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Una pubblicazione davvero noiosa

Voglia di scappare, di lasciarsi alle spalle questo che non è un paese per giovani per gettarsi in qualche paese che non è per vecchi.
Ho 23 anni.
Ho dei sogni. Mi nutro di sogni.
E intanto guardo. Ma cosa vedo?

Siamo tutti conformisti travestiti da ribelli dice Masini.
In Italia la persona giovane è il peggiore dei problemi. È inesperta. Deve ancora imparare.
Meglio affidarsi a uno con 42543 anni di esperienza.

Ho appena finito di farmi la barba e gli ultimi peli scivolano nel lavandino. Scivolano.
Alzo la testa e mi vedo riflesso nello specchio del bagno. Ho i capelli lunghi tirati indietro con una fascia, un pizzetto completo e uno sguardo che se ben calibrato lascia il segno.
Aspetto che qualcosa mi risucchi, che lo specchio si trasformi in un portale.
Il televisore l'ho scaraventato in cortile. È ancora lì. La radio non la accendo da un paio di mesi.
L'estate è arrivata. La stagione delle meraviglie, dove si trova il tempo per uscire più spesso. Tempo di esami universitari.
Università.
La base per costruire una società civile.
La base.
Non ho un grammo di voglia di studiare. Mi chiedo il perché. Comincio a parlare con la mia immagine riflessa, un po' Edward Norton ne "La 25° ora".
Chi sarò?
Perché me lo chiedo?
Semplice.
Perché in Italia si fa l'impossibile per debilitare l'intelligenza umana, colpendo l'essere umano alla radice: in gioventù.
Com'è possibile che a 23 anni non sappia cosa voglio fare realmente nella vita?
Domanda errata.
Com'è possibile che a 23 anni mi guardo attorno e scopro che non esistono strumenti che mi aiutino a capirlo?

Mi chiama Rufus. Ha prenotato i biglietti e parte per New York tra due settimane.

Mi viene in mente il caro Ellis. Come mai scrive capolavori uno dietro l'altro? Perché negli Stati Uniti sanno coltivare. Già nei primi anni scolastici esistono corsi che permettono di raffinare le proprie passioni. Corsi di scrittura creativa, di disegno, di musica, di cucina, bla bla bla.
Esistono le università della musica. Ti piace il Jazz? Sei bravo? Vuoi davvero studiare? Vai a Boston. Berklee College Of Music. Costa una caterva di soldi. Ma quei soldi in qualche modo i tuoi genitori li hanno risparmiati.

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0 recensioni:

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12 commenti:

  • Guido Ingenito il 19/07/2010 17:57
    il tuo ritardo e' perdonato a priori
    il mio cervello ricambia il saluto, la mia speranza e' davvero di annoiare, con la speranza che kuesta voglia spinga ancor più gente a volerlo fare
    grazie mille Medina, di cuore

    buonissima estate, torno per i primi di agosto

    Guido
  • Anonimo il 10/07/2010 09:04
    Uffff arrivo sempre in ritardo io.
    Qui da metà del cammin di nostra vita un saluto affettuoso a Guido e al suo cervello.
    La "cosa" che vai descrivendo é un articolo momentaneamente non disponibile, del quale vorremmo se ne conservasse almeno la memoria nella speranza di renderlo accessibile alle future generazioni. Nulla di quello che scrivi é inutile. Bacetti.
  • Guido Ingenito il 08/07/2010 21:45
    Ciao Nicola, il coraggio non è sufficiente, vorrei avere maggiori strumenti a disposizione e vorrei che questo accadesse a tante altre persone!
    grazie mille del complimento e ti auguro una buonissima serata!

    Guido
  • Guido Ingenito il 08/07/2010 21:44
    grazie mille Danilo hai nettamente ragione sulla fine che hanno fatto i gionalisti in Italia...
    buonaserata e grazie ancora!

    Guido
  • Anonimo il 08/07/2010 20:09
    Ciao Guido,
    tanto coraggio!
    Non sei un conformista e questo si capisce.
    Ottimo racconto.
  • Anonimo il 06/07/2010 15:30
    È un bellissimo sfogo... Impossibile non condividerlo. Hai la lucidità del cronista, peccato che abbiano canecellato un paio di mestieri fra cui il giornalista. Nessuno dice niente...
  • Guido Ingenito il 06/07/2010 14:05
    caspiterina che commenti corposi che avete lasciato, sono davvero contento! spero di riuscire a ringraziarvi per bene uno per uno. partiamo.

    @Lau:hai ragione, per noi c'è da provare invidia e anche no combattere e descrivere le patologie della postmodernità è uno sporco lavoro ma qualcuno deve farlo. voglia di ascoltarci e ascoltarvi ce n'è a dismisura soprattutto quando ci sono persone come te che sanno dire la propria ascoltando. grazie mille Lau, come sempre dolce e raffinata, un bacione - ovviamente non hai annoiato.
    @Nunzio: ottimo consiglio il tuo, grazie. ribadisco che ascolto volentieri i consigli di chiunque, soprattutto se quel qualcuno ha qualche anno in più di me. Hai proprio ragione: la realtà è ancora peggio. Ma non è il caso di rassegnarsi, assolutamente. grazie mille Nunzio! buona giornata - ovviamente non hai tediato.
    @Michele: la confusione è dettata dalla confusione che c'è intorno a noi. Esatto, non l'ho presa bene. Ma questo piccolo racconto-sfogo è distaccato dagli eventi avvenuto al Korova Milk Bar. Il filo comune è l'ipocrisia, ma sono due dimensioni molto diverse (e hai ragione: sono molto sensibile, che è diverso dall'essere permaloso). Sull'appunto tecnico hai tutta la mia approvazione. grazie mille Michele, una buona giornata - ovviamente non hai abusato.
    @Karl: ottima analisi, complimenti. 150 anni di... cosa? ma io concentrerei lo sguardo sulla cosiddetta "seconda repubblica". Tra le due possibilità preferisco tutta la vita sbronzarmi. E non poco. grazie mille Karl, anche a te una buona giornata!
    @Bob: mal comune mezzo gaudio, esatto. grazie per aver colto "il coraggio" della citatio del cantante italiano: "il suo nome non da lustro, quindi da sincerità alla citazione". Eccellente. Il "sentimento" è ricambiato, però prima è meglio che legga qualcosa del buon bukowski. Poi si va nei peggiori bar del Paese. Grazie mille Bob, buona giornata anche a te.

    grazie a tutti, di cuore e di anima.
    alla prossima "noia"

    Guido
  • Bob di Twin Peaks il 06/07/2010 13:49
    cosa c'è da sorridere? mi chiedo sorridendo, sarà quel detto che si fa strada: mal comune mezzo gaudio

    hai coraggio, si vede dai buchi delle serrature dei tuoi racconti, ci vuole un po' di coraggio anche a citare marco masini, non è bukowski o baudelaire, il suo nome non da lustro, quindi da sincerità alla citazione, io invece ho bisogno di lustrarmi, penso che saresti un buon "compagno di sbronze"
  • Anonimo il 06/07/2010 00:32
    premesso che non mi sento italiano, questo da sempre... ti dico evviva il tuo racconto... per vivere in questo teatrino di folli bisogna sbronzarsi dal mattino oppure tapparsi le orecchie e bendarsi gli occhi... e intanto con i tempi di vacche grasse si festeggiano 150 anni di menzogne colossali.. buttando soldi in parate e balli in maschera. peccato che la gente non arriva a fine mese... e non ha i soldi per curarsi... ma non importa facciamo gossip!!!!!!!
  • Michele Rotunno il 05/07/2010 20:53
    No Guido, non hai annoiato. Il racconto è troppo confuso perchè sono confusi i tuoi sentimenti. Dire che non l'hai presa bene? Ti comprendo. Dire che non ti è ancora passata? È ancora più comprensibile se si è tanto sensibili.
    Vorrei proporti una cosa, quella di riscrivere questo pezzo magari tra un giorno o un mese, credo che ne saresti sorpreso anche tu.
    Vedi Guido i sogni, le ambizioni, e perchè no anche le speranze non hanno limiti di scadenza. Te lo dico io dall'alto di una sola cosa l'età.
    Hai esordito bene dicendo che il sito pulluta di gente a cui piace scrivere, io sono uno di questi, scrivo per piacere a me stesso, perchè mi sento un "narrastorie", alcune inventate, altre riprese da fatti veri. non chiedo di diventare un Manzoni, mi basta che "gli altri" mi leggano e si divertono a farlo. Però nulla mi vieterà mai di sognare.
    Solo un appunto tecnico: se mi do una martellata su un dito sono capace di snocciolare tutte le parolacce e le bestemmie della nostra lingua, però senza martello ne faccio volentieri a meno. Approvo i saggi consigli che dai.
    Scusami se ho abusato della mia età.
    Michele
  • Anonimo il 05/07/2010 20:53
    Guido, ascolta, non credo che la realtà sia così brutta come la dipingi tu. Forse è ancora peggio. Io non scrivo questo commento perchè ho una soluzione, non mi propongo come "consulente esperto" dall'alto dei miei quasi 50 anni. Per quanto mi riguarda, uno a 50 anni pretende di sapere di più di un ventenne perchè ha fatto infinite cazzate di più. ergo, dice, più sbaglio, più so. Magari fosse sempre così. Io ho molto sbagliato e molto pagato perchè ho sempre buttato la verità in faccia al mio interlocutore. Quindi vedi un po tu. La ricetta? Non c'è, anzi sì. Quando pensate di dare fiducia a qualsiasi persona pretenda di dirigere i vostri destini, verificate sempre se ciò che vi chiede ( In politica, sul lavoro, ecc.) non costituisca un tornaconto per lui, Se così, sapete dove mandarlo.
    Ciao Guido, spero di non averti tediato.
  • laura cuppone il 05/07/2010 20:39
    e ti sei donato, col cuore e in mano, la mente aperta all'emozione, la voglia di... dialogare monologando...

    nessuno dice niente...

    credo che tu dica sempre qualcosa..
    forse nessuno ascolta
    .. il mutismo é conseguenza di sordità, l'accompagna sempre.. quando non ci si sente e non si sente ti si atrofizzano le corde vocali, no?
    oppure é stanchezza interiore..
    oppure é cattivo esempio e cattiva cultura..
    oppure é vuota incontinenza..
    oppure ti sto annoiando io.. ora.

    in questi mesi leggendo te, Anto... insomma, quanti pori della pelle mi avete aperto al veleno, quanto della vostra generazione ho respirato, quanto ho sentito la vostra... potenzialità, la vostra sofferenza, impreparazione, dubbi...

    non vi invidio o... invece si...
    per quello che avete e non vi serve..
    per quello che siete e nemmeno quello vi serve..
    ma potete ancora pensarci su sul serio e nel vostro piccolo... se avrete voglia di ascoltarvi, si.
    ...
    Lau

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