username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

L'anello della giovinezza

Diversi secoli fa, in una regione imprecisata esisteva un piccolo regno governato da una giovane principessa chiamata Anya, una bella ragazza con lunghi e ricciuti capelli rossi, occhi verdi, alta statura e labbra polpose e rosse come il melograno. Il re suo padre chiamato Basiron II era morto difendendo il regno da un'invasione quando lei era una bambina, così la piccola era cresciuta con la madre e la nonna paterna che la avevano preparata al suo difficile destino di reggente. Poi anche la madre era morta di morte improvvisa, e la nonna a causa di una brutta caduta. La principessa era così salita al trono e benchè fosse molto giovane riusciva a governare bene per gli insegnamenti ricevuti. Adesso però la principessa doveva trovare un partito per ricostituire la famiglia regale e fornire un erede al trono, così cominciò ad esaminare le attenzioni di vari pretendenti che passavano dal suo castello, finchè non giunse un giovane barone appartenente ad un regno confinante di nome Aldiron. Aveva occhi blu, folti capelli biondi, fisico forte e alto; aveva l'esperienza e le abilità di un signore della guerra "infatti il padre aveva condotto molte battaglie" ma aveva un carattere mite e gentile tendente agli scherzi e al gioco. Queste qualità fecero colpo su Anya che quindi scelse lui. Fu celebrato un sontuoso fidanzamento che rallegrò tutti i sudditi. Ma una minaccia incombeva sul regno, infatti ai suoi confini viveva una vecchia e terribile strega chiamata Solima. Costei era in realtà imparentata con gli antenati di Anya e secoli fa era stata un principessa bella e buona come lei, innamorata di un cavaliere della sua guardia reale che pareva amarla alla follia. In realtà il bellissimo giovane era malvagio e aveva deciso di sposare la bella sovrana per avere le redini del regno, al momento opportuno la avrebbe uccisa e si sarebbe unito alla donna che amava davvero. Tre settimane dopo le nozze uccise la sposa con un pugnale rubato ad uno stregone e fece dare la colpa ad un robusto e violento mentecatto, che aveva manipolato e portato appositamente a palazzo. Non sapeva che il pugnale che aveva usato era stregato e trasformava coloro che feriva in creature del male, così la principessa resuscitò come la terribile strega che tutti conoscevano e la prima cosa che fece fu vendicarsi del suo sposo facendolo morire mille volte. Poi si diede a fare del male a tutti quelli che le capitavano a tiro, accanendosi in particolare sui giovani sposi che uccideva o faceva impazzire spingendoli a uccidere le spose. La suo storia si raccontava con terrore da generazioni nella famiglia di Anya anche se la giovane principessa credeva fosse una storiella per spaventare i bambini. Invece la megera esisteva davvero ma i suoi poteri non avevano potuto fermare il tempo perchè l'odio e la rabbia che aveva dentro la corrodevano per cui era invecchiata ed ora era prossima alla morte. Per evitare la morte aveva deciso di rubare la giovinezza e il regno alla sua lontana discendente Anya quindi aspettava il momento propizio. Un giorno Aldiron dovette allontanarsi da Anya per difendere il regno da alcuni invasori e assistere il padre morente. Nel salutare la sua promessa sposa le diede un medaglione e le promise di tornare presto. Essendo Aldiron lontano la strega ebbe l'occasione che cercava e così imitando la calligrafia del barone scrisse una lettera ad Anya, poi forgiò un anello d'oro e un quadretto d'argento, li consacrò con una maledizione indi inviò l' anello e il quadretto con la lettera ad Anya servendosi di un corvo. Vedendo la calligrafia dell'amato la principessa non sospettò che si trattasse di un inganno e rimase affascinata dai bellissimi gioielli che conteneva. Nella lettera c'era scritto che prima di andare a letto, doveva appendere il quadretto all'entrata della sua camera, inoltre doveva lavare tre volte l'anello e metterelo al dito. Pensando che fosse un gioco del suo fidanzato Anya fece come scritto nella lettera, ma se ne sarebbe pentita amaramente. Durante la notte infatti l'anello tramite un incantesimo trasmise la sua giovinezza a Solima e la trasportò nel palazzo della strega, mentre la strega fu trasportata nel suo. Così Anya scambio la sua giovinezza e il suo regno con la vecchiaia e la solitudine della strega. Quanto al quadretto d'argento raffigurante un cigno, conteneva un maleficio che serviva a lavare il cervello dei sudditi di Anya e alterare le loro memorie così che ubbidissero alla strega e neanche si ricordassero della loro vera principessa. La mattina dopo Anya si risvegliò in un buio e deserto palazzo e svenne vedendo nello specchio il suo volto sfigurato da secoli di età. Invece Solima si svegliò benissimo, giovane come un tempo, bella e circondata da sudditi che la riverivano. Poco dopo Aldiron ritornò malconcio e abbattuto per gli scontri sostenuti e il funerale del padre, e vide una bellissima e appariscente principessa dai capelli ondulati e corvini, gli occhi blu, la pelle leggermente ambrata, vestita in modo provocante, senz'altro incantevole ma che non era affatto Anya. Dopo alcuni minuti di sonoro stupore iniziò a protestare dicendo che se non era uno scherzo di cattivo gusto, era un colpo di stato e chiedeva continuamente della principessa Anya. I membri della corte plagiati dall'incantesimo del quadro incominciarono a deriderlo e dargli del pazzo, mentre Solima lo abbracciò e lo baciò, e baciandolo gli fece un sortilegio che lo sottomise al suo volere e lo rese un mostro al pari del suo precedente sposo. Quindi dopo aver affidato Aldiron ad un servo che si prendesse cura di lui rimproverò i suoi sudditi dicendo che lo stress delle battaglie e la perdita del padre dovevano aver scosso la mente del giovane barone che quindi andava assistito; ed ebbe così un bel plauso. Dopo di ciò chiamò il suo nuovo schiavo, lo munì di un'armatura immune alle armi umane, radunò per lui un armata di mercenari e criminali indi mandò il suo principe a conquistare per lei tutta la terra. Frattanto la "vecchia" Anya che aveva visto in una sfera di cristallo quanto succedeva, decise di porre fine alla sua vita gettandosi dalla torre del castello. Ma prima che potesse farlo le apparve un bell'uomo vestito come una specie di monaco che si qualificò come Abérion lo stregone del monte Diamante. Anya aveva sentito parlare di lui fin da bambina e sapeva che era uno stregone che proteggeva i disperati e i non amati, anche se non credeva che esistesse davvero. Lo stregone le spiegò fila e per segno cosa era successo e la dissuase dal suicidarsi perchè avrebbe dato la vittoria alla strega. Anya cercò di sfilarsi l'anello, ma non ci riusci perchè esso era legato alla sua vita e se fosse stato asportato lei sarebbe morta. Pregò lo stregone di distruggere la strega, ma questi le spiegò che conosceva si l'incantesimo adatto ma non poteva eseguirlo perchè avrebbe distrutto anche lei che era collegata alla strega tramite l'anello. Lui poteva aiutarla con la sua magia, ma a sconfiggere la strega doveva essere lei e doveva farlo con una spada di cristallo precedentemente appartenuta al padre, che era nascosta nel palazzo reale. Quella spada utilizzata dal nonno paterno fondatore del regno per debellare un terribile drago, poteva spezzare il sortilegio e uccidere la strega senza pericolo per lei. Infine le diede il suo bastone di cristallo di rocca che realizzava i desideri e scomparve. Allora Anya invocò madre natura e le comandò di contrastare Aldiron che spargeva morte e distruzione, poi desiderò di andare nel suo palazzo senza che nessuno potesse vederla. Quindi il bastone la trasportò nel suo palazzo e la rese invisibile. Giunta nel palazzo frastornò una vecchia serva e ne prese l'aspetto, si recò nella sala del trono e vide Solima, non come una vecchia megera, ma come una giovane e bellissima famme fatale, e pensò tra se" ma guarda che bel viso, che vestitino, che gioielli, che scollatura generosa, che spacco vertiginoso; con una esposizione così sfrontata e ricca di addobbi neanche aveva bisogno della magia per sedurre Aldiron. Questi uomini si fan tutti abbindolare eh! Ma adesso ti aggiusto io vampira di gioventù, te la farò pagare per avermi mummificata viva". Quindi avvicinandosi umilmente alla strega cominciò a narrarle di Abérion lo stregone che avversava i conquistatori trasformandoli in statue di cristallo, dicendole che poteva essere un pericolo per lei. Annuì poi alla spada sacra dicendo che se la avesse data ad Aldiron forse lui avrebbe potuto liberarla da quell'insidia. La strega che conosceva bene Aberion abboccò, mandò a cercare la spada e la diede alla vecchia serva perchè l'esaminasse. Ma non appena Anya l'ebbe tra le mani si scagliò contro la strega per ucciderla, solo che le sue mani di vecchia non ebbero la forza di sorreggere quell'arma e la lasciarono scivolare. Allora Solima riconosciuta la rivale le strappò il bastone e la spada, la lanciò più volte in aria con la forza del pensiero e poi la massacrò di botte riducendola in fin di vita. In quel momento Aldiron tornò a corte riferendo alla strega che aveva dovuto ripiegare perchè la natura sembrava rivoltarglisi contro. La strega trovò che fosse ancora più crudele e divertente fare uccidere Anya dal fidanzato, quindi gli ordinò di finire la vecchia che giaceva per terra. Aldiron si apprestò a farlo, ma guardando la vecchia riconobbe il suo medaglione che aveva dato ad Anya e l'incantesimo che lo teneva schiavo si spezzò. Improvvisamente si chinò su di lei abbracciandola e chiedendole perdono del male commesso. La strega furiosa perchè l'amore di Aldiron non poteva essere annullato dai suoi sortilegi, prese la spada sacra e si scagliò su Anya, ma Aldiron riparò l'amata col suo corpo, facendosi uccidere per lei. In quel momento tutti gli incantesimi della strega si spezzarono perchè Aldiron aveva dato la vita per la vera principessa, così Anya tornò come era prima e Solima una vecchiaccia rattrappita. Allora Anya prese la spada sacra e uccise la strega liberandosi della sua tirannia, poi prese il bastone e chiese che Aldiron ritornasse in vita. Ma la magia non era abbastanza potente da sconfiggere il potere della morte. Allora Anya si chinò su Aldiron, lo baciò più e più volte e gli trasmise tutto l'amore che aveva, poi riutilizzò il bastone e stavolta Aldiron tornò in vita perchè la magia era stata potenziata dall'amore. Anya e Aldiron vissero felici e formarono una bella famiglia, ma nonostante quella bruttissima storia in un angolino del cuore di Anya rimase sempre un po' di pietà per Solima, la principessa che era stata tradita, uccisa dal suo sposo e trasformata in un mostro senza averne alcuna colpa.

12

2
3 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

3 commenti:

  • Anonimo il 26/06/2010 13:01
    bella ben scritta piace e coinvolge molto bravo
  • Guido Ingenito il 17/06/2010 14:02
    concordo con Michele su tutto. a me sinceramente i racconti su principesse e magie non mi fanno impazzire, però è scritto bene, con passione.
    vai a capo ogni tanto

    Guido
  • Michele Rotunno il 17/06/2010 11:30
    Salvatore, il racconto si legge con notevole difficoltà per via del muro che hai eretto. Per la verità più di qualcuno l'ha detto anche a me in passato, perciò non la prendere come una stroncatura. A metà racconto, quando non vi sono altri riferimenti diventa molto difficile mantenere la lettura sul rigo e, quindi, anche la concentrazione.
    Il racconto di per sè è molto scorrevole e scritto benissimo.
    Michele

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0