Marzio segue attento e silenzioso appoggiato al muretto di pietre chiare, ciuffetti d'erbe capricciose sporgono dalle fessure. Con attenzione il suo sguardo si posa sulla donna che china prende acqua nel secchi dalla vasca grande. Ricorda ancora l' immagine di due donne nude immerse nell' acqua sulfurea, intente a lavarsi vicendevolmente. Silenziose e decise nei gesti antichi dal sapore di una danza ancestrale. La donna incinta lasciava che la cura della compagna la coprisse di sensazioni dolci, fatte di tenerezze, di giochi d' infanzia. Marzio, il corpo teso come a cogliere il tutto, si apre estendendosi per catturare nell'acqua i teneri segreti. Luna osserva chiusa nel suo liquido prenatale, appena un po'di chiarore, ma da dove? La sospensione incerta nell' alimento acqua adesso la sommerge con il suo peso sovrastante:è come un soffocamento lento, graduale. Bisogna rompere la gelatina ed emergere verso uno spazio immenso! Luna esce libera e improvvisamente uno sguardo la cattura. Mai nella vasca grande si era verificata questa nascita.