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Finestra chiusa

Questa mattina sento nel cuore una sensazione di nostalgia e d'apprensione. Devo passare proprio nella via dove abitava
mamma mia! M'incammino, rallento i passi sono arrivata.
Osservo con emozione che quasi nulla è cambiato d'allora,
È una piccola via, cisono tre basse palazzine, le facciate son tinte con tenui colori, davanti ad ognuna c'è un grazioso piccolo giardino, vi sono molte piante dai magnifici fiori, c'è un solo albero e vi albergano numerosi passeri cinguettanti,
in primavera tra il loro canto, i bellissimi fiori dai vari colori è tutta un'armonia in quella silenziosa via!
Par di vedere un fiabesco dipinto ed io ho sempre pensato:
"Quì ci mancano solo i folletti, per questo la chiamano
via dei mughetti." Fermo i passi, guardo la finestra chiusa al primo piano, cissà chi ci abiterà? Un mare di ricordi mi attraversano la mente, l'allegria di mio papà, i suoi affanni,
quanti avvenimenti a volte molto tristi a volte gài,
nascite, feste compleanni, tra bisticci risate e pianti in quella casa son passati più di trent'anni. Dolce nostalgia!
Chissà se dentro quelle mura c'è ancora celato il buon profumo di quando cucinava la mia mamma?
Il rimembrar fa male, riprendo il cammino e prima di svoltare l'angolo mi giro ancora un istante quando improvvisamente,
un raggio solare riflette alla finestra una luce vivida e splendente. Non sò se la mia è pura fantasia e penso:
"Quello è il saluto della mamma mia!"
Sospirando guardo il cielo, sento il cuore più leggero,
l'apprensione è finita, ma è rimasta in quella via
un po' della vita mia.

 

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