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Memorie

"È finita! Dopo giorni di terribile titubanza sono riuscito a dirle tutto ciò che avevo dentro; la relazione più lunga che io abbia mai avuto è arrivata al capolinea, non ce la facevo più ad attendere ancora. Era inutile continuare a mentirle facendo finta di niente.
Mi sento decisamente più sereno."

Marta iniziò a pentirsi di aver cominciato a leggere quel diario e non prese affatto bene quelle poche righe. In pratica confermavano che per lui la loro storia non aveva significato nulla. Era arrabbiata ma qualcosa dentro di lei la spinse a proseguire. La seconda pagina era del giorno dopo.

"C’è qualcosa che non va in me. Ho trascorso tutta la nottata sveglio, senza riuscire a chiudere occhio anche per un solo istante. Ogni volta che ci provavo la mia mente mi mostrava sempre la stessa immagine; Marta.
Ammetto che le parole dette ieri erano sbagliate; la serenità è qualcosa che in questo momento non vedo neanche lontanamente. Non riesco a scordarmi il suo viso, quella sua espressione distrutta quando le ho detto che sarebbe stato meglio per entrambi se finivamo lì la storia. I suoi occhi lucidi che mi fissavano non fanno altro che tormentarmi ogni minuto che passo qui da solo.
Mi si spezza il cuore nel ricordarla in questo modo, ma non posso farci niente. Le decisioni non possono essere cambiate.
Spero solo che il mio stato d'animo possa migliorare con il lento trascorrere del tempo."

La rabbia sul viso di Marta scomparve lasciando posto alla curiosità. Quella reazione dopo le parole del primo giorno non se l’era aspettata, ma ora non poteva interrompere tutto. Doveva proseguire anche se ciò che stava facendo era immorale. Sapeva bene che non si doveva leggere il diario personale di una persona senza il suo permesso.
Ci fu una pausa di quasi una settimana e la data seguente era il 21 aprile.

"Non è migliorato proprio un cazzo e oramai ho capito che non potrà succedere. È trascorsa quasi una settimana e se davvero quel maledetto giorno ho preso la decisione giusta in questo momento dovrei già averla dimenticata. Purtroppo per me non è affatto così anzi, sembrerà incredibile ma mi manca più di prima.
Mi piange il cuore ad ammetterlo, ma oramai posso dirlo. Quel maledetto giorno ho commesso il più grosso errore della mia vita, chissà che diavolo mi passava per la testa.
Come ho potuto fare una cosa del genere, specialmente tenendo conto di tutto ciò che abbiamo passato insieme, dai momenti più belli a quelli più difficili. Non me lo so ancora spiegare e probabilmente non sarò mai in grado di farlo. È praticamente impossibile descrivere come mi sento in questo istante, mentre sono qui a scrivere su questo dannato quaderno invece, da solo.

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6 commenti:

  • Anonimo il 12/12/2009 21:14
    Ciao Stefano, ti leggo, anzi è la mia nipotina che mi legge il tuo racconto. Il tuo testo mi piace, devo dire che scrivi molto bene, complimenti sinceri. lasciatelo dire da questo nonno ex insegnante.. ora in pensione.-
    Qui sono io in foto, ma in realtà è la mia nipotina che ci pensa, sia a postare e a mettere in ordine il mio disordine.
    Continuerò a leggerti, ciao da nonno Libero.-
  • sara zucchetti il 24/10/2009 12:20
    Bravo molto dolce e bello, lei riesce a scoprire cose che non sapeva e la fanno piangere di gioia!
  • Giorgia Spurio il 18/10/2009 12:02
    un bel racconto d'amore dove i pensieri volteggiano facendo capire che non tutto va preso sottogamba.
    un monologo di riflessioni interiori.
    attraverso il diario si scava nell'"io".
    marta scava anche nel proprio "io" scavando in quello del suo amato.
  • Stefano Galbiati il 22/09/2009 21:24
    grazie ad entrambi per i commenti positivi... fa sempre piacere vedere apprezzato il proprio scritto.
  • Giuseppe Tiloca il 22/09/2009 16:10
    sento questo grande sentimento, te ne sei liberato, ma poi è riaffiorato... bravo.
  • Anonimo il 22/09/2009 01:33
    molto bello 5 stelle per contenuto... ben scritto

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