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Grande fossa (Primo atto)

Era la prima volta che Todd andava al cimitero dopo la morte di suo nonno. Non che non fosse mai andato a trovare i suoi cari morti, ma il cimitero "Big Dig" era sempre stato un enigma per l'adolescente fino ad allora: tutti i parenti deceduti abitavano in un'altra città da dove abitava Todd. L'unico parente ( a parte i genitori) ad abitare col ragazzo era il buon vecchio nonno Tom.
Todd stava per andarsene dal cimitero, aveva appena lasciato un mazzo di fiori sulla tomba del nonno quando si imbatté in una figura inquietante: " ragazzo! Devi andare alla polizia! Sei la mia unica speranza! Digli di fare un salto qui entro stasera! Fallo ragazzo!", ma in quel momento arrivò il padre di Todd:
" oh salve signor Finnigan! Ha conosciuto mio figlio Todd. Ora dobbiamo rincasare mi scusi". Nel tragitto verso casa, il padre di Todd spiegò al ragazzo che quel tizio strano e sporco, non era nient' altro che il custode del cimitero: " gli manca qualche rotella. È da giorni che tormenta la gente e vuole che la polizia vada a controllare il cimitero. Poverino è ora che lo mettano in un ricovero".
Todd stava facendo i suoi compiti di matematica per il giorno seguente, non pensava più al signor Finnigan ormai da ore. Erano le 23: 02 e Todd si sentì stanco: decise di andare in bagno per poi andare a dormire.
Si stava lavando la faccia il ragazzo, la rialzò per asciugarsi... ebbe un sussulto. In quella frazione di secondo in cui appoggiò lo sguardo sul suo riflesso nello specchio, era quasi sicuro di non essere lui. Con cautela tolse la faccia dall'asciugamano e si posizionò in modo da riflettere il viso sullo specchio: "PICCOLO SCHIFOSO!!! TI AVEVO DETTO DI CHIAMARE LA POLIZIA!!!", Todd urlò terrorizzato, allo specchio era comparso il signor Finnigan decisamente incavolato. Il suo sguardo da 80enne era più stanco e scavato che mai, i capelli bianchi erano quasi completamente diradati, la pelle di uno sporco che non si riconosceva più la vera carnagione. " ora ti sistemo piccolo assassino!!". Todd si svegliò bagnato fradicio e terrorizzato. Erano le 5:34... era solo un sogno. Ma c' era qualcosa che non lo convinceva.
Todd non riuscì più a dormire fino alle 7:00 ora in cui si sveglia per andare a scuola. Quel giorno non fece colazione e quasi non spiaccicò parola con i genitori.
Andando a scuola, Todd sentì le voci e i discorsi dei passanti. Una notizia lo sconvolse: " hanno sentito che urlava e sbraitava. Non si sa ancora perché, si sa solo che il cancello del Big Dig erano aperti e di Finnigan non si ha traccia.".
Todd era sconvolto. Sapeva che quel sogno non era solo un sogno, ma era un presagio.
Per due notti consecutive fece incubi sul custode scomparso finche un giorno, decise di andare al cimitero. Fu come un sesto senso, un richiamo: non sapeva cosa cercava e non aveva idea di cosa avrebbe trovato. Sapeva solo che in uno dei suoi incubi, stava scavando una fossa, e una voce sconosciuta gli diceva di smettere di cercare. Non conosceva la voce, non era di Finnigan ma ciò che lo colpì fu il tono di voce: era come frustrato, indispettito, come se Todd stesse facendo un dispetto al proprietario di quella voce... forse fu questo l'indizio che convinse Todd a recarsi al cimitero.

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3 commenti:

  • Philip Burns il 07/07/2010 23:20
    ma infatti la storia non è centrata sul cimitero... il cimitero è solo la sceneggiatura, se avessi voluto concentrare la storia nel cimitero avrei tiato fuori la storia degli zombi
  • Anonimo il 07/07/2010 23:13
    L'idea di base è buona, lo sviluppo un po' meno. Un racconto horror non deve per forza contemplare cimiteri, scheletri e fantasmi per essere classificato tale, basta molto, molto di meno. Una sensazione, un presentimento, un rumore... Devi migliorare anche la costruzione del periodo e la sintassi.
    Mi racomando, continua a scrivere, per migliorarsi nulla conta come l'esercizio.
    Ciao.
  • Philip Burns il 07/07/2010 22:23
    commentate mi raccomando ho bisogno del giudizio dei lettori è importante

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