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La mia pazzia

Tuoni maestosi, lampi eccitanti;questa fu la musica che mi svegliò.
Un fragore incontaminato di ritmi pulsanti, il cielo era vivo;vivo come il mare in tempesta; questo era e niente più.
La mia nottata era stata accesa da prepotenti saette. Mi voltai, la finestra era aperta., anche questa notte avevo vissuto nel cielo, osservando il movimento delle stelle proiettate nella mia mente. "Un'istante d'apoteosi.. sussurrai maliziosamente".
Il cielo è in sintonia con il mio cuore. Instabilità dei sensi... irremovibilità delle azioni.
Potenze inalterate da balli clandestini, attrazioni mistiche... sorrisi accennati da lungimiranti sogni.
Sto correndo adesso, adoro osservarmi persa nell'incoerenza della mia mente.
Danze gitane accorrono da ogni lato del mondo, per adornare il mio cuore, come stalattiti di fiamme le mie mani accolgono la speranza, che col tempo annienterà il turbine dell'angoscia.
Eccolo sta arrivando più forte di prima; il puledro impazzito che si abbevera alla fonte del sapere, alla fonte del sogno perpetuo. Canti fantasmi disegnano sguardi distanti dal mio essere che beve dal tuo cuore, si disseta dolcemente... mentre tutt'attorno vortici di passione inneggiano alla pazzia.
Tu stringi le mie mani appassite dal tempo e dal logorio umano, che tagliente analizza eternamente le nostre azioni ed io.. mi perderò nel tuo sguardo, convincendomi per un'istante che saremo immortali, e i nostri cuori uniti per sempre.

 

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