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Angeli dall'Inferno

Prologo




Davanti a me le fiamme.
Lingue di fuoco ardenti, avanzavano golose di disperazione disegnando un perfetto cerchio mortale. Sembravano godere di quell'infinito buio in cui ero tragicamente sprofondata.
Già...
Dove mi trovavo?
Scattai in piedi, improvvisamente cosciente di essere sola. Avevo caldo, mi sembrava di bruciare e potevo già sentire il calore delle lingue di fuoco impadronirsi della mia pelle, scottarla, distruggermi gli abiti...
"C'è nessuno?" urlai disperata, ma la mia voce giunse strana persino alle mie orecchie. Ovattata, distante, troppo indistinta per essere reale.
Attesi una risposta per qualche minuto, ma l'unico rumore che sentii fu lo scoppiettare inesorabile delle fiamme, ora così vicine che potevo distinguere sulla parete fiocamente illuminata le loro ombre danzanti.
Arretrai al loro avanzare, abbracciando la stanza con lo sguardo per cercare con gli occhi una possibile via di fuga. Con il dorso della mano allontanai le gocce di sudore dal viso, ormai grondante. Stavo letteralmente impazzendo dal caldo.
"Aiuto..." mormorai. Ma a chi stavo chiedendo aiuto? Non c'era nessuno che potesse aiutarmi.
Continuai a camminare all'indietro, ma la ventata di calore che mi scottò la schiena mi informò di essere completamente circondata dalle fiamme.
Sarei morta, dunque?
Rabbrividii involontariamente, al pensiero di quanto dovesse essere terribile essere divorata viva dalle fiamme brucianti...
Terribili, il loro progredire scandiva gli ultimi minuti di vita che mi restavano. Erano sempre più vicine ed ora eccole, a pochi centimetri da me.
Chiusi gli occhi, pronta a lasciarmi uccidere, ma il tempo passò senza che accadesse nulla. Li riaprii, piano, e ciò che vidi mi lasciò interdetta.
C'era una figura al centro della stanza. Irradiava una strana luce argentea che la inglobava, impedendomi di vederla per davvero. Mi aveva salvata e, chiunque fosse, le dovevo più di un semplice ringraziamento. Non riuscii ad avvicinarmi a lei, qualcosa mi suggeriva che era pericolosa.
Mentre tutto spariva lentamente, giurai a me stessa di aver scorto tra quella patina argentea l'ombra di un seducente sorriso.




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4 commenti:

  • Anonimo il 24/11/2009 23:10
    Hai contattato quelli dello Staff di Poesieracconti? A me hanno risolto un problema di account
  • Alessandra Stara il 24/11/2009 23:00
    non riesco ad inserire il capitolo 3 :/
  • Anonimo il 24/11/2009 22:55
    Dark ladywriter, e' buona cosa il tuo intro-romanzo... arriva iil seguito? Ciao
  • Vincenzo Mottola il 08/11/2009 23:54
    Apprezzo moltissimo lo sforzo narrativo, avverto una passione che vale la pena coltivare. Con l'andare delle righe la scrittura si fa più fluida, naturale, e ammetto che non avevo molta voglia di smettere di leggere. Certo ho qualche anno di troppo e il sesso sbagliato per apprezzare fino in fondo il genere "Twilight e simili", ma se chi racconta sa farlo bene posso ascoltare qualsiasi storia, come tutti, spero... Brava, brava, continua e vediamo che succede...

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