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Il fiore dell'amore (prima parte)

Una graziosa e dolce ragazza di circa trent'anni e con il nome di Gaia ha vissuto fin da piccola in una splendida baita di montagna a circa mille metri di altezza. Il panorama attorno a lei era stupendo sia d'estate sia d'inverno. Quando faceva molto freddo, ogni tanto scendeva una spolverata di neve, ma d'estate il sole mandava dei raggi splendenti che accarezzavano come una forte emozione. Sua madre morì quando era molto piccola dandola alla luce ma lei riuscì a crescere forte e coraggiosa lo stesso.
Tutti i giorni si occupava della casa mentre suo padre e suo fratello maggiore portavano le mucche e le capre al pascolo curandole per tutta la giornata e di sera le riportavano nella stalla. Dopo aver fatto colazione, sistemava i letti e puliva la casa. Poi andava al ruscello a lavare i vestiti e li stendeva profumati, puliti e freschi sapendo che con il sole e l'aria fresca che c'era si asciugavano. D'inverno invece li lavava dentro casa andando a prendere l'acqua. Aveva una vita dura ma era abituata fin da piccola e per lei non era difficile. Verso l'ora di pranzo portava su dei panini a suo padre e suo fratello mangiavano insieme e poi ritornava a casa. Pomeriggio si riposava un po' poi andava a fare passeggiate e altri lavori fino all'ora di cena e anche lì preparava sempre qualcosa di splendido.
Un caldo pomeriggio d'estate, mentre brillava il sole, si raccolse i capelli e vestita con una maglietta e una semplice gonna decise di andare a raccogliere delle castagne. S'incamminò per il solito sentiero con un cestino vuoto in mano e raggiunse il bosco.
Iniziò a cercare e quando trovò gli alberi, ce ne erano tantissime, riempì il cesto e pensava già alla torta che voleva fare. Una volta riempito il cestino si avviò per tornare a casa, ma sentì dei rumori alzò lo sguardo convinta che fossero i soliti scoiattoli. Invece davanti a se vide uno splendido ragazzo. Lei rimase a bocca aperta dall'incanto vedendo i suoi occhi azzurri come il cielo e il suo sorriso vivace. Lui aveva la sua età era un ragazzo di città, che adorava la montagna e le escursioni. Era lì per gita turistica e non immagina mai di incontrare una così bella e semplice ragazza. Quando vide che lei lo osservava le lanciò un sorriso, lei contraccambiò e lui raccolse una margherita porgendogliela in regalo e dicendo il suo nome che era Gilberto.
Cominciarono a conoscersi e Gaia non era mai stata più felice di parlare con una persona. Lo ringraziò tanto del fiore che le aveva regalato e gli mostrò anche altri fiori che adorava. Violette e campanule o altri fiori speciali che riempivano i prati di mille colori insieme alle farfalle che ci volavano attorno. Anche lui apprezzava molto quella natura, semplice delicata e allegra che non vedeva tutti i giorni.
Mentre parlavano, cominciò a farsi buio e lei doveva tornare a casa a fare da mangiare ai suoi parenti. Lo salutò dispiaciuta, ma lui leggendo nei suoi occhi profonda tristezza intervenne subito dicendo: "Se ti fa piacere, ti prometto che domani sarò ancora qui e potremo rivederci". Lei sorrise e confermò la sua presenza salutandolo. Quella sera si addormentò serenamente e sognante.

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4 commenti:

  • sara zucchetti il 14/11/2011 21:26
    Grazie mille Dilaila sono contenta che ti sia piaciuta questa storia! I fiori sono belli come l'amore.
  • Dilaila Bella il 14/11/2011 12:48
    bellissima, mi è piaciuta molto!
  • sara zucchetti il 12/11/2009 20:45
    Grazie cara Anna sei davvero gentile
  • Anna G. Mormina il 12/11/2009 18:26
    Sara... che meraviglioso sogno è questo... ho appena fatto un lungo sospiro... che bellissima storia di vero amore!... grazie "reginetta di fiabe"! ... un abbraccio!