvi tutto il film (presumo che in tanti lo avrete visto... e se non lo avete fatto... ve lo consiglio) per cui arrivo subito al nocciolo che mi ha portato a scrivere queste poche scomposte righe, arrabbiate!!
È mai possibile che in una nazione civile come gli Stati Uniti d'America... prima potenza economico militare decisionale della Terra e dello spazio... debbano o possano esistere situazioni simili??.
Come ci si può meravigliare se poi una persona, appena appena più debole di quel giovane (Chris Gardner... personaggio reale della storia... ora miliardario) possa varcare la linea forte ma debole dell'onesta ad ogni costo??.
Oggi, a Forum... su Canale5, discutono un caso di un signore di 72anni che varcando questa linea dell'onestà si è intrufolato in una vettura per rubare qualcosa, spinto da una disperazione che mi pare lo accompagnI già da tanto tempo, aggravata ovviamente anche dalla sua stessa età. Sottolineo che, in ogni caso, io sto dalla parte del personaggio del film... per come si è comportato, e non da quella del signore anziano che, pur portando a sua discolpa un sacco di argomentazioni che fanno rabbrividire, non doveva provare a rubare.
E qui l'ultima cosa, quella per cui vi sto rubando qualche secondo;
il signore anziano ha detto una frase che mi ha fatto pensare, facendomi male:
“”MA VOI, rivolto ai presenti in studio e agli spettatori a casa, VE LO SIETE CHIESTO PERCHÈ UNA PERSONA DI 72ANNI, CHE HA LAVORATO TUTTA LA VITA, POI SI RIDUCE A DOVER RUBARE... SPERANDO COSI' DI RIUSCIRE A CONSERVARE UN MINIMO DI DIGNITA'?? ””


Questo accade in ITALIA; sicuramente siamo un po meno potenti degli USA, e poco me ne importa ma, quel che mi importa e che mi preoccupa e che ci stiamo avviando a diventare come loro per tante cose negative illudendoci, nel frattempo, che possiamo diventare potenti come loro.
La vera potenza è un'altra cosa.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 16/02/2013 08:20
    ... un racconto molto interessante,
    ben scritto,
    complimenti...

2 commenti:

  • TIZIANA GAY il 05/10/2010 10:36
    HAI pienamente ragione, bel film interpretato magistralmente da lascirti tutto il film in uno stato di tristezza e ammirazione, disperazione e ottimismo..
  • Donato Delfin8 il 25/03/2010 14:26
    Concordo Marcè.

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