Si dice nel mio paese che mastro Giacomo aveva mandato i suoi manovali a salire sull'impalcatura già pronta, per terminare il lavoro che lui aveva cominciato il giorno prima. Mentre gli altri contavano le cucchiare e preparavano la malta, Nino di mastro Giacomo, suo figlio detto il mezza-cucchiara, montò con un balzo sulla prima scala del ponteggio e salì al primo piano, ritirando la scala prima che un manovale potesse impegnarla. E mentre gli altri manovali, borbottando per lo scherzo subito, si arrampicavano alla meno peggio sui tubi-innocenti per raggiungere la seconda scala, Nino erà già al terzo piano e tirava su la seconda scala. Qualche manovale desistette, qualcun altro continuò ad arrampicarsi pericolosamente, sperando che lo scherzo finisse. Invece Nino saliva e tirava su, accumulando vantaggio su vantaggio, fino ad arrivare in cima. Mastro Giacomo arrivò dopo un po' e trovò i suoi uomini cupi e mortificati. Infatti erano stati improduttivi sino ad allora. Si rivolse a Nino. "Sei un delinquente" gli gridò dal basso. "Giudicatemi dai risultati" rispose Nino, interrompendo il sorseggio di una bottiglia di birra e portando alla massima altezza le mani a palme in giù, a segnalare che aveva raggiunto il più alto punto raggiungibile, mentre con il corpo copriva l'evidenza del lavoro non fatto.