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Atlantide (seconda parte)

Liam rimase semplicemente sbigottito da quella presentazione, in particolare dal nome del paese; e a peggiorare ulteriormente le cose tornò a farsi sentire l'emicrania che lo aveva aggredito poco prima.
"Lei sta scherzando vero?" domandò a quel misterioso quanto ambiguo uomo che si trovava davanti. "Oppure sono io a non aver capito bene il nome di questo posto."
"Tranquillo, ha capito benissimo! Ho detto Atlantide e mi risparmi le classiche affermazioni del tipo, -Atlantide non è mai esistita-, non le sopporto. Come può ben vedere si trova qui e..." s'interruppe un attimo e gli diede un leggero schiaffo. "... io sono reale."
Nella buia confusione mentale di Liam si aprì un piccolissimo spiraglio di lucidità, un sottile raggio di luce molto simile a quello che potrebbe filtrare attraverso una porta socchiusa, che gli permise di osservare Lescard sotto un'altra prospettiva. Quel suo caloroso sorriso ora non gli sembrava più neanche tanto rassicurante anzi, metteva i brividi: la pelle così incredibilmente liscia e pallida unita alla totale assenza di rughe gli davano l'aria di una maschera, sotto la quale si celava ben altro che gentilezza.
"Va bene, ammettiamo che tutto questo sia reale e non solo un sogno,"disse quasi balbettando. "Voi perché vi trovate qui e soprattutto perché loro parlano come dei cavernicoli?"
Nessuno degli abitanti del luogo sembrò aver compreso una sola parola; le loro facce non assunsero alcuna sfumatura, mantenendo il loro aspetto consumato e spento.
"Lo scoprirà a tempo debito," si limitò a dire Lescard.
"Quale tempo debito?" sbottò Liam e facendo uno sforzo non indifferente si mise in piedi. Erano alti uguali, con una sostanziale differenza di corporatura; Liam aveva addosso almeno quindici chili di muscoli in più del suo interlocutore. "Ho già detto ai vostri compaesani che i miei compagni sono dispersi e hanno bisogno di aiuto, non c'è un secondo da perdere."
"Le consiglio vivamente di darsi una calmata."
"Non le dico dove dovrebbe mettersi la sua calma altrimenti diventerei volgare."
La porta della locanda si spalancò e tutte le teste si voltarono all'unisono in quella direzione. La pioggia era diminuita d'intensità ma il vento soffiava ancora impetuoso facendo svolazzare i lunghi capelli della figura ferma all'ingresso. Era immersa nell'ombra e Liam poté delinearne solo il profilo, dal quale intuì che doveva trattarsi di una donna. Quest'ultima entrò e senza nemmeno richiudere raggiunse uno dei tanti tavoli liberi, abbandonandosi esausta su una sedia. Gli abiti fradici e gocciolanti le aderivano alla perfezione mettendo in risalto un fisico statuario e i lunghi capelli rossi ora le coprivano la parte sinistra del viso.
Alain stava per avvicinarsi a lei ma fu anticipato proprio da Liam.
"Non è possibile! Jennifer, sei proprio tu!"
Il petto della donna si muoveva su e giù in maniera molto concitata, alla disperata ricerca di ossigeno. Con lentezza liberò il volto dalla ciocca ribelle e guardò colui che l'aveva riconosciuta.

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l'autore Stefano Galbiati ha riportato queste note sull'opera

Questa è una round-robin story, un racconto a staffetta. La prima parte è stata scritta da Vincenzo Mottola, così come lo sarà la terza. Buona lettura a tutti!!


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0 recensioni:

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14 commenti:

  • Stefano Galbiati il 12/10/2013 20:07
    Potrei dire la stessa cosa già scritta da Roberta, con l'aggiunta che il tuo commento mi ha fatto tornare attivo sul sito dopo mesi. Comunque grazie dei complimenti
    Vado subito a leggermi l'ultimo commento che hai lasciato
  • Roberta P. il 11/10/2013 19:08
    grande Asia. Mi sembra quasi strano vedermi arrivare queste notifiche sulla posta.
  • Asia Argenti il 11/10/2013 18:51
    La storia si fa sempre più interessante. Complimenti a entrambi ^^
  • Stefano Galbiati il 26/06/2010 18:20
    Già, ci mancava una donna nel racconto... e personalmente almeno un personaggio femminile lo inserisco sempre Sì, il linguaggio è molto, molto divero.
    Eh già, è un'isola molto ventosa!
  • Giuseppe Tiloca il 26/06/2010 16:37
    Eccomi compiuta lettura.. ancora non capisco! Però hai introdotto un nuovo personaggio, un membro dell'equipaggio, e questo è un punto a favore perchè hai modificato il primo racconto, il linguaggio è diversissimo dal primo, lo si nota subito. In quest' Atlantide poi ci deve essere moltissimo vento!
    Ora passo al terzo!
  • Stefano Galbiati il 14/05/2010 13:25
    grazie di essere passata Sara, ero curioso di sapere un tuo parere su questo "esperimento"; eh sì, ero impegnato proprio qui!!!
    Per Vincenzo, visto che siamo riusciti a trovare qualcuno a cui la storia interessa? Ho fatto un po' di pubblicità al racconto
    Riguardo alla storia delle descrizioni vai tranquilllo, non oscurano affatto la trama anzi, personalmente penso che fin'ora tutto il racconto sia andato oltre le mie aspettative.
    Sul finale ancora un po' di pazienza... ce l'ho bene in mente e devo solo scriverlo!!!
  • sara zucchetti il 14/05/2010 12:33
    Ma certo sono sempre sincera, se una cosa mi piace, mi prende non la lascio la leggo tutta e ora sono in attesa del finale. Quello che hai visto tra parentesi riguarda il finale della mia storia che Stefano a letto, ma ho pensato anche al finale che ci potrebbe essere in questa storia misteriosa... (è proprio lui che me l'ha consigliata, gli piacciono le mie favole e siamo amici) e ora tu sei il mio nuovo amico
  • Vincenzo Mottola il 14/05/2010 11:56
    Oh, mi rimangio parte di quanto detto in commento alla terza parte!! Finalmente qualcuno che apprezza la trama c'è! Dunque, un secondo grazie(anche se a ritroso) a Sara... tu si che sei una buongustaia!!
  • sara zucchetti il 14/05/2010 11:42
    Vai Stefano ora ho capito dove eri impegnato! Ottima idea siete entrambi molto bravi ognuno ha il suo stile, ma la storia è davvero bella l'ho letta tutta d'un fiato e ora aspetto il finale! (Ho messo anche il mio di finale)
  • Vincenzo Mottola il 11/05/2010 23:40
    Ok, ok, ci piacciamo tutti a vicenda, e questo è bello!! Grazie, Robi, i tuoi commenti sono sempre approfonditi ed attendibili, come piacciono a me. Ammetto l'amore per la scena, ma dovete capirmi, sono un adoratore di Alfred Hitchcock e dei suoi pianosequenza che parlavano più degli attori!! In più, scrivo principalmente romanzi, perciò sono abituato a ritmi ragionati e tempi lunghi, per questo ho chiesto a Stefano di scrivere insieme, un po' ci completiamo!
    Ora, sarà difficile da credere leggendo la terza parte, ma ho letto il commento di Robi dopo averla scritta. Non sono andato incontro ai tuoi gusti, ma pare sia capitato!! Ancora bravo a Stefano, grazie a Roberta, e ciao a tutti.
  • Stefano Galbiati il 11/05/2010 20:39
    Grazie del commento Robi... riguardo a quanto hai detto sulla mia seconda parte hai proprio ragione!! Il discorso diretto è qualcosa di cui non potrei fare a meno... ne faccio ampio uso in tutti i miei racconti e sono convinto che serva a rendere le scene più reali... poi ovviamente c'è sempre il rischio di diventare ripetitivi, ma almeno qui credo di aver schivato questo rischio
    Sulla parte di Vincenzo aspetto una sua risposta, ma intanto mi unisco al tuo parere sottolineando quanto sia bravo a descrivere i particolari.
  • Roberta P. il 11/05/2010 17:06
    Eccomi qua! Io sono il "qualcun altro" menzionato da Vincenzo nei commenti della prima parte di "Atlantide".
    Dunque... sicuramente due stili diversi, ma entrambi particolari: molto bravi nelle descrizioni dei luoghi, dei personaggi, e nello spiegare le sensazioni che sentono.
    Ho notato che Vincenzo si sofferma molto sulle descrizioni dei particolari della scena, delle quali io personalmente non sono fan, ma che in questo caso ho apprezzato: ho trovato abbiano impreziosito la tua prima parte. Poi insomma... visto che riesci a farne buon uso, sei maggiormente autorizzato a continuare così.
    Ste invece utilizza parecchio qualcosa che io adoro e del quale non riuscirei mai a fare a meno, né in ciò che scrivo né in ciò che leggo: il discorso diretto! Nella tua seconda parte l'hai utilizzato bene, riuscendo a non cadere nel banale!
    Prima e seconda parte, promosse! Vediamo cos'altro v'inventate...
  • Stefano Galbiati il 11/05/2010 13:21
    Devo ammettere di aver impiegato un po' di tempo a radunare le idee... però il risultato non è niente male (almeno sotto il mio punto di vista ) Per quanto riguarda Jennifer beh, non potevo non inserire un personaggio femminile.
    Allora aspetto la tua parte (e magari anche un commento esterno )
    CIAO!!!
  • Vincenzo Mottola il 11/05/2010 11:17
    E bravo il Galbiati!! Ero certo che avresti fatto un ottimo lavoro. Mi piace la piega che ha preso, ricorda non poco Lost e questo non può che essere un bene. Ottima l'apparizione della donna, apre la strada a moltissimi sviluppi. Piaciuto, piaciuto... Mi sovviene già qualche idea per la terza parte, dovrò essere all'altezza! Ciao, ciao

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